Igor
《La signorina deve stare a riposo, niente stress, mi raccomando.》Disse il medico.
《Grazie dottore, arrivederci.》
Wow, non ti avevo mai visto così educato con qualcuno.
Salutai il dottore, dopo di che andai da Summer. Era svenuta, in quel momento avevo avuto molta paura, non sapevo cosa avrei dovuto fare, meno male che poi era arrivato il medico. Mi sentivo un coglione, la bambina aveva ragione, se lei era in quelle condizioni era a causa mia.
Tu non è che ti senti un coglione, tu lo sei, che è ben diverso.
Avevo deciso di portarla via dalla casa di Vanea perché avevo capito subito che c'era qualcosa che non andasse, inoltre, mi ero informato dai vicini, mi avevano comunicato che spesso sentivano Summer piangere e che probabilmente il dottorino la picchiava. La bambina era davvero disperata, non riusciva mai ad avere un attimo di pace e...
Sei un coglione, ci tengo a ricordatelo di nuovo. Ah, non mi ringraziare.
Ma vai via, stupida vocina.
Sarei rimasto con Summer in quella casa per un po' e poi dopo qualche giorno l'avrei lasciata da sola, aveva bisogno di tranquillità.
Aprii la porta e trovai Summer in piedi, che si toccava la pancia.
《Ma cosa fai in piedi? Devi riposare l'ha detto anche il medico.》
《Sta scalciando troppo, non riesco a stare seduta.》Si lamentò.
Mi avvicinai a lei e le sfiorai delicatamente la pancia e cominciai a massaggiare leggermente sopra, non sapevo il perché, ma sentii delle sensazioni e delle emozioni nuove in quel momento.
Forse perché sei tu il padre, idiota!
《Mi stringe il reggiseno, me lo togli per favore...》Disse a bassa voce come se non avesse voluto che la sentissi.
Non poteva avermelo chiesto per davvero. Mi stava venendo voglia di farla mia e farla stare bene per almeno un po', ma dovevo resistere e lasciare gli ormoni da parte.
Riuscirai a tenere a bada il soldato? Staremo a vedere.
Le tolsi di nuovo il vestito e dopo di che le slacciai il reggiseno, lo lasciai cadere a terra, Summer si coprì con le mani, era un po' rossa a causa dall'imbarazzo. Sembrava un'opera d'arte nonostante tutti quei lividi sul corpo.
Dovevo uscire immediatamente da lì altrimenti avrei perso il controllo. Feci esattamente così, uscii e andai a farmi una doccia, dovevo scaricare un po' la tensione. Finii di lavarmi e poi mi misi addosso un asciugamano quando all'improvviso la porta si aprì.
《Scusami, non pensavo che fossi qui.》Disse in imbarazzo.
Ti sta guardando e non negli occhi...
《Ti sei imbambolata, bambina?》
《Cosa? Assolutamente no...》 Si giustificò per poi andare in cucina.
La seguii e la trovai vicino al tavolo che metteva dei pistacchi in una ciotola, in quel momento non sapevo se mangiare lei o i pistacchi.
Io direi entrambi.
Mi avvicinai a lei e le sfiorai i fianchi dolcemente.
《Posso mangiarli anche io?》Domandai sussurrando al suo orecchio.
《Si...》
Mi sa che con questo "si '' ti ha detto di si a tutto.
Continuai a stare vicinissimo dietro di lei, volevo vedere che effetto le facessi.
《Potresti spostarti un po'? Non riesco a concentrarmi...》Spiegò lei un po' agitata.
《Ti metto in difficoltà per caso? È così?》Sussurrai ancora con voce sensuale.
《Smettila, non mi torturare così, ti prego.》Sussurrò serrando le gambe.
Con la mano le sfiorai le cosce, la sentii sussultare e le baciai il collo. Con grande sorpresa notai che aprì le gambe, mi stava chiedendo di essere toccata anche se non me lo diceva con le parole.
Finalmente scoperete dopo quasi sei mesi?
Le spostai le mutandine di lato e notai che era già bagnata per me. Con l'indice feci dei cerchi sul suo punto più sensibile, le scappò un gemito incontrollato e notai che si stava trattenendo.
Si girò verso di me e mi guardò con passione, mi stava fissando le labbra insistentemente ed io morivo dalla voglia di baciarla e farla mia lì, su quel tavolo in cucina. Fu lei a compiere il primo passo, si mise in punta di piedi e si fiondò coraggiosa sulle mie labbra. Mi morse il labbro inferiore con ardore, continuammo a baciarci quando sentii le mani di Summer sull'orlo del mio asciugamano alla vita. Lo fece cadere per terra, dopo di che afferrò la mia erezione e cominciò a toccarmi. Stavo impazzendo, avevo bisogno di lei in quel preciso momento.
《Scopami, Kreed. Fammi dimenticare tutto per almeno qualche minuto.》Disse passionale, mentre cominciò a lasciarmi dei baci umidi sul collo.
La penetrai con due dita cominciando a muovere piano e poi aumentando il ritmo, Summer era ormai persa, si mordeva le labbra per non ansimare e gemere troppo.
《Ah...è così bello Igor, ma anche così sbagliato...》
《A volte le cose sbagliate sono proprio quelle giuste...》
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ODIO IL FATTO CHE TI AMO
Romance🔞Attenzione: il romanzo contiene scene di sesso esplicite e linguaggio scurrile🔞 Russia 🇷🇺 Summer è cresciuta in campagna e l'unica fede che ha è quella in sé stessa. Il passato la perseguita ogni giorno, ma da un po' di tempo, un incubo la pers...