Capitolo 28

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Igor

《Vuoi che vada più veloce...?》Chiesi a Summer.

《Si...》

Scoppiai a ridere per la nostra conversazione che ultimamente aveva sempre un doppio senso.

Eravamo in macchina, stavamo tornando a casa mia, la giornata in piscina ci aveva stancati parecchio. Summer si sentiva ancora in colpa per il malore che aveva avuto, inoltre la vedevo agitata da quando avevamo lasciato la villa.

All'improvviso sentii un sacco di notifiche arrivarmi sul telefono. Summer mi lanciò un'occhiataccia.

《Immagino siano i like e i messaggi delle tue fan...》Disse con tono di gelosia.

《Vuoi leggere i messaggi delle mie care fan?》La provocai per vedere la sua reazione.

Summer tese la mano, le sbloccai il telefono e glielo diedi.

Lei aprì Instagram e andò a vedere tra i messaggi, ma poco dopo la vidi stringere i pugni.

Preparati alla tua morte!

《Sei bellissimo, Igor Kreed. Ti seguo da quando avevi fatto la tua prima canzone.》Lesse con calma un primo messaggio.

《Quando mi masturbo, penso alla tua voce così erotica.》Continuò ancora a leggere Summer. Vidi che la bambina si stava un po' arrabbiando.

Ma le fan sono tutte pervertite?

Summer spense il telefono e lo mise via senza più dire niente, era delusa e triste.

Si era proprio incazzata tanto.

《Non vuoi più leggere i messaggi delle mie fan?》Mormorai e finalmente eravamo giunti al garage di casa mia.

《Leggitili tu! Sei uno stronzo!》

Ma perché devi sempre fare così con lei?

Io sto aspettando che tu la metta incinta, non che tu la faccia ingelosire, anche perché si sapeva che lei fosse già pazza di te!

Scoppiai a ridere quando mise il broncio proprio come una bambina.

Ora scommetto che penserai ai mille film porno su di lei.

《Wow, la bambina ha usato una parolaccia...》Risi prendendola in giro mentre scesi dalla macchina.

Andai ad aprirle lo sportello e mi abbassai per poterla guardare meglio.

《Cosa hai pensato quando hai letto "quando mi masturbo, penso alla tua voce erotica"? 》Domandai cercando di essere serio senza scoppiare a ridere.

Sei uno stronzo con la S maiuscola!

《Smettila...》

Dai, poverina! Comportati bene per una volta.

Con la mano le sfiorai il ginocchio per poi salire sulle sue cosce. Aveva la gonna e questo rendeva tutto più semplice e più accessibile. La mia mano arrivò alle sue mutandine, che erano già umide dei suoi umori, le spostai le mutandine di lato e con il pollice feci dei cerchi sul suo clitoride. Summer gemette e spinse il bacino per poter sentire meglio il mio tocco. Aveva gli occhi chiusi, ansimava mentre io continuavo a stimolarle quel piccolo bottoncino, notai che provava più piacere, perché i suoi gemiti erano aumentati e più incontrollati, inoltre stringeva forte il sedile. Da stronzo come ero, smisi di toccarla.

《No...Igor...per favore, continua.》Biascicò eccitata guardandomi negli occhi.

Falla venire, poverina!

《Non mi avevi detto si smetterla?》Domandai divertito.

Non si riferiva a questo, idiota!

Summer prese la mia mano e la portò sopra la sua intimità. Mi guardava con desiderio e passione, era con gli occhi che mi parlava e mi stava dicendo di toccarla, di darle piacere ed io decisi di accontentarla.

La penetrai con due dita ed iniziai a muoverle lentamente, le baciai il collo e poi aumentai la velocità della dita mentre con il pollice facevo pressione sul suo clitoride. Dopo poco Summer si abbandonò al piacere e cazzo, era così fottutamente bella.

《Penso che dovresti essere gelosa più spesso, come vedi porta a cose piacevoli...》Parlai con voce roca.

Ce la fai a non dire qualcosa di pervetito?

《Figliolo, sei qui?》Una voce provenì da qualche metro di distanza da me.

Che cazzo ci faceva lei qui?

Wow, sempre molto affettuoso con tutti !

《Cosa vuoi, signora Katia?》

Summer uscì dalla macchina e chiuse lo sportello ed intanto si sistemò meglio la gonna.

《Vi ho per caso disturbati?》Chiese la signora Katia sorridendo.

Non ce la fai proprio a chiamarla "mamma" ?

《Assolutamente no, signora. Lei è sempre la benvenuta.》 Rispose Summer.

Un momento! Cosa?!?

Come cazzo si permetteva?

Almeno lei è più gentile ed educata, ma penso che questi siano dei termini che non esistano nel tuo vocabolario.

《Che gentile che sei, Summer. Sono venuta qui per vedere come state e di invitarvi a una cena importante di famiglia, ti chiedo di non farlo per me o per tuo padre, Igor. Ti chiedo di farlo per tua sorella, lei è incinta e...》

《Ancora con questa stronzata della famiglia, ma chi ti credi di essere, eh? Tu per me non sei più niente, sei e rimarrai per sempre la signora Katia Ivanova!》Sbraitai incazzato.

Io ti consiglio una grande dose di camomilla con tanto di aggiunta valeriana!

La signora Katia scoppiò in lacrime e Summer ci pensò a consolarla.

Guarda come è dolce con sua suocera, è così carina.

《Non si preoccupi, signora, parlerò io con suo figlio, le prometto che alla cena ci saremo.》 Sentendo queste parole entrai in casa furioso sbattendo la porta e andai ad accendermi una sigaretta.

Signore e signori, ci vediamo nella prossima puntata di "Summer si è scavata la fossa da sola" a presto e non mancate.

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