"L'amore è cieco e gli amanti non possono vedere le piacevoli follie che essi commettono."
(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)
"Non vorrai farlo sul letto della Parkinson per vedetta?"
Gli avevo parlato di quella questione durante il suo primo compito al Torneo per distrarlo, quando aveva capito che si sarebbe dovuto scontrare con degli enormi draghi.
"Assolutamente no, siamo migliori di così." Scossi la testa, tirandolo giù quando raggiunsi le lenzuola verdi della mia compagna di stanza. "Noi ripuliremo..."
Ced rise a quelle parole, probabilmente non credendo nemmeno lui che lo stessimo davvero facendo.
"Mi porti sempre sulla cattiva strada..." Sussurrò vicino il mio orecchio, sollevandosi per sfilarsi la camicia e gettarla a terra.
"Sei troppo moralista." Lo derisi, poi mi sganciai il reggiseno per tirandoglielo addosso. Sorrise al gesto, mentre io gli rivolgevo un sorriso malizioso.
Si chinò su di me. La sensazione della sua pelle liscia, nuda contro la mia mi provocò emozioni nuove. Diverse.
Ma era sempre stato così, con Ced. Avremmo potuto vederci ogni sera e sarebbe stato come la prima volta: speciale.
Sentii di nuovo le sue mani ruvide su di me percorrere l'addome, fino a giungere ai capezzoli turgidi. I polpastrelli che sfioravano la mia pelle mi fecero inarcare la schiena in seguito a un brivido che andò a insinuarsi sino al bassoventre.
Allargai le gambe e Ced prese quel gesto come un invito per proseguire la sua dolce tortura. Mi allargò ancora le cosce per insinuarvisi, artigliando le mani alla pelle.
Rude, come piaceva a me.
La bocca si era spostata in mezzo ai seni per lasciare una scia di baci umidi, permettendomi di rilassare i nervi tesi dopo l'estenuante giornata. Risalì verso uno dei capezzoli, facendomi gemere in seguito a un sottile morso. Si fermò per un secondo, alzandosi per torreggiare su di me: mi stava studiando, lo faceva sempre.
Adorava vedere i capelli scomposti sul cuscino, la bocca aperta e le labbra gonfie; gli occhi socchiusi e luccicanti pieni di desiderio per lui. Sotto il suo sguardo mi sentivo venerata. In quei momenti sentivo davvero di essere una regina. La sua regina.
Mi sollevò la gonna, scoprendo l'intimo ormai bagnato. Mi sorrise, leccandosi le labbra prima di chinarsi per lasciare una scia di baci umidi sull'addome. Mi diede un morso quando giunse all'interno coscia e io sussultai, guardandolo male. Il ghigno che gli si formò sulle labbra sparì non appena si chinò per sfilarmi le mutandine con la bocca. Mi morse ancora un paio di volte quando non riuscì a prendere l'orlo, poi fece scivolare la stoffa aiutandosi con le mani.
Mi guardò per chiedermi il consenso; ciò che avrei sempre amato di Cedric era proprio la sua empatia e l'accortezza che riservava in ogni singolo movimento. Non era invadente e sebbene stessimo insieme da un anno e mezzo, ormai, non avrebbe mai dato niente per scontato.
Annuii con vigore, immergendo le mani nei capelli morbidi e in quel momento leggermente arruffati. Lo avvicinai a me: volevo sentirlo e l'idea che proprio Cedric Diggory mi stesse scopando sul letto di quella che era a tutti gli effetti una delle mie nemiche affermate, mi mandava in estasi.
Sfiorò il clitoride con la lingua e a quel gesto emisi un lamento di beatitudine; quella sera ero più impaziente del solito e volevo solo che Cedric mi donasse il piacere che ci era stato negato. La sua lingua scivolò dentro, iniziando a muoversi con esperienza. Inarcai la schiena, allargando di più le gambe tenute strette dalle mani possenti del ragazzo.
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Blood Traitor || Draco X Reader
FanfictionLIBRO 1 I PERSONAGGI SONO TUTTI MAGGIORENNI!! ✔Fanfiction su Draco Malfoy x Reader. ✔Inizia dal quarto anno ✔Contenuti smut e una trama v.v "Non posso innamorarmi di una traditrice del sangue." Y/n Rowena McLaird discende da una nobile stirpe di Co...