Blood Traitor || Draco X Reader

Capitolo Ventuno

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"Saggiamente e con lentezza; inciampano quelli che corrono veloce."

(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)

Il giorno seguente, quando mi svegliai assonnata nel mio dormitorio, era un martedì. Il che significava Pozioni alla prima ora. Sfortunatamente non condividevo quella classe con i Corvonero e non avrei avuto Luna a tenermi un posto.

A fatica scostai le coperte, guadagnandomi un lamento da Pansy ancora rannicchiata sotto il suo piumone. La Greengrass stava occupando il bagno, rifinendo il suo trucco minimale ma sempre perfetto. Dal canto mio, io ero un disastro. Aspettai con impazienza fuori la porta, sperando che cogliesse il mio velato messaggio di andarsene e per mia fortuna aveva rispettato i tempi che avevamo stabilito per una pacifica convivenza.

Quado uscii, circa trenta minuti dopo, trovai Parkinson già fuori la porta con il solito sguardo ingrugnito. Mi misi la tunica e recuperai il mio fermaglio, poi uscii con la borsa in spalla.

Quel giorno c'era un gran trambusto in classe e un notevole fermento per tutta la scuola. Ogni ragazza teneva tra le mani una copia del Settimanale delle Streghe, ridendo tra loro. Sperai che non fosse nato qualche altro scandalo su di me o la mia famiglia, dopo aver mandato la risposta alla strillettera di mio padre non volevo davvero replicare l'azione. Avevo giurato che non ce ne sarebbe stato motivo, o almeno lo speravo.

Raccolsi una delle copie abbandonate sul davanzale della finestra, poi sfogliai il giornale; non era mai stato di mio interesse, di solito preferivo leggere riviste molto più intelligenti e divulgative- anche riviste di sport, ma non amavo particolarmente il gossip.

Sfogliando, notai alcuni ritratti di Viktor Krum, etichettato come il campione della Coppa del Mondo di Quidditch e il 'più bel ragazzo di Hogwarts'. Per favore. Chi legge questa spazzatura?

Tutte, a quanto sembrava. Il che mi riportava ancora una volta ad essere quella strana e l'esclusa dai discorsi più popolari. Sbuffai, proseguendo verso l'aula di Pozioni con ancora il giornale davanti al volto; c'era anche una foto di me e di Ced, quella che sicuro qualche reporter doveva averci scattato alla fine della seconda prova. Ci stavamo baciando e lui mi teneva per la vita.

Sorrisi a quel ricordo, era stato divertente essere sotto i riflettori come una vera celebrità e, per una volta, non come principale soggetto di un articolo scandalistico.

C'erano parecchi servizi sul torneo, più sui loro partecipanti, a dire il vero. Tuttavia, non ebbi il tempo di sfogliare oltre il giornale perché quando giunsi davanti l'aula, udii i fastidiosi schiamazzi di Malfoy, Crabbe e Goyle davanti la porta, con accanto Parkinson la sua banda di ragazze spocchiose. Stavano leggendo anche loro il giornale e ridevano per qualcosa che non riuscii a identificare.

"Eccoli, eccoli!" disse la mora con una risatina. Parkinson alzò il giornale verso Granger, Potter e Weasley che erano appena arrivati, mostrando una foto animata nel Settimanale. "Guarda un po' qui dentro, magari ci trovi qualcosa di interessante, Granger!" disse Pansy ad alta voce, lanciando la rivista alla Grifondoro.