33.

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«Il più grande errore
che si può fare nella vita
è quello di avere sempre
paura di farne uno.»
— Elbert Hubbard

Osservo Blake e Kayla che si allontanano. Lei lo segue con passo rapido mentre indossa un costume molto più attraente e provocante del mio.

E mi sembra di sentire il cuore che fa crack.
Blake si è preso una parte importante di me, la mia prima volta.
Lo so, sono stata io a concederglielo, ma l'ho fatto nella vana e stupida speranza che lui poi cambiasse. Non ho preteso lo facesse da un giorno all'altro, ma allontanarsi con Kayla, da soli, in casa...
è troppo.

≪Tranquilla, Cindy. Magari non è come pensiamo noi.≫ afferma Samantha sedendosi accanto a me sul prato, leggendomi nel pensiero.

≪È esattamente come pensiamo. Ci avrei dovuto pensare meglio prima di...≫ lascio la frase in sospeso, tanto Samantha afferra al volo.

≪Ehi, non dire così. Se ti ha resa felice, non te ne devi pentire. Era ciò che volevi in quel momento.≫ mi rassicura.

≪Se mi ha resa felice in quel momento, ma poi infinitamente triste dopo?≫ domando.

≪La vita è fatta di momenti, Cindy. E in quei momenti capita di fare errori più o meno gravi. Se un errore ti ha fatto sorridere, anche se per poco, non è poi tanto un errore, non credi?≫ dice lei.

Mi viene automatico ridere nonostante la tristezza che contorna l'atmosfera.
≪Da quando devi darmi consigli in amore, sei diventata stranamente profonda.≫

Lei alza le spalle, guardando il lago.

≪Sono Manny Tuttofare. Se la mia migliore amica ha bisogno di una psicologa, eccomi qui.≫
mi sorride e io annuisco.

Il momento di leggerezza, seppur destinato a essere temporaneo, viene improvvisamente rovinato da Kayla che si avvicina verso di noi.
Mi fissa con uno sguardo perfido, ma soprattutto...vittorioso.
E là, tutti i pezzi del puzzle fanno click.

Si avvicina ulteriormente a me e pronuncia delle parole che mi fanno crollare il mondo addosso.

≪Ti saresti dovuta impegnare un po' di più per tenertelo vicino, santarellina. Sento ancora il suo sapore sulle labbra.≫

E se prima pensavo di aver sentito il cuore fare crack, nel vedere che si allontanavano insieme, ora non mi rimangono più dubbi.
Sento tutto frantumarsi.
E per prima, si spezza la stupida speranza che aver donato una parte così speciale e importante di me a Blake, non fosse un errore.
Lo è.
Lo è, non c'è più ombra di dubbio.

≪Levati, Kayla. Devi andartene adesso prima che ti prenda per i capelli e ti faccia sentire il sapore del tuo stesso sangue sulle labbra.≫ minaccia Samantha.

Vorrei tanto avere il suo carattere forte e risoluto in questo momento. Vorrei potermi difendere da sola di fronte alla frase di Kayla, ma non ci riesco. Le parole mi si mozzerebbero in gola prima ancora di uscire dalla mia bocca.

Kayla alza le spalle con noncuranza prima di ritornare a tuffarsi in acqua. Mi allontano di scatto e per fortuna Samantha, che mi conosce forse meglio di quanto io conosca me stessa, non mi insegue, lasciandomi sola a fare i conti con i miei pensieri.

Blake ieri sera mi ha toccata, per la mia prima volta, con le mani abili e calcolatrici che si sono avvolte nel movimento esperto che aveva concesso a tante altre nel passato. E io mi sono ritrovata, stupidamente, a chiedermi se gli avessi toccato il cuore.
L'anima.
Qualsiasi frammento potesse ricollegarsi alla sua essenza e non solo al suo corpo.

Bruciarsi AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora