2.

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≪Non esiste la solitudine.
Stai sempre preparando un incontro
con qualcuno là fuori
anche se non lo sai.≫
— Fabrizio Caramagna

≪Te lo giuro, non so come sia possibile!≫ piagnucolo al telefono con la mia amica Samantha, anche lei a conoscenza di ciò che si dice in giro di Blake McConnell.

≪Non puoi semplicemente rifiutare?≫ domanda lei con tono talmente preoccupato che mi sorprende.

Generalmente, Samantha è una ragazza tranquilla e serena, il mio contrario.
E invece eccola qui, in videochiamata con me, ansiosa più che mai per quello che dovrò affrontare oggi stesso.
I suoi capelli rossi le donano un'aria talmente tenace da far sorprendere chiunque a vederla in queste condizioni, a cercare invano di consolarmi mentre si mordicchia un'unghia nervosamente.

≪No, non posso. Mamma ha intenzione di vendere questa casa così forse più in là ne compreremo un'altra più piccola che ci possiamo permettere.≫ le spiego e lei annuisce prontamente.

Comincio a tirare fuori alcuni vestiti dall'armadio per metterli in valigia mentre continuo la conversazione con lei.

≪Farò di tutto per evitarlo. Spero solo non mi prenda di mira come ha fatto con altri in passato.≫ mi auguro e Samantha inarca un sopracciglio.

≪Come farai a ignorarlo se vivrete nella stessa casa?≫ dubita giustamente lei e io prendo istintivamente un cuscino dove soffoco un urlo.

≪Ehm...tutto ok, Cindy?≫ chiede ancora più preoccupata di prima, inclinando la testa dall'altra parte del telefono come se potesse ottenere un'angolazione diversa per controllare che io stia bene.

≪Oh, sì, tranquilla. Sto solo per avere una crisi di nervi, tutto regolare.≫ annuncio sarcasticamente io e lei fa una risata nervosa.

Fa un gesto con la mano.
≪Io probabilmente sto solo peggiorando la situazione con le mie paranoie su Blake. Forse ti dovrei lasciare sola così finisci anche di fare la valigia.≫ propone e io annuisco.

Anche solamente sentire nominare quel ragazzo mi fa rabbrividire.
Se tutte le voci che ho sentito girare su di lui sono vere, questo si rivelerà un bel problema.
E la parte peggiore è che sarà impossibile risolverlo, perché il mio lato razionale sa perfettamente che ci vorranno alcuni mesi prima che mia madre possa trovare una sistemazione alternativa.

≪Non ti preoccupare, non è colpa tua. Tutto questo sta succedendo solamente per colpa di mio padre. Comunque hai ragione, dovrei finire di mettere a posto la valigia.≫ replico deviando lo sguardo sulla massa di vestiti buttati sul letto.

Ormai il mio senso dell'ordine e dell'organizzazione sono svaniti da tanto tempo.
Mi viene anche da sorridere ripensando ai momenti in cui tutti mi prendevano in giro perché ero una maniaca del controllo.
Se vedessero la mia stanza in questo momento, sarebbero fieri dei miei risultati.

≪Vai tranquilla. Appena lo vedi, scrivimi e dimmi come va!≫ si raccomanda lei e io la saluto prima di attaccare.

Andrà male, Samantha.
Sospiro buttandomi sul letto, scompigliando disordinatamente tutti i vestiti di cui però in questo momento non mi importa niente.

Stasera stessa io e mamma andremo a casa dei McConnell, anche se più che una casa mi aspetto una reggia, da come mi è stata descritta.
Già prevedo che non saprò come comportarmi circondata da tale ricchezza e soprattutto non potrò fare a meno di sentirmi a disagio.

Devo solo tentare di stare lontana da Blake, anche se probabilmente sarà lui a evitare me.
È quello che mi auguro fortemente da quando ho scoperto che sarei andata a vivere con lui.

Bruciarsi AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora