45- Non può essere

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Pov's Crystal
Non rispondo alla sua stupida affermazione perché dentro di me so che è la verità.

《Cos'hai in quella cartellina?》
Timidamente gliela porgo e lui l'afferra.

《Me l'ha data la ginecologa, sarà il libro della mia gravidanza》
Mi sorride dolcemente per poi aprire il libro.

I suoi occhi diventano lucidi quando vede l'ecografia.

A pensare che una settimana fa mi ha urlato contro perché non voleva quel piccolo esserino.

《Questa piccolissima creatura l'ho creata io?》
Annuisco mentre lui si asciuga una lacrima caduta sul suo volto.

《Posso esserci la prossima volta...?》
《Si, sei il padre e ne hai il diritto!》
Il cameriere si avvicina e versa del vino nel calice di Alessandro mentre lui continua a fissare la pagina del libro.

《A me no, grazie》
Dico gentilmente al cameriere che si ferma e non mi versa il vino.

Non si può bere in gravidanza da quanto so.

Anche se io non amo gli alcolici in generale.

《La prossima volta sentiremo il battito》
《Non vedo l'ora》
Dice mentre il cameriere appoggia sul tavolo il pane e i menù.

《Posso tenere una copia?》
Dice sfilando una "foto" dell'ecografia.

《Si, puoi tenerla》
Richiude il libro, me lo passa ed io lo infilo nella mia borsa mentre lui mette la foto nel suo portafoglio.

Afferro e sfoglio il menù cercando un piatto calorico in grado di saziarmi.

Ho una fame.

《Signori, siete pronti per ordinare?》
《Si, per me degli spaghetti con le vongole》
Dice Alessandro chiudendo il menù e passandoglielo.

《Ehm...per me degli spaghetti con zucchine e gamberetti》
Gli porgo il menù e lui lo afferra annuendo.

《A tra poco》
Dice allontanandosi dal nostro tavolo.

《Ti verso un pò d'acqua?》
《Si, grazie...》
Mi versa un pò d'acqua naturale nel mio calice fissandomi il seno.

《Smettila!》
Si lecca le labbra ridacchiando ed alza lo sguardo.

《Di quante settimane sei?》
《Sono di tre settimane》
Dico afferrando una fetta di pane e portandola alla bocca.

《Hai fame?》
《Si, tantissima》
Dico assaporando il pane croccante, proprio come piace a me.

《Piccola, ritorna a casa...》
《Non me la sento...》
Dico abbassando lo sguardo mentre lui mi afferra la mano accarezzandola.

《La casa è vuota senza di te...》
《Non riuscirai a convinvermi!》
Dico con tono stizzato e togliendo la sua mano dalla mia.

Non voglio addolcirmi e cedere, se ritorno da lui, in meno di un secondo, sarà tra le mie gambe.

《Dimmi che cazzo devo fare, Crystal!?》
Urla irritato facendo girare alcune persone verso di noi.

《Non urlare》
Dico con calma e bevendo un sorso d'acqua.

《Crystal, vuoi divorziare?! È questo che vuoi?!》
Dice stringendo il tovagliolo e diventando rosso dalla rabbia.

Le lacrime mi pizzicano nuovamente gli occhi.

Odio quella parola.

Per me il matrimonio è sacro.

𝑻𝒉𝒆 𝒘𝒐𝒓𝒍𝒅 𝒐𝒇 𝒕𝒉𝒆 𝒎𝒂𝒇𝒊𝒂  Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora