Ethan's pov
I miei occhi si aprirono sentendo delle urla provenire dal piano di sotto.
Era notte fonda, chi poteva mai gridare a quell'ora?.
Mi alzai dal letto, stropicciando gli occhi e sbadigliando per il sonno, odiavo quando il mio sonno veniva interrotto da qualcuno, mi faceva alzare con il mal umore.
Improvvisamente sentì qualcosa scaraventarsi a terra, rompersi in mille pezzi, sembrava il rumore di un piatto rotto."sei impazzito?!" sentì le urla di mia madre, piangeva e gli tremava la voce dalla paura.
Aggrottai la fronte e uscì dalla mia cameretta, silenziosamente.
Avevo sentito i miei genitori litigare parecchie volte, ma mai così tanto.
Alcune volte si limitavano solo ad insultarsi, per poi finirla lì.
Io cercavo sempre di distrarmi in quei momenti, magari mentre giocavo con Maria.
Scesi le scale piano, per non farmi sentire.
Stavano litigando in salotto, mio padre aveva una bottiglia di Wisky in mano, mentre mamma piangeva, lontana da lui."non provare a dare la colpa a me!" gli puntó un dito contró, papà.
"guarda come sei ridotto!" mamma alzó la voce. "come pretendi che io viva felice e contenta con te?!" papà portó la bottiglia d'alcol alla bocca, bevendo un lungo sorso.
"quindi è colpa mia se sei una cazzo di puttana?!" urló, spaccando anche la bottiglia a terra.
Saltai dal posto, spaventato.
Forse dovevo tornare in camera mia, non potevo stare lì.Mia madre non gli rispose, e lui proseguì.
"con quanti sei stata a letto, eh?! Hai un figlio, un marito, che cazzo ti salta in mente?!" si avvicinó a lei.
"non sono mai stata felice con te, Ken" mamma sputó quelle parole con disprezzo, mentre i suoi occhi erano pieni di delusione e rabbia.
Lui gli tiró un pugno in pieno viso, facendola cadere a terra.
"Mamma!" Urlai, correndo da lei.Aveva una mano posata sull'occhio, mentre altre lacrime gli rigarono il viso.
"torna in camera Ethan" sussurró lei, senza guardarmi.
"No io resto con te" dissi preoccupato, posando la mia piccola mano sulla sua spalla, ma lei si scansó subito.
Sentì la risata di mio padre, ironica, mentre ci guardava.
"sai cosa ha fatto mamma, Ethan?" i suoi occhi erano rossi, lucidi, spenti. Quasi mi vennero i brividi mentre lo guardavo.Mio padre non era così.
"è solo un bambino." mormoró mia madre.
"preferisce farsi sbattere da uomini diversi che passare il tempo con suo marito, suo figlio" si abbassó, guardando negli occhi mia madre.
Le mie piccole mani tremavano, ma dovevo essere forte. "almeno lo hai mai voluto Ethan? O volevi solo incastrare Clark Martin?!" urló, colpendola nuovamente sul viso.
"smettila!" gli bloccai la mano, ma lui mi spinse contro il muro.Aprì subito gli occhi, mettendo fine all'incubo che mi stava tormentando.
Passai la mano sul mio viso, leggermente sudata e guardai l'ora, erano le cinque del mattino.Era da tanto che non sognavo quella sera, la sera dove l'incubo era iniziato, pensavo di essermene liberato ma ricordi così traumatici non se ne sarebbero mai andati dalla tua mente, dalla tua vita. Ti perseguitavano in qualsiasi momento, facendoti cambiare completamente, senza vivere più.
Mi girai lentamente verso la ragazza che stava dormendo accanto a me, serena, mentre stringeva il cuscino.
I capelli lunghi gli coprivano metà viso.
Li scostai lentamente, mentre passavo le dita sul suo viso, ammirando le lentiggini sparse un po sulle guancie, sul naso.
Spostai le mie dita sulle sue labbra, sfiorandole, mentre combattevo con la voglia di premere nuovamente la mia bocca con la sua.
Ogni volta che i nostri sguardi si inrociavano, la toccavo o semplicemente ci parlavo sentivo un fuoco ardere dentro di me, cosa che non mi era successo prima, con nessuna.
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Love me, even if it's wrong
RomanceQuando il cancro a sua madre inizia ad aggravarsi sempre di più, Chloe è costretta a fermare gli studi per trovare un lavoro e aiutare sua madre con le spese e le cure. È una ragazza gentile, solare, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, od...