Capitolo 44

5.5K 116 6
                                    

25 novembre.
Il giorno del ringraziamento, dove tutta la famiglia si riunisce per ringraziare Dio, una delle mie feste preferite, con il natale.
Ma quell'anno era diverso, mi sentivo meno sola e avevo messo da parte tutte le discussioni con mia madre.

Uscì dalla mia stanza sorridendo, indossando una gonna e il maglioncino rosso.
Voltai il viso verso il salotto, guardando mia madre che aggiungeva gli ultimi addobbi che aveva comprato per l'albero, ormai era una fissa per lei, comprava sempre qualcosa di Natalizio da aggiungere alla casa.
Sorrisi e andai in cucina, dove mio padre aveva sfornato un delizioso tacchino.
"che profumino" sorrisi, andando verso di lui.
"hai un ottimo cuoco come papà, sii orgogliosa" mi sorrise lui. "tra poco arrivano tutti, che ne dici di aggiustare la tavola?" sbuffai controvoglia.

"Chloe, dai" continuó e feci come aveva richiesto, stendendo la tovaglia rossa sul tavolo e sistemando le posate ai propri posti.
"me lo hai già comprato il regalo di natale?" chiesi, sorridendo dolcemente e sbattendo le ciglia, come una bambina.
Papà rise e si voltó verso di me.
"non è ancora troppo presto? E poi devo prima vedere se ti comporti bene" si avvicinò.

"faccio sempre la brava" misi il broncio, avevo quindici anni ma alcune volte avevo ancora dei comportamenti infantili, come se la bambina dentro di me uscisse.
"bhe ultimamente no" spostó gli occhi su mia madre, riferendosi a tutte le discussioni che avevamo avuto.
"sono un adolescente, sto crescendo, la prof dice che è normale che i figli discutono con i propri genitori" cercai di giustificarmi.
"Chloe, tu fai disperare quella donna"
"guardate che vi sento" alzó la voce mia madre dal salotto, ancora concentrata con gli addobbi dell'albero.
"lo sai che ti amo!" gli rispose papà e sorrisi a quella scena.

Volevo avere un amore come il loro, nonostante gli anni fossero passati si amavano ogni giorno di più, e si guardavano come se fosse il primo sguardo.
"prometto che non la farò più disperare, se mi farai il regalo" gli feci un occhiolino e papà continuó a ridere.
"non cambi mai tu" passó le dita sotto il mio mento, accarezzandomi dolcemente.

Il cellulare vibró e lo afferrai subito, leggendo il messaggio di Justin.
Il mio sorriso si spense appena lessi che non sarebbe venuto alla cena, aveva da fare con i suoi parenti.
Sbuffai, era un modo carino per farlo conoscere ai miei, a Viki, per far capire che lui non voleva solo giocare con me, che non era il cattivo ragazzo che loro credevano, era gentile con me, alcune volte.
"tutto bene?" mio padre notó il mio cambiamento e annuì, mettendo via il cellulare.
"Justin non viene" alzai lo sguardo verso di lui, tristemente.
"bhe più tacchino per noi" anche mamma ci raggiunse, lavando le mani.

"non è il ragazzo che voi credete, è gentile e prova davvero qualcosa per me" in quel momento I loro sguardi si incrociano.
"può essere, ma non essere triste perché non ci sarà, infondo sei con la tua famiglia, il tuo papà che ti ama molto di più" sorrisi a quelle parole. "non c'è cosa più bella di vedere la tua famiglia unita, Chloe, impara ciò" mi abbracció.
"lo so papà" lo strinsi tre le mie braccia, sentendomi subito meglio.

Alcune volte pensavo che possedesse dei poteri, appena mi abbracciava mi faceva sentire bene, al sicuro, a casa.
"e poi ci sarà anche Viki con la sua nuova conquista, Alexa e i suoi" aggiunse mamma, camminando verso di noi.
"quella vipera non la voglio" risi alle parole di papà, nessuno riusciva a sopportare la mamma di Alexa.
"Clark rispmaria i commenti" mia madre fece un tono severo, ma lo sapevamo tutti che non la sopportava nemmeno lei.

Papà la attiró a sé, stringendo anche lei con un braccio, mentre con l'altro stringeva me.
"vi voglio sempre così, spensierate e felici, siete la cosa più preziosa che ho, lo sapete?" papà lascio un bacio sulla fronte sia a me, che a mia madre.
"sei schifosamente dolce, papà" Sbuffai, alzando il viso verso di lui.
"serve un pó di dolcezza, non siamo mica tutte scontrose come te" mi prese in giro sorridendo. "vi amo".
Lasció un dolce bacio sulle labbra di mia madre, la persona che amava e che aveva costruito con lui la sua famiglia.

Love me, even if it's wrongDove le storie prendono vita. Scoprilo ora