Capitolo 7

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AVVISO MOLTO IMPORTANTE

Anche questo capitolo è accompagnato da una canzone che è “Tears of an angel” di RyanDan. Vi prego di leggerlo ascoltando questa canzone perché ne vale seriamente la pena.

Buona lettura <3

Lacrime di puro dolore mi rigavano il viso. Tra le braccia stringevo ancora il corpo di Kaeliee, pieno di tagli profondi e ormai freddo come il ghiaccio.

L’ultima cosa che mi aveva detto era stata il nome del suo assassino.

Sauron, colui che amava, mio fratello.

Non volevo crederci, ma gli occhi di Kaeliee mentre me lo diceva, pieni di lacrime e dolore, mi fecero capire che quella era la dura realtà.

Sentivo che qualcosa non andava. Non poteva averlo fatto di sua volontà: lui voleva bene a Kaeliee, non le avrebbe mai fatto del male.

In fondo al mio cuore sapevo dove dovevo andare: là dove tutto era cominciato. Il Monte Fato.

Sollevai il corpo della mia amica e lo adagiai sul letto, come se stesse dormendo. Raccolsi da terra il pugnale e tagliai le tende, con cui formai una  corda abbastanza lunga per potermi calare dalla terrazza.

Fissai bene la corda alla balaustra, ma prima di calarmi mi voltai per vedere un’ultima volta il viso pallido e freddo di Kaeliee. Tra poco alcune ancelle sarebbero venute a cercarmi e l’avrebbero trovata, lanciando l’allarme. Dovevo fare in fretta.

-Addio mia dolce Kaeliee- e detto questo mi calai giù dalla terrazza.

Appena toccai terra mi diressi verso le scuderie, facendo attenzione a non farmi vedere.

Non avevo tempo di sellare il mio cavallo, quindi avrei cavalcato a pelo.

Salii in groppa e gli sussurrai alle orecchie:

-Noro lim Nahar!

“Corri veloce Nahar!”.

E sfrecciai via, aggrappandomi a dei ciuffi della sua criniera.

Prima di addentrarmi nella foresta mi voltai per l’ultima volta.

 “Forse questa è l’ultima volta che vedo casa mia … mi mancherai Dormor” pensai.

I rami mi graffiavano il viso e mi strappavano il vestito, ma non mi importava, tanto era il dolore che provavo dentro di me.

Finalmente arrivai davanti all’ingresso della grotta. Scesi da cavallo e gli diedi una pacca per farlo andare via.

-Torna a casa Nahar.

Poi entrai nella grotta. Faceva più caldo dell’ultima volta, quindi feci fatica a correre per il tunnel.

Grondante di sudore raggiunsi l’uscita del tunnel, e appena uscii lo cercai con lo sguardo.

Eccolo.

Se ne stava in piedi, voltato di spalle, nell’esatto punto in cui quella strana nube oscura lo aveva travolto. Sembrava che parlasse da solo, ma non riuscivo a capire cosa stesse dicendo.

Un fremito mi percosse la schiena.

Mi avvicinai e lui mi sentii. Trattenni il fiato.

Si voltò lentamente, come se mi stesse aspettando.

Quando incrociai il suo sguardo sentii il mondo crollarmi addosso.

Aveva gli occhi rossi come fiamme ardenti, con una lunga striscia nera al posto della pupilla.

 Allora avevo ragione io, non me li ero immaginati. Mi aveva mentito.

Mi sorrideva, ma sentivo che c’era qualcosa che non andava.

-Sorellona mia, finalmente sei arrivata! Mi stavo giusto chiedendo quanto tempo ci avresti messo a capire dov’ero. Ti è piaciuta la sorpresina?

-S-sorpresina?

“Cosa diavolo sta dicendo?”

-Ma come non l’hai vista? Era quella mocciosa a cui ho tolto la vita. Dovevi vedere la sua faccia mentre le tagliavo le vene! Non mi sono mai divertito così tanto! Com’è che si chiamava?

Cominciai a tremare. Sentivo le lacrime pizzicarmi gli occhi.

-K-Kaeliee … - sussurrai.

-Giusto! Non fare quella faccia mia cara Bel, era solo una serva! La cosa più divertente è che mi ha detto che mi amava. Ti rendi conto? Come poteva anche solo pensare di legarsi a me? Lei era come insetto in confronto a me.

-Lei era tua amica!- sbottai- Le volevi bene! Era come una sorella per noi! Non te ne rendi conto? Non sei te stesso! Torna a casa con me, troveremo una cura per la tua malattia!

Il suo sorriso si trasformò in ghigno terrificante. In un battito di ciglia me lo trovai di fronte e con una mano mi prese per il collo e mi sollevò da terra.

-CHE COSA HAI DETTO?! COME OSI PARLARMI IN QUESTO MODO!

-Sa-Sauron lasciami non respiro …

-Avevo ragione, tu non sei degna di stare al mio fianco. Sei come tutti gli altri: insignificante. Spazzerò via la vostra razza e costruirò un nuovo regno sulle ceneri di Dormor: Mordor. Non ci sarà pietà per quelli come te. Ucciderò tutti fino all’ultimo bambino.

Si avvicinò al bordo della sporgenza rocciosa. Se avesse mollato la presa sarei precipitata nella lava incandescente.

-Sauron … ti prego … guardami, sono io, Bel, tua sorella …

-Tu non sei mia sorella, non più. - mi disse guardandomi dritta negli occhi.

Quello non era Sauron, il mio Sauron. Mio fratello, sangue del mio sangue, non esisteva più. Ora era oscurità, distruzione, dolore, morte. Era il Male allo stato puro.

La nube oscura … era quella che l’aveva reso così. Era entrata dentro di lui e aveva distrutto l’anima di mio fratello. Lo aveva portato via da me, dalla sua famiglia, da chi gli voleva bene.

Se mi fossi veramente impegnata a parlare con lui magari lo avrei potuto salvare e Kaeliee sarebbe ancora via. Era pure venuto da me, ma io non gli avevo aperto la porta, come una bambina che fa i capricci.

Non me lo sarei mai perdonato.

Sentii che la stretta intorno al collo cominciava a diminuire. Andai nel panico e non potei più trattenere le lacrime.

-Addio Belthil, figlia di Aran, ultimo re di Dormor.

Mollò la presa.

ANGOLO DELL’AUTRICE

La storia non finisce qui, siamo solo all’inizio …

300 visualizzazioni, vi ADORO <3

Bacioni

Giulia :3 

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