AVVISO MOLTO MOLTO IMPORTANTE
Leggete ascoltando Give me Love di Ed Sherran. Buona lettura.
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Mancava poco prima che arrivassimo a Lorien.
Calen era di fianco a me, mentre Thranduil era poco più indietro.
Sulle spalle portavo l’arco, la faretra e una sacca con all’interno altre armi e alcuni viveri. Alla cintura avevo attaccato il corno di Alqualondë, accanto al quale avevo messo una spada, donata dai fabbri di Gran Burrone. Era sottile e leggera, l’impugnatura in cuoio scuro con alcune decorazioni in metallo e scritte elfiche sulla lama. All’interno dello stivale destro avevo nascosto un pugnale, come ultima risorsa.
Indossavo dei pantaloni scuri con ginocchiere rinforzate ed una cotta di maglia argentea, sotto alla quale avevo una camicia pesante e rinforzata anch’essa, all’altezza dei gomiti e dei polsi. Per proteggermi il collo mi avevano dato una piccola sciarpa nera, fatta di un tessuto quasi impossibile da danneggiare con le frecce. Avevo legato la mia rossa chioma in un’alta coda, cercando di non lasciare fuori ciuffi che mi avrebbero dato solo fastidio.
Anche Calen era già pronto per la guerra, con indumenti simili ai miei, ma al fianco portava una spada molto più grossa, con la lama simile ad una sciabola.
Ad Akira avevano messo uno strano copricapo sul muso ed avevano rinforzato la sella, le briglie e le staffe. Il pettorale in cuoio era decorato con scritte elfiche ai lati, per dare forza, mentre al centro vi era il simbolo di Mithlond.
-Siamo arrivati.- annunciò Calen.
Lorien era una possente foresta posta tra i fiumi Celebrant ed Anduin ; aveva una sola città, Caras Galadhon, la città degli alberi. Era priva di edifici a terra, infatti gli elfi vivevano in abitazioni ricavate da alberi chiamati mallorn, più imponenti delle grandi sequoie. Tutti i sentieri di quella città portavano al mallorn più imponente, dove sorgeva il palazzo di Galadriel e Celeborn. Queste fortificazioni non erano costruite con mattoni, ma con terra ed altri materiali naturali.
Percorremmo uno stretto sentiero di terra battuta, coperto da innumerevoli foglie secche e finalmente arrivammo a destinazione.
Scendemmo da cavallo e ci incamminammo su una scalinata scavata nella corteccia del mallorn principale. Arrivati in cima, ci ritrovammo in una specie di balconata, dove vi erano alcune persone ad attenderci.
Tra di loro riconobbi Elrond, Oropher, Galadriel e …
-Gil-Galad!- ero così felice di rivederlo che per poco non gli saltai addosso.
-Belthil! Calen! Che gioia rivedervi, anche se devo ammettere che il tempo a nostra disposizione è esiguo.
-Cosa intendi dire padre? C’è qualcosa che non va?- chiese Calen preoccupato.
-Poco prima del vostro arrivo alcune sentinelle ai confini di Lorien hanno individuato un’avanguardia di goblin esploratori. Avranno sicuramente individuato la maggior parte delle truppe, che si trovavano proprio lì. Purtroppo alcuni goblin sono riusciti a fuggire e a quest’ora saranno già in cammino verso Mordor.
“Sauron verrà a conoscenza del nostro arrivo”.
-Se è così dobbiamo partire immediatamente, forse riusciremo a raggiungerli prima che rivelino il nostro schieramento.
-Proprio per questo vi ho detto che abbiamo poco tempo, figlio mio. Ci rivedremo presto, non temete.
Padre e figlio si strinsero le mani, per poi portare la mano destra sul cuore e abbassare il capo.
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|Belthil|
FantasiBelthil, futura regina di Dormor, imparerà che il Male può portarti via tutto ciò che ami ... Tratto da un capitolo: Mio fratello, sangue del mio sangue, non esisteva più. Perso per sempre. (...) Non me lo sarei mai perdonato.