Capitolo Diciotto

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🔴 Questo capitolo contiene leggera violenza.

La canzone sopra è quella che mi ha ispirato questo capitolo. Non a caso dice "credo che tutti quanti a volte cadiamo", cosa che sia la protagonista, che Draco odiano fare.
Ma è semplicemente umano.😊

P.s leggi la nota autrice in fondo, perfavore. Spiego cose importanti per la storia💕

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"L'amore è una tenera cosa? È troppo rude, troppo brutale, troppo aspro e punge come una spina."

(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)



Draco


Era ora di pranzo quando mi comunicarono che mio padre si trovava nel castello. Non pensavo che avrebbe risposto tanto presto alla mia chiamata, non lo faceva mai. Lanciai un discreto sguardo a McLaird, che aveva ricevuto una lettera in quel preciso momento, poi mi diressi verso Piton vicino la porta d'ingresso.

Misi le mani in tasca, rigirandomi l'anello che portavo all'anulare e presi il labbro inferiore tra i denti. Ero nervoso. Vedere mio padre non era mai un'azione spensierata, anche se dovevo parlargli dell'espulsione di uno stupido alunno che aveva avuto il coraggio di mettersi contro di me.

Il professore mi guardò da sopra la spalla, l'espressione arcigna di sempre, ma non disse niente. Svoltammo l'angolo, con un gesto brusco della testa mi scostai i capelli dalla fronte. Poi mi guidò verso la porta socchiusa dell'ufficio, incitandomi a entrare. Rivolse un lieve cenno del capo in direzione di mio padre per rispetto e mi guardò un'ultima volta prima di allontanarsi.

Varcai la soglia, dirigendomi con passi pigri verso di lui. Lucius mi dava le spalle, avvolto nel suo sontuoso abito nero. I capelli biondi che gli ricadevano sulle spalle erano pettinati con cura e il bastone da passeggio riposava nella mano destra. Incuteva timore anche da dietro e sebbene terrorizzasse anche me, lo ammiravo. Il potere e l'autorità che emanava erano due delle qualità che gli facevano guadagnare il rispetto di ogni singolo individuo della comunità magica.

"Padre." Lo salutai, continuando ad avanzare verso di lui, di fronte le grandi librerie. "Non pensavo sareste venuto così presto." Mi posizionai di fronte a lui, le mani ancora in tasca, finché non si voltò.

Mi guardò dall'alto in basso come faceva sempre, gli occhi ristretti e l'espressione di disgusto che mi rivolgeva spesso dipinta sul viso.

"Siediti, Draco." Si limitò a dire e quando non lo feci mi colpì la spalla con il bastone, facendo pressione verso il basso affinché eseguissi i suoi ordini. Sotto il suo controllo, come avrebbe sempre dovuto essere e come voleva che fossero tutti, al suo cospetto.

"Il ragazzo per il quale ti ho scritto- è uno del settimo anno. Si chiama Diggory, il fidanzato di quella traditrice del sangue." Guardai di lato quando lo dissi, un'espressione di disgusto mi incurvò le labbra verso il basso.

"La stessa traditrice del sangue con la quale hai scattato la foto di cui tutti parlano?" Esordì, guardandomi sul serio per la prima volta. La sua voce profonda, minacciosa, riecheggiò per la stanza silenziosa.

Deglutii; strinsi i pugni sotto il tessuto, mantenendo comunque il contatto visivo quando rimosse il suo bastone. Quel gesto mi infuse un codardo, stupido senso di sicurezza. Avvertii il vuoto tra le pieghe del tessuto lasciato dal manico d'argento e una sensazione di sollievo si irradiò quasi subito nella cassa toracica.

Blood Traitor || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora