La testa continuava a girare, non riuscivo più a tenere l'equilibrio mentre tornavo al tavolo dove c'erano gli altri.
La gente continuava a ballare, saltare e divertirsi, mentre la musica rimbombava nelle mie orecchie, facendo aumentare il mal di testa che avevo.Arrivai al tavolo, sicuramente con l'aspetto di una che stava per svenire tra non molto.
Bryan e Tyler ridevano, mentre bevevano ancora.
"Tyler, dov'è Alexa?" dissi, mandando giù il groppo che avevo in gola, sentivo il mio stomaco scombussolato e il vomito che continuava salire.
"penso a ballare, perché?" si alzó, guardandomi preoccupato e confuso.
"dobbiamo...devo andare via" mi massaggiai la testa, non riuscivo a stare un secondo in più in quel posto, sopratutto con l'idea che tra non molto sarebbe arrivato Ethan.Non volevo vederlo, non potevo.
Come mi era venuto in mente di chiamarlo e dirgli tutto?.
"ti senti male?" il mio migliore amico mi afferró dal braccio, scrutando il mio viso.
"s-si" dissi.
"Siediti" Bryan mi indicó la poltrona, ma negai guardandomi intorno.Perché sentivo che fosse già arrivato? Stavo impazzendo, oppure l'alcol mi stava giocando brutti scherzi.
"infatti, siediti e appena ti sentirai meglio andiamo via" Tyler mi tiró leggermente verso la poltrona, facendomi sedere.
Chiusi gli occhi e feci un respiro profondo.Magari non sarebbe arrivato realmente, forse lo aveva detto per farmi spaventare e andare via? Perché dovrebbe venire qui, per me?.
Riaprì gli occhi e guardai il resto delle persone che ballavano, con le luci colorate che si accendevano e spegnevano a ritimo di musica.
Fin quando vidi, tra loro, il ragazzo che mi stava tormentando la mente.Sollevvai la schiena dalla poltrona, e restai a fissarlo mentre camminava tra la folla.
Sentivo il respiro mancarmi mentre lo ammiravo.
Possibile che lo trovavo bellissimo anche in queste condizioni? Aveva dei jeans strappati, una canotta bianca che aderiva perfettamente al suo petto e una giacca nera di pelle."I-io vado un attimo fuori" mi alzai nuovamente, con la testa che inizió a pulsare e a girare velocemente.
Dio, non ci stavo capendo più niente.
"ti accompagno" Tyler si alzó velocemente.
"n-no voglio stare da sola" dissi, continuando a guardare verso Ethan.Lui giró il viso, e finalmente i suoi occhi si posarono su di me, guardandomi irritato.
"non puoi stare da sola in queste condizioni" Tyler si giró confuso, verso la direzione dove i miei occhi stavano guardando, capendo tutto.
Improvvisamente sentì la stretta sul mio braccio aumentare. "che ci fa lui qui?" sbottó alterato.
"l-l'ho chiamato io" sussurrai piano.Ethan inizió a camminare verso di noi, e il mio cuore inizió ad accelerare sempre di più.
Tyler mi tiró dietro di lui, cercando di proteggermi.
Ma io non volevo essere protetta da lui, lo desideravo più di qualsiasi altra cosa.
Si trovó faccia a faccia con il mio amico, mentre Bryan guardava la scena sorpreso e quasi impaurito alla vista di Ethan."tu non sei il benvenuto qui, vai via" scattó Tyler.
"mi ha chiamato lei" Ethan a differenza sua, sembrava abbastanza tranquillo.
"ha sbagliato" il biondo fece una risata ironica per poi guardare il mio amico, mentre passó la lingua tra le sue labbra.
"non stuzzicare la persona sbagliata Johnson, non ti conviene" lo guardó dritto negli occhi, facendomi venire i brividi per quello sguardo.
"pensi di farmi paura, Davis?" Tyler si avvicinó ancora di più.
"b-basta perfavore" dissi con un filo di voce, stavo proprio ridotta male."proprio non lo vuoi capire, eh?" sul viso di Ethan apparve un ghigno. "se voleva te di certo non mi chiamava" iniziai ad essere confusa, di cosa stavano parlando?.
"capirà che sei solo un pericolo per lei" disse Tyler, stringendo I denti.
"oh si, e quando lo capirà sceglierà te, giusto?" rise. "ti piace essere trattato come ruota di scorta" senza pensarci due volte, Tyler sferró un pugno in pieno viso ad Ethan.

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Love me, even if it's wrong
RomanceQuando il cancro a sua madre inizia ad aggravarsi sempre di più, Chloe è costretta a fermare gli studi per trovare un lavoro e aiutare sua madre con le spese e le cure. È una ragazza gentile, solare, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, od...