37- Sherlok Volkov

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Pov's Alessandro
Guardo il sole sorgere.

Il cielo è diventato un dipinto con varie sfumature.

L'arancione si mischia al giallo che a sua volta si mischia all'azzurro chiaro.

Sono seduto fuori al balcone di uno dei più importanti hotel di Mosca.

Sto fumando una sigaretta godendomi il gelo invernale.

Stanotte non ho chiuso occhio.

Pensavo a quello che succederà tra poche ore e non mi davo tregua.

Non posso chiamare la mia bambolina perché potrebbero scoprirci tramite polizia.

Sto letteralmente impazzendo.

Ma finalmente, tutto questo, avrà fine tra meno di due ore.

Butto la cicca in una posacenere e rientro nella stanza dove Andrea dorme ancora profondamente.

《Svegliati!》
Dico prima di aprire le tende per far entrare i primi raggi di sole.

《Lasciami dormire!》
《Non posso, ti ricordo che dobbiamo uccidere un capo russo》
Sbuffa prima di alzarsi dal letto e chiudersi in bagno.

Apro la mia valigia, vedo tutto perfettamente piegato e in ordine.

Crystal è una maniaca dell'ordine.

Riesce a mantenere tutto sotto controllo nonostante abbia un marito che è un uragno vivente.

Indosso una camicia bianca con dei pantaloni neri e mi sistemo i capelli.

《Tra cinque minuti devi essere pronto!》
Esco dalla stanza sbattendo la porta e busso alle varie stanze dei miei uomini.

《Svegliatevi cazzo!》
Impreco mentre Stefano apre la porta ancora assonnato e con l'alza bandiera.

《Lo sai che hai interrotto un sogno stupendo? Mi stavo scopando Nadia!》
《Sai cosa me ne frega? Vi voglio tutti nel parcheggio tra cinque minuti!》

Ritorno nella mia camera e raccolgo tutte le mie cose.

Nel frattempo, Andrea si è fatto una doccia e si sta vestendo.

Prendo la mia valigia ed esco dalla stanza.

Faccio velocemente colazione al bar dell'hotel mentre i miei uomini caricano le valigie in macchina.

Mi infilo il cappotto ed entro nell'ascensore che mi porta nel parcheggio sotterraneo.

Quando si spalancano le porte dell'ascensore vedo tutta la mia squadra schierata davanti ai cinque SUV.

Ci sono tutti tranne...

Stefano.

《Dove cazzo sta Stefano?!》
《Eccomi!》
Le porte dell'ascensore si spalancano e e si avvicina agli altri con l'affanno.

《Dovevo risolvere un problemino》
Indica il suo membro affiancando Paolo che scuote la testa esausto.

《Avete domande?》
Nessuno fiata così mi avvicino ai SUV aprendo la portiera di uno dei cinque.

《Perfetto, andiamo!》

Prossima destinazione?

La villa di quel pezzo di merda.

I SUV sfrecciano tra le strade affollate di Mosca, piene di gente comune che va a lavoro allo stesso orario ogni mattina.

A volte li invidio.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora