54- Gabriel Rizzo

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Pov's Valentina
Fisso la mia immagine riflessa allo specchio, continuo a guardare ogni particolare del mio vestito e le sfumature del mio viso.

《Scendi al piano di sotto, sono arrivati》
Dice mia mamma prima di uscire dalla stanza.

Sospiro e cammino lentamente verso la porta, esco dalla mia stanza e percorro il corridoio.

Già sento le voci femminili delle mie cognate al piano di sotto.

Quando mio padre mi disse che sposerò Paolo dentro di me feci i salti di gioia.

Anche se molte paure mi tormentano.

Se lui non volesse sposarmi?

Se mi sposa solo per non morire o per pietà?

Se non mi calcolerà minimamente e sarà arrabbiato con me?

Scendo le scale e in pochi attimi mi ritrovo al piano di sotto di fronte alla sua numerosa famiglia.

《Buonasera》
Dico timidamente mentre tutti si voltano verso di me.

Sara, Crystal, Sabrina e Nadia mi sorridono mentre gli uomini restano impassibili.

Incrocio lo sguardo di Paolo che mi squadra dalla testa ai piedi e sorseggia dello champagne.

Un nodo mi si forma in gola mentre lui distoglie lo sguardo.

《Accomodatevi!》
Dice mia mamma indicando la sala da pranzo e tutti si dirigono lì.

《Sei stupenda!》
Dice Crystal accarezzandosi il pancione e sedendosi accanto a me.

La cena dura ore, gli uomini parlano di affari, mia mamma e Sabrina di serie che trasmettono in tv il pomeriggio e le altre di gravidanze.

《Vado a fumarmi una sigaretta in giardino》
Dice Paolo prima di alzarsi e uscire dalla stanza.

Devo assolutamente parlare con lui.

Non mi ha rivolto parola per tutta la serata.

《Mamma, vado in bagno》
Mia mamma annuisce così mi alzo anch'io ed dalla stanza raggiungendo Paolo in giardino.

Lo vedo seduto su una poltrona in plastica, fuma tranquillamente una sigaretta e guarda il cielo stellato.

Mi avvicino a lui lentamente e mi siedo accanto a lui su un'altra poltrona.

《Paolo...》
Dico poggiando una mano sulla sua coscia.

《Cosa vuoi?》
Dice freddamente aspirando il fumo tossico e spostandomi la mano.

《Sei arrabbiato con me?》
Dico con le lacrime agli occhi mentre i suoi occhi si incrociano con i miei.

《Si》
Dice semplicemente riportando la sigaretta alla sua bocca.

《Perché?》
《Mi avevi detto che non dicevi niente a nessuno di quella sera》
《Né sono stata costretta, mio padre voleva obbligarmi a sposare un pervertito!》
《Mi chiamavi e risolvavamo il problema diversamente》
《Mi chiamavi?! Se tu dopo quella sera hai fatto finta di niente e non mi hai più cercata per tre mesi!》
Dico alzandomi dalla poltrona mentre delle lacrime mi scivolano sul viso.

《Valentina, siediti!》
《No, non mi siedo! Quella che dovrebbe essere arrabbiata sono io, non tu!》
Urlo singhiozzando e asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.

Schiaccia la sigaretta nella posacenere sul tavolino e si alza velocemente facendo scontrare i nostri corpi.

《Non alzare la voce con me》
Dice afferrando il mio polso e facendo diventare il mio respiro sempre più pesante.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora