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≪Blake...≫ sussurro e la mia voce risulta debole, segno che sono più agitata del solito.

Vorrei poter controllare le mie emozioni come ho sempre fatto, ma con Blake non ci riesco mai.
Lui è una specie di uragano che mi travolge, prosciugandomi di qualsiasi capacità di autocontrollo di cui sarei normalmente dotata.

Busso delicatamente sulla porta per la seconda volta, per poi sospirare rumorosamente.
Pensavo mi cercasse e invece non si degna nemmeno di farsi vedere.

Sto per voltarmi, ma proprio in quel momento sento dei passi avvicinarsi alla porta. Indietreggio, senza sapere nemmeno io il perché, appena mi trovo Blake davanti.

I suoi capelli scuri sono scompigliati e alcune ciocche gli ricadono disordinatamente sulla fronte. Le sue labbra sono leggermente schiuse e i suoi occhi corrono sul mio corpo, risvegliando in me infinite emozioni che nemmeno io saprei spiegare.

≪Mi ha detto mia mamma che - che mi stavi cercando.≫ farfuglio.

Quando sono di fronte a lui, mentre mi guarda così, mi viene difficile perfino formulare una frase di senso compiuto. Soprattutto adesso, perché non so cosa sta provando.

Invece di rispondermi, dopo qualche secondo in cui rimane fermo a guardarmi, si sposta e mi fa un cenno per lasciare che io entri nella sua stanza.
Mentre passo accanto a lui, la sua spalla sfiora la mia, e nonostante sia un contatto minimo, mi sento rabbrividire.
Cerco di ignorare le gambe che tremano e la sensazione di ansia che si fa spazio dentro di me.

Mi siedo sul letto, attenta a ogni mio movimento, spaventata che possa dar fastidio a Blake. È un momento delicato e non voglio che la situazione prenda la piega sbagliata.

≪Perché ti allontani da me, Blake?≫ la mia domanda spezza finalmente il silenzio assordante.

Non so dove io abbia trovato il coraggio di fargli una domanda così diretta, ma è l'unica cosa a cui penso da giorni.

Lui si poggia sulla scrivania, incrociando una gamba davanti all'altra. I jeans neri fasciano il suo corpo alla perfezione, facendolo sembrare ancora più muscoloso e possente.
I suoi bicipiti guizzano sotto alla maglietta nera e mi ritrovo a dover riportare lo sguardo sul suo volto appena mi accorgo che mi sta guardando.

≪Avevo bisogno di stare da solo. Non voglio addossarti i miei problemi.≫ mi spiega alzando le spalle.

Evita il mio sguardo perché sa che le parole che ha appena pronunciato bruciano.
Come potrebbe mai pensare una cosa simile?

≪Blake, ma cosa stai dicendo? Pensi veramente che io non ti voglia sempre, anche nei momenti più bui?≫ aggrotto la fronte.

Realizzo ciò che ho appena detto.
Sì, è vero. Lo voglio sempre.
Anche quando non ha altro da darmi se non uno sguardo imbronciato, qualche mormorio infastidito e le sue solite frasi da stronzo.
Ma non voglio che si allontani da me.

≪Tu - tu non capisci.≫ si passa le mani sulla faccia e percepisco subito che è stressato.

≪Allora fammi capire!≫ esclamo esasperata.

Sono brava a leggere le persone, a capire ciò che pensano e perché lo pensano.
Ma con Blake non ci riesco mai, come se indossasse costantemente una maschera che leva solo in alcuni momenti.

≪Logan sa esattamente dove colpirmi per farmi del male, e l'altro giorno l'ha fatto. Non è né la prima volta che lo faccia e di sicuro non l'ultima.≫ comincia a spiegarmi lui.

Sospira prima di continuare.
Percepisco il dolore anche nei suoi respiri.
Il dolore di un fratello che viene ferito da colui che dovrebbe proteggerlo e volergli bene.
Sangue del suo stesso sangue.

Bruciarsi AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora