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«Non ricordo più dove ho messo i sentimenti che ti ho nascosto.»

Dopo aver lavorato per circa due orette sul progetto, io e Blake ci dirigiamo a cena insieme.
Di sicuro non mancano le occhiate dei genitori, soprattutto di Bethany, mettendomi estremamente a disagio.

Blake sale su e so che mi aspetterebbe se non fosse che a momenti non sopporta i genitori, faticando pure a stare con loro a cena.

Dopo poco salgo pure io ed entro in stanza, prendendo il telefono dal letto e accorgendomi che ho delle notifiche perse.
Due messaggi da parte di Samantha.

≪Domani dopo scuola andiamo al Blacklow's Bar.≫

≪E ti accompagno io, sia mattina che pomeriggio. Avverti il tuo fidanzatino. :)≫

Mi viene quasi da ridere davanti al modo in cui definisce Blake, nonostante sappia perfettamente che non è il mio fidanzato.
Vorrei che lo fosse, ma ora non lo è.

Le rispondo velocemente che va bene e poi mi dirigo verso la stanza di Blake. Sento che sta facendo la doccia, perciò entro comunque e mi siedo sul letto, beandomi del suo profumo mentre aspetto che esca.

Rivolgo uno sguardo ai libri e mi avvicino allo scaffale, proprio come qualche ora fa. L'unica differenza è che adesso sono sola e posso ispezionare tutto con occhi diversi.

Mi avvicino a uno dei libri più grossi sullo scaffale, I fratelli Karamazov, il suo preferito.
Dal modo in cue la pagine sono rovinate intuisco che l'ha letto numerose volte.

Sfoglio velocemente il libro e mi accorgo di una frase evidenziata, più o meno a metà libro.
So che non dovrei sbirciare, ma sento ancora l'acqua della doccia che corre e forse leggere ciò che lui sottolinea è un modo per conoscerlo meglio. Mi concentro sulla frase mentre ci passo il dito sopra per non perdere il segno.

«E aveva appena aperto il suo cuore, quando all'improvviso si è vergognato per avermi mostrato a quel modo la sua anima. E  adesso mi odia.»

Rabbrividisco solamente leggendo quelle parole, rimanendo bloccata per qualche secondo, con il respiro in sospeso mentre cerco di capire.

Questa frase sembra scritta appositamente per lui. Ogni volta che mi è sembrato di avere accesso al suo cuore e ai suoi sentimenti, tornava a odiarmi e a trattarmi freddamente poco dopo.

Resto con il libro fra le mani, sfogliando poi le altre pagine per vedere se ci sono altre frasi sottolineate. Poco dopo, mi accorgo che effettivamente un'altra citazione è evidenziata.

La leggo a voce alta, sussurrando, in modo che lui non mi possa sentire oltre l'acqua della doccia.

«Cos'è l'inferno?[...]
La sofferenza di non poter più amare

Socchiudo gli occhi, provando una fitta nel petto davanti a queste parole.
Blake vive realmente un Inferno perché non può più amare?

È proprio vero che si può conoscere e raggiungere l'indole di qualcuno attraverso ciò che legge.

E in questo caso realizzo che Blake forse vorrebbe amare, il fatto è che non può.
La domanda è: perché?

Non ho il tempo necessario per rifletterci perche sento l'acqua che smette di correre perciò ripongo il libro dove l'ho trovato, risiedendomi sul letto.

Esce dopo qualche minuto dal bagno solamente con l'asciugamano legato intorno alla vita.
Sento il calore percorrermi tutto il corpo, dalle testa ai piedi, appena il mio sguardo scende sui suoi pettorali perfettamente definiti sui quali gocciola ancora l'acqua.
I capelli sono disordinati e bagnati ma rimangono comunque perfetti.
Nella stanza aleggia il suo profumo di muschio.

Bruciarsi AncoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora