Capitolo Quattordici

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⚠️Dato che molti non leggono la nota autrice, lo scrivo qui:

Preferireste che la protagonista avesse un nome?

Ovviamente, a quel punto non sarebbe più una "x Reader" perché le storie Reader insert portano il nome della lettrice xD.
Tuttavia, ve lo chiedevo perché ho notato che qui in Italia vanno di più le Draco x OC. Quindi, fatemi sapere per favore🙏♥️.

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"Il dolce latte dell'avversità, la filosofia."

(Romeo e Giulietta- W. Shakespeare)

Quella mattina riuscii ad alzarmi presto, nonostante io e Ced fossimo rimasti svegli fino a tardi per capire cosa avrebbe riguardato il secondo compito. Mi stavo dirigendo verso la Sala Grande per la colazione, quando notai il grande trambusto che si propagava nei corridoi.

Alcuni sguardi di troppo scivolarono sulla mia figura; un gruppo di ragazze Serpeverde mi guardava con le bocche spalancate, mentre alcuni Grifondoro dal lato opposto del corridoio mi rivolsero uno sguardo disgustato. Non che fosse la prima volta che mi guardavano così, ma l'era delle occhiate diffidenti e scandalizzate era finita da quando mi ero fidanzata con Ced.

Le altre case non mi vedevano ancora di buon occhio e di certo non ero l'argomento preferito dei Corvonero, ma quello andava ben oltre. Era strano.

"Che avete da guardare?" Mi voltai, i Grifondoro si ritrassero al mio passaggio. Ma continuarono a guardarmi finché non svoltai l'angolo.

Scossi la testa. Ero stanca di tutte quelle voci che correvano per il castello, sparse da un volto anonimo qualunque in un giorno casuale. Solo per la disgrazia di essere l'unica Serpeverde della famiglia; ero sicura che se fossi stata smistata in Corvonero come ogni McLaird della mia discendenza, la gente non mi avrebbe nemmeno notata. Sarei stata così indifferente da risultare persino invisibile.

Giocai con l'anello che portavo all'anulare, facendolo girare con il pollice mentre attraversavo il corridoio in soggezione. Ero nervosa.

Cercai di non comunicare il disagio evidente sul mio viso, tentando di mostrarmi stoica ai loro sussurri e ai bisbigli poco discreti, ma quando raggiunsi la Sala Grande fu ancora peggio.

Luna era appoggiata al muro di fronte la porta con Cho, sfogliando la Gazzetta del Profeta. Di rado leggevo quel giornale, molte delle notizie erano gonfiate e false. Erano apparsi anche numerosi articoli sulla mia famiglia in passato, lo scandalo che ne derivò quando mio padre ruppe la longeva dinastia di sangue puro dei McLaird.

Intuii che fosse successo lo stesso. Probabilmente era stato scritto qualche articolo scandalistico su di me o la mia famiglia e ora ne stavo pagando il prezzo. Mi avvicinai, la faccia stupita di Luna quando si accorse della mia presenza.

"Si può sapere cosa succede? Perché questa mattina tutti mi guardano come se venissi da un altro pianeta?"

"Y/n!" esclamò mia cugina. Sembrò stupita, anche se con la sua persistente espressione beata era difficile dirlo. Cho accanto a lei si schiarì la gola, tornando al giornale.

Glielo strappai dalle mani, forse con un po' troppa forza che la ragazza mi guardò contrariata. Tuttavia, in quel momento non mi importò; il mio unico obbiettivo era scoprire il motivo di tanto scompiglio nella scuola.

Blood Traitor || Draco X ReaderDove le storie prendono vita. Scoprilo ora