IMPORTANTISSIMO
Da leggere ascoltando “Goodbye my lover” di James Blunt. Viva l’allegria ahahah J
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Chiunque fosse si stava avvicinando sempre di più, fino a quando comparì da dietro una quercia.
-Non ti preoccupare, voglio solo parlarti.
Era una donna, una bellissima donna. Fisico snello e curve nei punti giusti. Aveva la pelle leggermente ambrata, mentre i capelli erano color del miele con le punte che sfumavano fino al biondo e avevano un taglio sbarazzino, abbastanza corto. Indossava un vestito chiaro con alcuni ricami a motivo floreale, molto scollato sul davanti. Le maniche partivano appena sotto le spalle ed erano aperte, formando così dei lunghi e leggeri veli che le coprivano solo l’avambraccio. In testa portava una piccola corona di bronzo intrecciata con a lato dei fiori freschi come rose e mughetti, mentre sul polso sinistro aveva un bracciale di bronzo che assomigliava ad un groviglio di sottili rami, così come la stretta collana. Quello che mi colpì di più fu il colore dei suoi occhi : erano castani chiari tendenti al verde. Completamente diversi da quelli a cui ero ormai abituata. Lei era diversa. Tra le mani teneva poi un piccolo corvo che accarezzava dolcemente.
-So che sei scappata dall’arena di Tulkas e credo di conoscerne anche il motivo, visto il tipo di carattere che ha … ah comunque io sono Yavanna, la Regina della Terra. Sono anche io una Valar.
-Ma … i tuoi occhi …
-È stata una mia scelta. Volevo che mi rappresentassero, proprio come ha fatto Varda.
Lei mi stava già simpatica. Sentivo che aveva qualcosa di speciale in sé, anche se ancora non ne conoscevo il motivo.
-Io … sono scappata via. Volevo riflettere un po’ da sola … Tulkas non c’entra, il problema sono io.
Lei mi guardò con aria interrogativa, così le raccontai quello che avevo visto. Avevo l’impressione che lei era il tipo di persona che ti sta sempre ad ascoltare e ti dà sempre buoni consigli, e non mi sbagliavo. Mentre raccontavo la mia “visione”, lei mi arrivò accanto, ci sedemmo sull’erba l’una di fronte all’altra e il corvo volò via. Quando ebbi finito il racconto calò il silenzio. Yavanna aveva gli occhi fissi su di me ed era pensierosa, come se stesse elaborando la risposta giusta da darmi.
-Non è colpa tua Belthil. Non hai ucciso la tua famiglia, non hai ucciso Sauron. Anzi tu hai fatto tutto quello che potevi per proteggerlo, per stargli accanto ed aiutarlo. Quel giorno nel Monte Fato, l’essenza oscura di Mairon che si è impossessata di tuo fratello … è stato tutto un tragico incidente. Sai, la vita a volte può riservarti orrende situazioni, ma le puoi superare. Tu puoi continuare a vivere. Puoi portare per sempre con te il ricordo della tua famiglia. Il ricordo del tuo vero fratello. Puoi combattere contro chi te li ha portati via. Tu devi darti forza. Per te e anche per tutti noi. Eru ha deciso di darti una seconda possibilità di vivere a pieno la tua vita, farti diventare un esempio da seguire. Perché io sono sicura che tu lo sarai. Tu supererai il dolore trasformandolo in forza per andare avanti. Tu sarai la Custode. Io ho fiducia in te. Quando eri nel limbo ti venivo a trovare ogni giorno e in te vedevo, e vedo tuttora, una straordinaria persona nella quale posso riporre le mie speranze per un mondo migliore. Tu forse non te ne rendi conto, ma basta guardarti un secondo ed il cuore si riempie di speranza. Perché anche tu hai scelto di vivere. E credimi se ti dico che molti avrebbero preferito non affrontare il dolore che provi, mentre tu hai accettato il tuo incarico pieno di ostacoli e pericoli. Tu sei rimasta.
Le sue parole mi colpirono nel profondo del cuore. Lei in qualche modo aveva capito fino in fondo cosa provavo e mi aveva dato una spinta in più per andare avanti.
Dovevo affrontare me stessa prima di tutto. Le mie paure, i miei rimpianti, i miei ultimi ricordi della vita passata a Dormor.
-Voglio tentare di nuovo a controllare la Fiamma.- dissi e Yavanna per poco non sobbalzò per lo stupore.
-Tu mi stupisci sempre di più Belthil, figlia di Aran. Allora chiudi gli occhi e supera questo ostacolo.
-Sei sicura che qui vada bene? L’ultima volta ho quasi mandato a fuoco l’arena di Tulkas.
-Questa volta ci riuscirai ne sono più che sicura.
Chiusi di nuovo gli occhi.
La scena era la stessa di prima: Sauron con in mano il pugnale e tutti i miei cari morti ai suoi piedi.
-Sei ancora qui? Allora sembra proprio che a te piaccia vedere il bel risultato delle tue azioni.
-Non sono state le mie azioni a farti questo.
-Cosa?! Come osi dirmi ciò? Tu non hai la minima idea di quello che mi hai fatto passare. Per colpa tua adesso il mio corpo è sotto il completo dominio di Mairon. Tu non sai quanto è stato doloroso.
-Non lo capisci? È Mairon la causa di tutto. Io ti voglio bene e lo sai bene questo. Non avrei mai voluto farti del male, neanche alla nostra famiglia. Tu sei sempre stato al centro del mio cuore. Neanche tu sai quanto ho sofferto io. Ogni giorno sento la mancanza di te, della mamma, di papà e di Kaeliee. Non so cosa darei per tornare indietro nel tempo e fermare tutto questo. Per rivederti sorridere…
Ormai ero in lacrime, di nuovo.
-Non è stata colpa mia …
Continuavo a ripetermi. Sauron aveva serrato la mascella e mi fissava. Il cuore stava per uscirmi dal petto per quanto batteva veloce. Alla fine si decise a parlare.
-Promettimi che mi vendicherai sorellona. Promettimi che vivrai anche per me e per loro. Promettimi che ricomincerai a sorridere. Promettimi …
I singhiozzi presero il sopravvento su di lui. Avrei voluto abbracciarlo.
-Te lo prometto fratellino.
-Addio Bel … mi mancherai. Porta sempre con te il nostro ricordo…
-Aspetta! Non te ne andare! Stai qui con me ancora un po’…
-Non posso … l’aldilà mi attende, lì la mia anima vivrà in eterno. Kaeliee mi sta già aspettando. Le devo dire che la amo. Ti voglio bene Bel …
Non mi ero accorta che le figure dei miei genitori e di Kaeliee erano sparite. Anche quella di Sauron stava diventando sempre più trasparente.
Mi sorrise. Quella era l’ultima volta che lo avrei potuto vedere.
Sorrisi mentre un’ultima lacrima mi rigò il viso.
-Addio Sauron …
Aprii gli occhi. Yavanna mi guardava con aria triste. Stava soffrendo per me.
Ad un tratto i suoi occhi si spalancarono per qualche motivo.
-Belthil … guardati il petto …
Feci come mi disse. Sussultai anche io per lo stupore.
Esattamente all’altezza del cuore il mio petto stava brillando di una luce azzurrina, simile al colore della Fiamma.
-Tu … ce l’hai fatta Belthil. Ora puoi controllare la Fiamma.
In quel momento pensai ad un'unica cosa.
“Grazie Sauron. Grazie di tutto.”
ANGOLO DELL’AUTRICE
Altro capitolo allegro come dicevo all’inizio ahaha J
Chiedo ancora perdono per non aver aggiornato prima ma ormai riesco a farlo solo tra venerdì e sabato …
Grazie a chi segue la mia storia, siete la mia gioia.
Ok non vi annoio più ..
Bacioni
Giulia :3
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|Belthil|
FantasiaBelthil, futura regina di Dormor, imparerà che il Male può portarti via tutto ciò che ami ... Tratto da un capitolo: Mio fratello, sangue del mio sangue, non esisteva più. Perso per sempre. (...) Non me lo sarei mai perdonato.