Capitolo 12

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Ethan's pov

Appena Chloe mi informó su dove fosse mi alzai di scatto dal divano.
Ero a casa di Carter con il resto del gruppo, ma i miei pensieri erano da tutt'altra parte.
Le parole che avevo usato contro Chloe non uscivano dalla mia testa, non meritava il male che quelle parole gli avevano causato, mi sentivo un idiota dopo ieri sera.

"io me ne vado" presi le chiavi della moto, mentre i miei amici mi fissarono, confusi.
"di già?" mi chiese Aria, sedendosi sul divano.
"ho da fare" risposi.
"tipo?" Carter mi fissava e fumava la canna che aveva tra le dita.
"non sono affari tuoi." sbottai. Condividevo tutto con loro ma, stranamente, questo volevo tenerlo per me.
"ma che cazzo dici?" rise lui ma io continuavo a guardarlo freddamente.

"magari c'entra la cameriera di ieri, ti vedi con lei? Non gli toglievi gli occhi di dosso alla festa" rise Dylan, ricevendo una gomitata da Sophie. "ma che ho detto?" si accarezzó il braccio.
Adoravo Dylan ma alcune volte non sapeva tenere la bocca chiusa.
"davvero? Ti vedi con quella?" Aria si alzó, camminando verso di me, pensava di intimorirmi così?.
Mi girai verso di lei, trovandomi faccia a faccia.
"no, non mi vedo con lei" mento "ma anche se fosse non sono cazzi tuoi Aria, te lo ripeto" gli presi il viso con una mano stringendo le guancie, e la sua espressione cambió da sicura di sé a spaventata. "non sei la mia fottuta ragazza" la lasciai andare, spingendola.
"vaffanculo Ethan!" urló e uscì, sbattendo la porta.

Salì sulla moto, indossai il casco e sfrecciai veloce nelle strade del Bronx.
Non era un quartiere abbastanza sicuro, le prime volte che passavo il tempo qui ero spaventato, pensando che mi sarebbe successo qualcosa, ma poi qualcosa cambió, tutti mi rispettavano, per la mia reputazione.
Da una parte odiavo che le persone mi guardassero con disprezzo, odio e spavento, dall'altra invece ne andavo orgoglioso, avevano paura di me e di quello che potevo fare se un giorno mi avrebbero fatto perdere il controllo.

Non volevo essere così, non volevo crescere con dei traumi e rovinare la vita delle persone, non volevo mettermi nei guai e vivere ogni giorno come se fosse l'ultimo, ma sono state proprio le persone che mi hanno cresciuto a rovinarmi.

Chloe's pov.

Sospiravo pesantemente ogni cinque minuti, vedere Ethan mi metteva ansia ogni volta.
Aveva altre cattiverie da dirmi? Perché altrimenti un pugno sul quel bel viso non glielo avrebbe tolto nessuno.
"hai finito? Metti ansia anche a me" sbuffó Alexa mentre guardava dei selfie che aveva appena scattato.

Stavamo aspettando fuori al bar da almeno quindici minuti.

"e che con Ethan non finisce bene nessuna discussione" incrociai le braccia al petto "e poi non volevo nemmeno vederlo oggi"
"allora perché hai accettato?" Alexa si giró verso di me e io la guardo.
"bhe semplice, perché sono gentile" risposi, ovvia.
"si certo" alzó gli occhi al cielo "perché vuoi vederlo, tutto qua" continuó.
"sono felice se non lo vedo"

Lei annuì, facendomi vedere una sua foto.
"bella?" la fissai e annuì, cercava di essere perfetta in ogni momento.
"okay la posterò su Instagram" sorrise felice e negai con il capo ridendo.

Il rombo di una moto mi fecd girare e finalmente lo vidi, aveva la solita giacca di pelle nera e una maglietta grigia con dei jeans neri.
Si tolse il casco e passó una mano tra i capelli, sistemandosi il ciuffo.

"ma è uscito da pornhub o cosa?" Alexa lo fissava incantata e con la bocca aperta. Gli diedi una gomitata.
"Alexa!" sussurrai e lei alzó le mani.
"verità, è sempre più bello" sussurró.

Gli occhi di Ethan si posarono subito su di me. Cercai di farmi vedere indifferente e menefreghista.
"dai vai" mi spinse la mia amica e io la guardai male, per poi andare sicura verso di lui.

Love me, even if it's wrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora