Capitolo 7

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Summer

Ero appena scesa dalla macchina di Vanea e ci stavamo dirigendo verso il Ziggi bar.

Vanea era un mio ex compagno di scuola, eravamo molto amici a quel tempo, ma poi quando mia mamma mi proibì di andare a scuola io e lui ci perdemmo di vista.

《Allora piccola, hai già in mente cosa ordinare?》

《Un succo, penso prenderò un succo alla pesca.》 Risposi sorridendo.

Vanea ordinò un succo alla pesca per me e un caffè macchiato per lui. Intanto lo osservai meglio, indossava dei pantaloni neri e una camicia bianca come la neve, i capelli neri all'insù in modo ordinato. Certo che era rimasto carino...

《Dimmi di te Summer. Cosa hai fatto dopo aver lasciato la scuola?》

《Io ho aiutato mia madre con il lavoro nella fattoria dove lavorava e poi da qualche mese mi sono trasferita in città, dove lavoro a casa di un signore. Tu invece?》

L'avevo seriamente chiamato "signore'' a quello stronzo antipatico? Ditemi che non è vero!

《Io lavoro in ospedale, sono un ginecologo.》 Rispose sistemandosi i capelli.

Per poco non mi strozzai quando sentii la sua risposta.

《Un ginecologo?》 Domandai incredula.

《Si.》

Girai la testa un attimo e vidi Igor. Era con Mrs gatta morta, quella era come una cozza, gli stava sempre attaccata. Notai Igor guardare verso la nostra direzione, sembrava arrabbiato.

Non sarà mica geloso?!?

Vanea mi raccontò dei suoi studi e della sua carriera, ogni tanto, faceva qualche battuta facendomi ridere. Smisi di ridere vedendo Igor fulminarmi con lo sguardo.

Che guasta feste!  Kreed era simpatico come un cactus nelle mutande.

Il mio amico si offrì gentilmente di accompagnarmi a casa ed io accettai. Durante il tragitto io e lui non parlammo molto, ma ogni tanto notavo che mi fissava dallo specchietto.

《Eccoci arrivati.》

《Grazie per avermi accompagnata e grazie del succo.》

《Magari potremmo rivederci, che ne dici, Summer?》Vidi i suoi occhi brillare mentre me lo chiese.

《Certo. Buona notte.》Mi diressi verso la porta e notai che nel garage la macchina di Igor era lì.

Entrai in casa, ma le luci erano tutte spente, arrivò un forte vento che fece sbattere le tapparelle delle stanze.
Andai in cucina perché avevo fame, era molto buio, così decisi di accendere la luce, ma questo non accadde.

Cavolo, la lampadina si era bruciata.

Andai a prendere una nuova da un cassetto, presi una sedia, la misi sul tavolo e salii sopra. Cominciai a girare la lampadina bruciata e-

《Certo che anche di notte si vede il tuo culo.》 Parlò Igor all'improvviso facendomi cadere dalla sedia, ma lui mi prese.

Cademmo sul divano ed io ero sopra di lui. Ero incollata a Kreed, così tanto che riuscivo a sentire il suo profumo che si metteva sempre, sentivo i battiti del suo cuore e il suo respiro vicinissimo alle mie labbra.

《Togliti Summer, altrimenti svegli il soldato e potrei sbatterti su questo divano.》 La sua voce era così sensuale...

《E se non mi togliessi?》Chiesi mordendomi il labbro.

《Non mi provocare, cazzo! Dico davvero Summer, togliti altrimenti perdo il controllo.》 Era così eccitante, il buio, fuori che cominciava a piovere ed io che mi trovavo a cavalcioni sopra il rapper stronzo Kreed.

《No, non mi tolgo...》Riuscii a dire.
Sentii gonfiarsi la patta dei suoi jeans e il pensiero che ero io la causa mi fece sorridere.

In un istante mi ritrovai le sue labbra sulle mie, cominciò a baciarmi in modo passionale ed io risposi, era così bello, unico e la danza delle nostre lingue sembrava non volesse finire.
Mossi il bacino appena sopra di lui e lo sentii gemere. Igor cominciò a baciarmi il collo e a lasciarmi dei piccoli morsetti. Per una volta non litigavamo, eravamo solo noi, il suono dei nostri baci e dei nostri respiri. Continuai ad ansimare, il collo era il mio punto debole e Kreed lo aveva appena scoperto.

《Chi era quello del bar?》 Chiese continuando a baciarmi il collo.

《Ah...un amico.》 Era impossibile trattenere i gemiti.

《Un amico eh...》

《Non mi parlare di lui in questo momento.》Lo pregai cominciando a togliergli la maglietta.

Mi tolse la maglietta in un attimo e cominciò a baciarmi i seni mentre le sue mani andarono sul mio bacino. Sentivo bagnarsi le mie mutandine, cazzo mi stavo bagnando per lui.

《Scommetto che sei bagnata per me...》 Sussurrò con voce roca e sensuale mordendomi il lobo.

《Come fai ad esserne così sicuro?》 Chiesi mordendogli il labbro inferiore.

Le sue mani percorsero il mio corpo fino ad arrivare alla zip dei miei jeans, con un gesto delicato me li abbassò e la sua mano andò al mio frutto proibito. Cominciò a massaggiare sopra le mie mutandine di pizzo.

《Le mie dita bagnate ne sono la prova Summy...》

《No! Lasciami, non mi toccare!》 Urlai spostandomi subito da sopra di lui. Sentivo il respiro corto e le lacrime arrivare.

《Hey Summer...che succede? Tranquilla, sono io. Non ti faccio niente, non farei mai niente contro la tua volontà.》

《Tu, tu mi hai chiamata in quel modo. In quel modo mi chiamava solo lui, capisci?》Stavo tremando e non riuscivo a calmarmi.

《Summer ascoltami, calmati e respira.》Si alzò in piedi e si avvicinò a me.

《Igor lasciami stare, mi dispiace. Non posso, forse dovresti chiamare Elena e-》 Mi zittì mettendomi un dito sulle labbra.

《Voglio te, cazzo, te! Non me ne importa se dovrò aspettare settimane o mesi, ma voglio te e voglio aiutarti devushka. Permettimi di aiutarti a superare il passato.》

《È meglio che io vada a dormire Igor.》

《No, aspetta. Dormi con me stanotte.》 Igor mi prese per mano e me la strinse, era così bello mentre mi stringeva la mano, riusciva a farmi sentire al sicuro, ed io ne avevo bisogno.

《Va bene, ma tieni le mani apposto.》Lo avvisai.

《Tranquilla, bambina...》

Forse Kreed non era solo quello stronzo maleducato e antipatico, ma era anche una persona buona che avrebbe potuto cambiare la mia vita, più di quanto lui non l'avesse già fatto.

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