Ethan's pov
Rabbia e delusione.
Questi erano le emozioni che stavo provando in quel momento mentre accelleravo la velocità della moto.
Dopo essermi leggermente calmato ero completamente scappato da quell'inferno, dallo sguardo impaurito di mia nonna, la delusione negli occhi di mia madre e la preoccupazione in quelli di Maria, mentre in quelli di Aria c'era solo vittoria.Gli aveva raccontato tutto, ogni singolo dettaglio, accecata dalla gelosia forse.
Ero arrabbiato per quello che era successo, ma anche con me stesso.
Avevo sbagliato, uno sbaglio enorme che non potevo più risolvere.Avevo visto la delusione di Chloe nei suoi occhi, non voleva crederci nemmeno lei a quello che gli era stato raccontato, ma purtroppo era tutto vero, forse aveva capito tutto di me, del bastardo di cui si stava innamorando.
Si era praticamente dichiarata a me, e un attimo dopo, il mio piccolo passato l'aveva delusa.L'avevo spesso avvertita di stare lontana da me, che l'avrei trascinata nel buio, ma ormai era troppo tardi, ora lei faceva parte di tutto questo, di me.
Anche se ci provavo ad allontanarla, una piccola parte la voleva ancora più vicino, sfiorarla, baciarla, stava diventando una specie di droga.
Più ne facevo uso, e più nè diventavo dipendente.
Ma non era amore quello che provavo, o almeno speravo ciò, volevo stare lontano da quella merda di sentimento.Frenai bruscamente d'avanti il palazzo di Carter, sfilando il telefono dalla tasca.
Nessun messaggio, ma infondo cosa pretendevo? Che mi avrebbe cercato dopo tutto quello che aveva saputo? Dopo averla quasi soffocata?.
Ero pericoloso, per lei, per tutti.
E più rivivevo quella scena, dove le mie dita si stringevano sul suo collo, più vedevo mio padre.Cercavo di non prendere le sue orme, ma in verità stavo diventando proprio come lui, se non peggio.
Senza pensarci due volte cliccai sulla chat di Chloe, iniziando a scrivere.
A Chloe:
Dimmi che stai bene e non ti ha toccato, solo questo.Inviai.
Non sopportavo l'idea che David l'avesse portata a casa.
Durante la cena avevo notato le sue occhiate, la guardava sempre, ogni suo movimento, ogni suo dettaglio, come se guardava la sua prossima preda.
Qualsiasi cosa avesse in mente, non glielo avrei lasciato fare.
Chloe era da proteggere, e l'ho avrei fatto.Sospirai, spegnendo la moto e scesi.
Arrivai d'avanti alla porta del mio amico, per poi suonare interrotamente.Ma ad aprirmi fù Dylan, con una birra in mano.
Loro non passavano il giorno del ringraziamento con la propria famiglia, ognuno di noi aveva un problema con essa.
Un gruppo di ragazzi cresciuti da soli, senza il supporto delle persone che ci avrebbero dovuto crescere.
"sei arrivato" sorrise il più piccolo tra noi, facendomi entrare.Senza parlare presi una birra, sedendomi sulla poltrona.
"passata bene la serata?" rise Sophie, seduta vicino a Dylan.
Ma quella espressione sul suo viso sparì, appena notò il mio sguardo cupo, perso nel vuoto, i graffi sulle mani. "Ethan cosa è successo?" si allarmó.
"niente che ti riguardi" aprì la birra, mi ero calmato ma non del tutto. "Carter?" chiesi, non vedendo il mio amico."di sopra, sta parlando con Alexa" mi informó il mio amico. "ha litigato con i suoi, ancora una volta" continuó.
"che diavolo di problemi ha quella ragazza?" borbottai, mentre inizia a bere la mia bevanda.
"problemi seri." la rossa la difese.
Non avevo nulla contro Alexa, ma attaccavo la prima persona che trovavo. "hai litigato con David?" Sophie continuó a farmi domande, e di conseguenza strinsi la bottiglia di vetro."sono venuto qui per calmarmi e mi fai l'interrogatorio?!" gli urlai, ma lei non si mosse di una virgola, mantenendo il suo sguardo severo verso di me.
Penso che, nonostante tutto, lei era l'unica che si fosse abituata ai miei attacchi di rabbia, alle mie urla, non gli facevo più paura.
Era la mia migliore amica, mia sorella.
"Ethan ti ha solo fatto una domanda!" Dylan, ovviamente, venne in suo soccorso e feci una risata ironica.
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Love me, even if it's wrong
RomantikQuando il cancro a sua madre inizia ad aggravarsi sempre di più, Chloe è costretta a fermare gli studi per trovare un lavoro e aiutare sua madre con le spese e le cure. È una ragazza gentile, solare, non si fa mettere i piedi in testa da nessuno, od...