Capitolo 55

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Erano passati esattamente quattro giorni dalla sera di Natale.
Non avevo più sentito Tyler, mi stavo concentrando maggiormente sul mio lavoro, su mia madre, su Ethan e nel tempo libero chiamavo spesso Alexa, potevano usare poco il telefono e quando poteva non perdevo un secondo per sentirla.

Mi aveva raccontato che erano tutti gentili e professionali lì dentro, che la clinica era enorme e il giardino ben curato, come nelle foto su internet.
Speravo davvero che si riprendesse, che sarei tornata ad abbracciare la Alexa spensierata e piena di vita.
Mancavano due giorni alla vigilia di capodanno, e anche se non sapevo ancora come avrei passato quel giorno, non vedevo l'ora che arrivasse.

Avevo appena finito di lavare il pavimento nell'enorme soggiorno di casa Davis.
Dovevo solo mettere le robe ai rispettivi posti per poi aiutare Maria a cucinare.
Amelia, come per farlo apposta, passó proprio nel soggiorno, lasciando delle macchie sul pavimento ancora bagnato, con i suoi tacchi.
Cercai di trattenere il fastidio che stava crescendo in me, quella donna era talmente odiosa, come faceva esattamente Maria ad andare d'accordo con una vipera così?.

Aveva poco rispetto per gli altri, e poco cuore, sempre se ne avesse mai avuto uno.
Il bel faccino che aveva e il suo stile però ti lasciava senza fiato.
Indossava un completo blu, pantalone e giacca formale.
E in viso era sempre ben curata e sistemata, anche di prima mattina.

A passo spedito venne verso di me, guardandomi con aria severa e decisamente fastidiosa.
"le serve qualcosa signora Lewis?" cercai di essere gentile, ma nella mia testa avevo immaginato molte volte di mandarla a quel paese, sarebbe stata un ottima liberazione per me stessa.
"nulla." continuó a tenere il mio sguardo. "saró diretta Chloe, hai una relazione con mio figlio?".
Strinsi la mazza che tenevo tra le mani e cercai di restare tranquilla.

Sicuramente aveva sospettato qualcosa il giorno della vigilia di Natale, quando Ethan era uscito di casa e lo avevo seguito senza pensarci due volte.
Gli volevo dire tutta la verità, ma se avrebbe messo a rischio il mio lavoro? Mi servivano ancora i soldi per pagare le bollette a casa e mangiare.
"come mai questa domanda, signora?" chiesi ingenuamente, ma lei era furba.
"non prendermi in giro, Chloe. Hai sempre guardato mio figlio con occhi diversi, la vedo quella luce anche solo a sentire il suo nome." erano davvero così evidenti le mie emozioni per Ethan?.

"n-non c'è niente tra me ed Ethan" negarlo faceva male, e mi fece sentire subito in colpa.
Tra me e lui c'era un sentimento forte, che andava oltre l'amore.
Per lui avrei dato tutto.
Eravamo legati, se lui si faceva male o soffriva, automaticamente il suo dolore lo sentivo io.
"stai lontana da lui, sei qui per lavorare e non per aprire le gambe a mio figlio come una puttana." rimasi spiazzata da quelle parole.

Come usava darmi della poco di buono? Non mi conosceva.
"come scusi?" chiesi, mentre la rabbia dentro di me aumentava.
"lo conosco il tuo trucchetto. Apri le gambe ad un ragazzo ricco, fin quando non si innamora e finalmente avrai i tuoi soldi anche tu, senza lavorare e fare sforzi, ma con lui non funzionerà" mi guardó dalla testa ai piedi, disgustata dalla persona che aveva d'avanti.
Ma in realtà quella con il volta stomaco ero io.

"lui merita di meglio, non una domestica." si voltó per andare via, ma le mie parole subito dopo la fermarono.
"è ironico sa? Come da della poco di buono ad una ragazzina, quando lei alla mia età aveva un figlio e aveva finto che fosse di un altro uomo" sul mio viso apparve un leggero ghigno, ero pronta a difendermi, ma con attenzione. "ed è proprio lei ad uscire con dei colleghi di lavoro, per poi passare l'intera notte fuori, condividendo lo stesso letto". Si giró lentamente verso di me, infuriata.

"per carità, non giudico la sua vita, è una donna single e può fare quello che vuole. Ma lei non è nessuno per giudicare la mia, e se fossi stata il tipo che apriva le gambe a qualsiasi ragazzo pur di non lavorare, mi creda, non mi trovavo qui a lavarli il pavimento." mi avvicinai a lei."non mi parli mai più in questo modo, signora Lewis."
"sta lontana da mio figlio, è l'ultimo avvertimento." dopo quella parole andó via.

Love me, even if it's wrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora