Summer
《No, no, basta ti prego!》Dissi nel sonno mentre sentivo una mano toccarmi il viso.
《Summer, sono io, svegliati.》
Mi svegliai impanicata, le mani mi tremavano ed il mio cuore sembrava impazzito.
Avevo fatto un altro incubo, di nuovo.
《Igor...era così reale, lui era qui, mi stava facend...》
《Ehi, bambina, respira. Era solo un brutto sogno.》
No, questa volta era un incubo diverso dal solito. C'era un'altra persona nel sogno, un altro bambino. Un'altra anima innocente che aveva subito il mio stesso inferno.
Perché però non mi ricordavo di quel bambino?
L'avevo visto solo nel sogno, ma ero sicura che quel bambino l'avessi visto anche nella realtà, ma per qualche strano motivo la mia mente aveva rimosso tutto.
Evitai di dire questa cosa a Kreed. Il giorno dopo sarebbe partito per fare un concerto importante e non volevo farlo preoccupare.
Il mattino seguente mi svegliai ed Igor non era più nel letto. Mi diressi nel bagno, ma rimasi imbambolata.
Kreed era appena uscito dalla doccia, aveva solo un asciugamano bianco intorno alla vita. I capelli erano umidi e aveva ancora qualche goccia d'acqua sul petto, ricoperto di tatuaggi.
《Ma buongiorno. Sbaglio o mi hai appena scopato con gli occhi?.》Mi prese in giro.
《Sei troppo presuontoso, buongiorno anche a te.》
Andai a lavarmi il viso con acqua fredda ed iniziai a lavarmi i capelli mentre Igor cominciò ad asciugarsi i capelli col diffusore. Mi piegai leggermente per prendere un elastico per legarmi i capelli e dopo un secondo sentii il corpo del castano attaccato al mio. Stava continuando ad asciugarsi i capelli, mentre un sorrisetto gli comparve sul volto. Sentii la sua erezione premere contro le mie natiche, nonostante l'asciugamano, riuscivo a sentire tutta la sua durezza.
Kreed finì con i suoi capelli ed io finii di lavarmi i denti. Lui era dietro di me, incollato al mio corpo. Eravamo davanti allo specchio del bagno e...
《Summer, se ti presenti in bagno con questo misero vestito, rischio di scoparti qui su questo fottuto lavandino e rischio di arrivare in ritardo al concerto.》Le sue parole furono come frecce di fuoco. Sentii una serie di brividi sulla schiena e una piacevole sensazione in mezzo alle cosce. Ero anche arrossita, come una stupida quindicenne.
《Mi piace che arrossisci come la prima volta, quando ti dico queste cose. Sei proprio una ragazzina.》
《Non sono una ragazzina.》Mi difesi.
Mi tolse il vestito e lo fece cadere per terra, rimasi solo con un paio di mutandine bianche.
《Ah no? Se ti bacio qui...》Mi lasciò un bacio sulla clavicola. 《poi qui.》Mi baciò sul seno. 《Poi scendo qui.》Sentii le labbra sul mio ombelico.《E poi qui...》Scese e mi baciò l'interno coscia. 《Tu arrossisci di nuovo come una bambina e perdi le parole, non sai cosa fare e questa cosa mi fa impazzire.》 Parlò piano quasi come se non avesse voluto farsi sentire.
Di solito non facevo mai la prima mossa, nonostante vivessimo insieme, tante volte mi sentivo timida o fuori luogo nel fare il primo passo, ma quella mattina decisi di buttarmi. Lo baciai e gli sfilai l'asciugamano di cotone, che cadde per terra. Sentii la sua grossa e venosa erezione toccarmi le cosce. Presi in mano il suo membro e quasi sussultai per il tale rigonfiamento. Kreed però mi bloccò le mani, me le portò in alto tenendomele ferme con la mano sinistra, strusciò il suo membro sul mio punto più sensibile, ero così bagnata che ero pronta ad accoglierlo tutto. Stavo impazzendo dalla voglia di sentirlo dentro di me e quando mi stuzzicò l'entrata con la punta del suo pene, mi uscì un gemito incontrollato e...
《Ecco dove eravate. Oh cazzo !》Una voce a me familiare interruppe tutto.
Era Vadim.
Volevo morire per l'imbarazzo ma allo stesso tempo ucciderlo per aver interrotto quel momento.
《Ma ti sembra il momento, brat?》Igor chiese mentre si rimise l'asciugamano intorno alla vita ed io afferrai il vestitino per coprirmi.
《Scusate tanto se ho interrotto la vostra scopata, ma ho pensato che fosse successo qualcosa. Ho chiamato sessantanove volte e ho suonato un sacco di volte al citofono!》Esclamò mio fratello toccandosi il ciuffo, ancora leggermente imbarazzato.
Sgattaiolai immediatamente dal bagno e andai a cambiarmi, poi andai a svegliare Nataly che stava ancora dormendo. Vadim era venuto sa noi per accompagnare mia figlia all'asilo, quella mattina non sarei riuscita io a portarla, dato che avevo del lavoro da sbrigare.
Nel frattempo Igor si era preparato. Aveva deciso di indossare dei pantaloni blu scuro, che gli fasciavano le gambe muscolose e una camicia bianca, grazie alla quale si intravedevano alcuni tatuaggi sul collo.
Non appena lo vide Nataly , corse in braccio a suo papà.
《Papà, ma lo sai che sembri un principe? 》
《Davvero?》Chiese Kreed dandole un bacio sulla guancia.
Igor ormai doveva andare al concerto, infatti ci salutò tutti.
Prima di andarsene mi disse 《Non combinare guai, ragazzina. 》
Vadim doveva accompagnare Nataly all'asilo, ma prima decisi che gli avrei parlato di una cosa per qualche minuto.
《Devo dirti una cosa.》Dissi a mio fratello dopo aver preso un lungo respiro.
Vadim mi lanciò un'occhiataccia, sapeva che era qualcosa di serio, infatti cominciò a strofinarsi le mani sui jeans.
《Perché ho paura che sia una cosa brutta?》Domandò guardando l'orologio del suo polso.
《Ho deciso di andare a trovare Marcus in prigione.》
《Che cazzo vuoi fare tu? Dimmi che non l'hai detto veramente. Karina, ma che diavolo hai in quella testa?》 Vadim si era incazzato più del previsto.
《Ho bisogno di parlargli, io ancora non ho pace durante la notte.》Cercai di spiegare e di non alzare la voce, non volevo spaventare mia figlia.
《Non hai pace, perché hai subito un cazzo di trauma! Tu devi stare lontana da quel bastardo.》
《C'era un altro bambino con me, in quella capanna. È stato lì due volte penso, ma io voglio scoprire chi è io...》 Non finii la frase che mio fratello mi interruppe di nuovo.
《E che cosa vorresti fare, eh? Sei uno psichiatra e non una poliziotta. Quella storia è finita e non ti fa bene ricordare quella parte del passato. 》
《Voglio scoprire chi era quel bambino. E lo farò!》 Risposi decisa.
《Igor lo sa? Sa che ti sei messa in testa questa assurdità? Sa che andrai a trovare in carcere il porco che ha abusato di te per anni, nonché suo zio, causa della separazione tra te e lui e motivo per il quale Nataly è cresciuta senza Igor?》 Questa volta Vadim urlò e diede un pugno al muro.
《Non litigate, per favore.》Arrivò Nataly con il suo zainetto con l'orsetto.
《Ma no amore, non stiamo litigando. Ora lo zio ti accompagna all'asilo e poi stasera quando torni, ci mangiamo la pizza e guardiamo insieme le Winx, va bene ?》Le diedi un bacio e feci finta di niente con mio fratello.
《Karina, ti prego non lo fare. Sei incinta, cazzo!》
《Che cosa significa catto?》Chiese Nataly ed io lo fulminai con lo sguardo.
Li lasciai andare ed io finii di preparmi per poi andare al lavoro.
Avevo deciso di non ascoltare mio fratello e di andare in carcere a trovare Marcus Ivanov.
*È già disponibile il capitolo 71. Scorri.*
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ODIO IL FATTO CHE TI AMO
Storie d'amore🔞Attenzione: il romanzo contiene scene di sesso esplicite e linguaggio scurrile🔞 Russia 🇷🇺 Summer è cresciuta in campagna e l'unica fede che ha è quella in sé stessa. Il passato la perseguita ogni giorno, ma da un po' di tempo, un incubo la pers...