44- La prima ecografia

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1 settimana dopo...

Pov's Crystal
Sono seduta al tavolino di un bar situato nel centro storico della città.

È un noioso sabato mattina di dicembre.

Il cielo è grigio e nuvoloso, le gocce di pioggia scendono lentamente lungo la vetrata del bar scontrandosi tra di loro e di colpo un fulmine squarcia il cielo spaventandomi.

《Crystal...》
Riporto la mia attenzione sulla persona seduta di fronte a me.

《Mangia la tua colazione...》
La donna dal viso pallido mi sorride dolcemente accarezzandomi il dorso della mano.

Annuisco e porto il cornetto alla bocca.

Mia suocera beve il thé fumante guardando le nostre guardie del corpo che ci fissano dalla vetrata.

《Vado in bagno, tesoro》
《Va bene》
La donna si alza ed entra nel bagno del locale.

Nel frattempo continuo a mangiare il mio cornetto sporcandomi la bocca di cioccolato.

All'improvviso, il telefono di Sabrina si accende e noto un messaggio da parte di Alessandro.

So che è sbagliato ma prendo il suo cellulare per leggere la notifica.

"Fammi sapere tutto appena torni a casa"

Sospiro spegnando lo schermo del telefono e finendo il mio cornetto.

È passata una settimana.

Una settimana da quando io e Alessandro abbiamo litigato.

Non ci siamo più rivisti.

Non abbiamo più parlato né messaggiato.

In questa settimana ho sofferto molto, ho perso tre chili e ho vomitato tutti i giorni.

Oggi ho il primo appuntamento con il ginecologo ed ho una paura assurda.

So che sto mettendo in pericolo il mio bambino non mangiando, non sorridendo e piangendo sempre ma nessuno riesce a tirarmi su il morale.

Ho deciso di andare dal ginecologo con la mamma di Alessandro perché è l'unica che mi è stata accanto questa settimana.

L'unica che mi ha chiamata ogni giorno, mi ha comprato le caramelle gommose e mi ha abbracciato quando ne avevo bisogno.

《Tesoro, andiamo?》
Mi domanda quando esce dal bagno.

Annuisco alzandomi mentre lei prende le sue cose e si avvicina alla cassa.

《Quanto vi devo?》
《Niente tesoro, tranquilla》
Insisto per pagare ma lei mi spinge fuori dal bar.

Mi avvicino al SUV e Matteo ci apre la portiera.

Saliamo nel SUV che poco dopo sfreccia tra le strade affollate.

《Tranquilla piccola》
Dice Sabrina vedendomi tesa come una corda.

《H-o paura》
Dico con le lacrime agli occhi mentre lei mi accoglie tra le sue braccia.

《È normale avere paura...io ho avuto quattro gravidanze eppure ogni volta che andavo dal ginecologo avevo una paura assurda》
《È solo colpa mia se non sta bene o-》
Scoppio a piangere appoggiando la testa al schienale.

《Non è colpa tua, la colpa è di quel deficiente di mio figlio!》
Dice passandomi un fazzoletto, lo afferro e mi asciugo le lacrime.

《Per curiosità, ho letto il messaggio che vi ha inviato... scusatemi》
《Tranquilla, puoi vedere anche tutta la conversazione se vuoi》
《No no》
Dico imbarazzata mentre la macchina entra in un parcheggio di un grande edificio.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora