Capitolo Dieci

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🍏 Capitolo revisionato.

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"Il pericolo è più nei tuoi occhi che in venti delle loro spade: se mi guardi con dolcezza, sarò forte contro il loro odio."

(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)


La Sala Comune dei Serpeverde pullulava di studenti in attesa del grande evento, che producevano un vociare fastidioso difficile da ignorare. La mia - nostra - stanza era un via vai continuo: Pansy sembrava aver chiamato un esercito di ragazze pronte ad acconciarle i capelli e Greengrass aveva portato anche sua sorella più piccola. La camera era più affollata del solito e il bagno era stato occupato per ore, tanto che optai per truccarmi seduta sul letto, davanti al piccolo specchio personale.

Avevo deciso di lasciare i capelli sciolti, privandomi del mio fido fermaglio per una sera. Legarli sarebbe stato più elegante, ma era comunque un evento scolastico e non volevo sembrare troppo formale. Guardai l'orologio appeso al muro e decisi di spogliarmi esattamente lì, davanti alle ragazze, come aveva fatto la maggior parte di loro. Aprii la scatola rettangolare e tirai fuori l'abito regalatomi dai miei, riscontrando un po' di difficoltà a sollevare la zip sul retro.

"Vuoi che ti aiuti?" La voce di Daphne mi fece voltare con uno sguardo scettico. La Greengrass gentile con me? Cosa vuole? Mi voltai dandole le spalle e lei proseguì. Fece scivolare la mano sulla stoffa della tunica quando la presi in mano, poi mi guardò. "Wow! è davvero bello, McLaird. Dove lo hai preso?" Le mie supposizioni si erano rivelate esatte. La guardai, chiedendomi se avessi dovuto essere educata, come i miei genitori mi avevano insegnato, o vantarmi per qualcosa che una delle amiche bisbetiche di Pansy non aveva.

"Una stilista talentuosa lo ha disegnato a posta per me." Dissi infine, alzando un po' il mento e sfoggiando un ghignetto. Poi presi la borsa e la bacchetta, non dandole la possibilità di rispondere.

Scesi le scale. La sala comune era quasi del tutto vuota, eccetto per Malfoy che stava aspettando Pansy alla fine delle scale e Crabbe, che sembrava la sua guardia del corpo. Stranamente non vidi Goyle, però. Il biondo si stava sistemando i polsini, tenuti insieme da brillanti gemelli. Indossava una camicia bianca, un gilet di ottima fattura e un papillon che sotto la luce sembrava di seta. Tutto rigorosamente bianco. La giacca nera abbinata ai pantaloni e la tunica erano poggiate allo schienale del divano dietro di lui.

I tacchi risuonarono sul pavimento, sebbene venissero attutiti dalla moquette. La larga tunica che Madame aveva creato mi seguiva come se fosse uno strascico. Malfoy alzò lo sguardo, probabilmente pensando fosse Pansy e i suoi occhi brucianti si posarono su di me. Fece scorrere lo sguardo più volte e io lo notai, ma mantenni il viso alto e lo sguardo altezzoso. Anche se nel suo smoking stava dannatamente bene, rimaneva pur sempre...lui.

Gli passai accanto, la tunica quasi sfiorò le scarpe costose. Crabbe era rimasto alle sue spalle, fissandomi. Mi diressi verso l'uscita senza guardarli, con l'intento di raggiungere Ced davanti la Sala Grande, lì dove si sarebbe tenuto il ballo. Le scarpe non mi permettevano una camminata celere, così mi rassegnai alla lenta eleganza alla quale mi costringevano. Stavo per raggiungere l'uscita, quando mi ritrovai Crabbe davanti, le braccia incrociate sulla tunica nera e la fronte corrucciata.

Alzai un sopracciglio, lo sguardo incerto seppur arrogante. Non sapevo cosa gli passasse per la testa, lui e Goyle erano sempre più strani di recente; non che avessi mai avuto a che fare con Crabbe. Mi spostai di lato per aggirarlo, ben sapendo che se gli avessi gridato sgarbatamente di ritirarsi, avrebbe pronunciato una delle sue stupide frasi offensive. Ma lui si spostò ancora, evitandomi il passaggio. Avevamo raggiunto il divano, alla mia destra, così feci un passo dalla parte opposta e lo stesso fece il grassone.

Blood Traitor || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora