Capitolo 68

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Igor

《È uno scherzo del cazzo, vero?》Chiesi ancora mentre riguardai per l'ennesima volta la risposta di quel test di gravidanza.

Summer mi guardava terrorizzata, aveva paura della mia prossima reazione.

《Papi, non si dicono le parolacce.》Mi rimproverò quella nanetta.

《Amore vai nella tua stanza, io devo parlare con la mamma di una cosa importante. Tra poco arrivo e giochiamo insieme a nascondino.》Dissi a Nataly in modo da avere tempo per parlare con la castana.

La piccola se ne andò, non mi disubbidiva mai sopratutto sulle cose importanti e questo mi piaceva.

《Non parli, eh? Sei incinta e non mi dici niente. Mi tieni le cose nascoste e devo sempre scoprire tutto casualmente attraverso Nataly che sembra il messaggero.》Alzai la voce, perché ero stufo di quella situazione. Avrebbe dovuto dirmelo.

《Non ti ho detto niente, perché non ha senso, inoltre ho evitato di dirtelo per evitare insinuazioni del fatto che sia incinta del mio collega. Tranquillo, fa finta che tu non abbia mai visto quel test.》Parlò fredda ed evitava il mio sguardo.

《Cosa vorresti dire?》

《Ho deciso di abortire. Non riaffronterò un'altra gravidanza da sola.》Disse ricordandomi di quando l'avevo abbandonata, mentre portava in grembo Nataly.

《Summer, io non...》Non finii di parlare che la castana mi interruppe.

《Non voglio sentire niente Igor, lascia stare. Ora vattene, per favore 》

Lo feci senza ribattere, senza dire nulla. Andai in soggiorno dove vidi mia figlia annaffiare una pianta e non appena mi notò, mi chiese di contare, così lei sarebbe andata a nascondersi.

《Uno, due, tre...》Contai ad alta voce, ma nello stesso pensai a quel test di gravidanza.

Summer aspettava un figlio, era mio, ne ero certo. Non volevo fare la cazzata di quattro anni fa. Lei però mi aveva tradito. Io non riuscivo a scordare quel brutto momento di quando lei si era baciata con il suo collega del cazzo.

Avevo finito di contare ed iniziai a cercare Nataly, inutile dirlo che l'avevo vista subito. Se ne stava dietro la tenda bianca e sorrideva. Io ovviamente feci finta di non vederla e mi domandavo ad alta voce di dove potesse essere.

《Tana. Ti ho fatto tana, papà.》Rise dopo la corsettina fino al muro.

Dopo un po' finimmo di giocare a nascondino, io andai a cambiare le lenzuola della mia stanza e Nataly andò da Summer. Ad un tratto sentii la castana urlando addosso a nostra figlia, non l'aveva mai fatto però. Sentii i passettini muoversi veloci fino alla sua stanza e andai a vedere cosa fosse successo.

Entrai nella cameretta di Naty e la trovai sul suo letto a piangere mentre abbracciava il suo orsetto.

《Amore, perché piangi?》Le chiesi asciugandole le lacrime.

《La mamma non mi vuole più bene. Ha detto che mi abbandona tra poco. Non voglio essere sola, come altri bambini.》I suoi occhioni blu si erano riempiti di nuovo di lacrime.

《La mamma non ti abbandonerà mai, capito principessa? E ti vorrà sempre bene.》Cercai di tranquilizzarla, non riuscivo a vederla in quello stato.

Dopo averla calmata, la piccola si addormentò ed io decisi di andare da Summer. Arrivai nella sua camera senza bussare e appena entrai, la vidi che si stava facendo la valigia singhiozzando. Quando mi notò, si asciugò gli occhi con il dorso della mano facendo finta di nulla.

《Che cazzo hai detto a Nataly, mh? Ora pensa che non le vuoi più bene, che smetti di essere sua madre e che rimarrà da sola!》Esclamai.

《Le ho detto la verità, ma lei è piccola e non capisce. Ora scusami, ma devo finire di fare la valigia.》

Ad un tratto notai sul display del mio cellulare una notifica, era un messaggio. Era il suo collega, voleva parlarmi a tutti i costi, nel parcheggio vicino casa nostra. Uscii subito di casa senza dire niente a Summer e cominciai a dirigermi verso il parcheggio che non era molto lontano dalla nostra abitazione.

《Wow, il famoso Igor Kreed in persona! Sai ti chiederei un autografo ma...》Cantilenò all'improvviso il dottorino.

《Dimmi il motivo della tua chiamata e non mi rompere il cazzo, altrimenti ti spacco quella faccia di merda che ti ritrovi. 》Sbottai perdendo la pazienza.

《Sei incazzato e ti capisco, però non sono un figlio di puttana come tu pensi. Summer è innamorata di te, sono stato io a baciarla, lei aveva risposto semplicemente perché era confusa. Ha sempre voluto te. Kreed, io non sono qui per rovinare la vostra famiglia.》Sembrava sincero.

Stavo pensando, non mi sarei aspettato un discorso del genere.

《Lo sai che desiderava con tutta se stessa un secondo figlio, vero?》Domandò sorridendo.

《No, lei non me ne ha mai parlato.》

《Si è sempre sentita inferiore a te.》Continuò il biondo a parlare.

《Hai finito?》

《Si, ero venuto qui solo per dirti di farla felice, se lo merita. Ciao Kreed. 》Il tizio mi salutò educatamente.

《Grazie.》Gli dissi a bassa voce come a non voler farmi sentire.

Corsi immediatamente a casa. Dovevo risolvere una volta per tutte con Summer.

Entrai in casa e mi diressi subito nella sua stanza, la castana era già pronta con la sua valigia. Chiusi la porta a chiave e lei mi guardò stranita.

Era molto agitata, vedevo le sue mani tremare ed evitava come sempre di guardarmi in faccia.

Mi avvicinai a lei e le toccai la pancia con la mia mano calda.

《Non abortire Summer, ti prometto che ci sarò, non me ne vado più. Non sono più il coglione di quattro anni fa. 》 Con l'altra mano avevo preso le sue, per calmare il tremolio.

Io credo di !

《Ho paura, Igor. Non voglio più rimanere da sola e tu...》

Non la lasciai parlare e poggiai le mie labbra sulle sue. Iniziò un lungo bacio, lento, ma passionale. Dopo un po' però Summer si staccò.

《Perché mi hai baciata?》Chiese timida.

《Avevo bisogno di calmarmi.》Le risposi spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio.

《Adesso però...ho bisogno di calmarmi io.》

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Spazio autrice

Ciao a tutti. Come state ? Scusate l'assenza, ma sono stata parecchio impegnata. Volevo avvisarvi che la storia sta per giungere a termine e che non mancano tanti capitoli alla fine. Intanto, volevo chiedervi cosa ne pensate della storia e cos'altro vi piacerebbe leggere prima che finisca. Grazie a chi risponderà.

A presto ❤

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