"Insegnami a scordarmi di pensare."
(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)
"Che ne pensi della nuova cotta di Rose?" Chiese Ced, mentre ci dirigevamo nell'aula di incantesimi.
"È sicuramente meglio di Goyle." Scossi la testa. "Ma non mi metterai mai con uno come Fred Weasley. Lui e il fratello sono due buffoni, dovrebbero cominciare a prendere sul serio questa scuola. Non posso camminare nei corridoi senza la paura di imbattermi in uno dei loro dannatissimi scherzi, e tutti sanno che i Serpeverde sono il loro bersaglio preferito."
"Cielo, sei terribile. Così spezzerai il cuore della giovane Rose." Il ragazzo finse un broncio, poi alzò la mano all'altezza del cuore.
"Sopravvivrà." Dileguai la questione con un cenno della mano. "Inoltre, non sono io che devo uscire con lui. Se Rose è felice, sono contenta a mia volta per lei."
"La solita seriosa." Mi derise Ced, guadagnandosi uno sbuffo da parte mia. "Hai detto ai professori della tua bacchetta? È passata una settimana ormai e non si è ancora ripresa."
Alzai gli occhi al cielo, sicura che Cedric non potesse vedermi. "Glielo dirò..."
"Bene."
"...quando mi scoprono." Gli rivolsi un sorriso furbo. "Finché non lo sanno, non c'è motivo di anticipare i tempi." Lo guardai, trovando nel suo volto una pungente disapprovazione. Cedric era sempre stato più alto di me e per zittirlo dovetti alzarmi sulle punte. Abbandonai le sue labbra quando guardai l'orologio, ancora trattenuta dalle lunghe dita virili. "Adesso devo andare, sono già in ritardo per Incantesimi. Ci vediamo dopo!"
I corridoi erano vuoti quando lasciai il cortile e l'eco delle scarpe riecheggiava lungo il pavimento, per le pareti e l'altro soffitto...
Alcune delle ciocche erano sfuggite al rigore dello chignon; svolazzarono davanti, invadendo la vista, incorniciandomi il volto appena raggiunsi l'entrata della classe.
"Oh, signorina McLaird! Quale onore vederla partecipare alle mie lezioni." Il sorrisetto permanente sotto i folti baffi era stagnato sul volto del professore anche quella mattina. Non capii se fosse solo sarcastico o dicesse sul serio.
"Mi scusi per il ritardo." Abbassai lo sguardo sulla bassa statura dell'uomo.
Le uniche due cose che potevo affermare con certezza erano che Filius Vitious aveva origini Goblin e che io ero sempre stata una delle sue favorite. In parte era per il mio cognome e per la longeva conoscenza con papà; un ottimo studente e un allievo Corvonero impeccabile.
La seconda metà della sua preferenza era data, molto probabilmente, dal sangue misto che scorreva nelle mie vene. Il ritardo non avrebbe aggravato la buona impressione fatta su di lui all'inizio dell'anno.
"Non si preoccupi, stavamo giusto per iniziare. Prenda posto, la prego."
Vitious indicò con un cenno della mano la classe; ai primi posti riconobbi la Parkinson con il suo nuovo cucciolo addomesticato, mentre Luna sedeva accanto a Neville Paciock in fondo all'aula. Da quando Paciock mi sottrae il posto?
Inarcai il sopracciglio contrariata, e lei rispose con un sorriso di scuse. L'unico posto libero era accanto a quello spocchioso di Malfoy. Gliel'avrei fatta pagare.
Mi sedetti il più lontano possibile dal biondo, per quanto il banco me lo permettesse, e poggiai la borsa a terra con malagrazia. Il professore si arrampicò sul solito sgabello malmesso e allargò le braccia per accoglierci.
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Blood Traitor || Draco X Reader
FanfictionLIBRO 1 I PERSONAGGI SONO TUTTI MAGGIORENNI!! ✔Fanfiction su Draco Malfoy x Reader. ✔Inizia dal quarto anno ✔Contenuti smut e una trama v.v "Non posso innamorarmi di una traditrice del sangue." Y/n Rowena McLaird discende da una nobile stirpe di Co...