Capitolo 32

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CONSIGLIO PER LA LETTURA

Leggere ascoltando "See you again" nella versione no rap di Charlie Puth.

Buona lettura ...

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La morte mi prese con sé prima che potessi sentire dolore.

Finalmente mi sentivo libera.

Mi ritrovai in un lungo corridoio, alla fine del quale vi era una porta bianca che irradiava luce pura. Sentivo che dovevo andare verso di essa e aprirla.

Mi guardai le mani: la luce passava attraverso la mia pelle, come se non vi fosse niente. Indossavo ancora l'abito nero donatomi da Sauron e sul petto risaltava il sangue della ferita che mi ero autoinflitta.

Ormai non ero altro che uno spirito in attesa di raggiungere la pace eterna. Cominciai a camminare verso quella bianca porta, ansiosa di trovare quella pace.

All'improvviso una palla di luce blu fuoriuscì dalla porta e fluttuò verso di me. Era la Fiamma.

-Non è ancora giunto per te il momento di attraversare questa porta Belthil, figlia di Aran. Devi prima compiere il tuo destino.

-Il mio ... destino?

-Lo devi scoprire tu stessa, io non posso interferire.

-E se volessi attraversare questa porta? Cosa troverei dall'altra parte?

-Le Aule di Mandos, dove riposano tutte le anime degli Elfi.

-Rivedrei la mia famiglia ... conoscerei il mio vero fratello ...

-Sì, ma condanneresti tutti i popoli della Terra di Mezzo al tormento e alla schiavitù di Sauron. Hanno ancora bisogno di te, della loro Custode. Rifletti bene prima di prendere questa decisione, ora tutto è nelle tue mani.

Dovevo scegliere.

Il mio cuore mi diceva di attraversare la porta e trovare la pace, tra le persone che avevo amato da sempre. Ma la mia mente mi ripeteva quanto fosse egoistica quella decisione: sacrificare la vita di migliaia di persone solo per raggiungere la mia felicità.

Quella volta avrei dato ascolto alla mia mente, alla parte ragionevole di me stessa. Già troppe persone erano morte a causa mia.

-Continuerò ad essere la Custode.

-Hai fatto la scelta giusta Belthil.

-Ma io ... sono morta. Non posso ritornare in vita.

-Questo non è del tutto vero. Mandos lascerà che ritorni al tuo corpo, ti basterà solamente chiudere gli occhi.

-Sarò ancora legata a Sauron?

-No, pugnalandoti hai ucciso quella parte del suo spirito che dimorava in te. Sauron non potrà mai più controllarti, il vostro legame è spezzato.

Tirai un sospiro di sollievo. Da quel momento niente mi avrebbe impedito di fermarlo una volta per tutte.

-Ora vai, la Terra di Mezzo ha bisogno di te.

Feci un respiro profondo e chiusi gli occhi.

Mi sentii risucchiare via, come se fossi all'interno di un vortice, e non riuscii più a respirare. Improvvisamente quella specie di vortice scomparve ed iniziai a precipitare nel vuoto.

Mi ritrovai stesa per terra, su un freddo pavimento scuro. I miei polmoni ricominciarono ad espandersi, il mio cuore ricominciò a battere.

Aprii gli occhi. All'inizio era tutto sfocato poi, lentamente, divenne tutto più nitido e vidi che sopra di me vi era un enorme lampadario in cristallo nero.

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