capitolo 35

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"È tutto okay. Ssshh."
Ero stretta in un suo dolce abbraccio, incapace di staccarmi.
Mi lascia un bacio sulla fronte e io mi sento come se avessi preso una quarantina di calmanti insieme.
"Sto bene." Gli dico sforzando un sorriso.
Lui ride leggermente "Sei poco credibile."
"L'importante è provarci, no?" E rido.
"Beh suppogno tu abbia ragione."
Poi mi afferra le mani e me le accarezza lentamente. "Sei bellissima."
"Ahahah che grande battuta. " scherzo io.
"No, sul serio." Dice.
Anche se erano poche parole e poco convincenti, il modo in cui le disse, il modo in gui agrottò le sopracciglia, dai suoi occhi sembrò la cosa più vera di questo mondo.
Mi bacia.
Rimaniamo lì nel parcheggio a baciarci, a sentirci più vicini. Io avevo bisogno di sentirlo sempre più accanto a me, perché per lui, forse, io ero soltanto una cotta, ma io, porca miseria, ero innamorata.
Sarà perché sono sola.
Sarà perché sono insicura.
Sarà perché sono stupida.
Ma quando lui mi dice "sei bellissima" io posso soltanto crederci.

"Che ne dici, andiamo?"
Interrompe il bacio.
"Si, si.. ma sei proprio sicuro che..?"
"Non ci saranno problemi, Taylor."

Prendiamo i nostri bagagli sul marciappiede sporco e nero dalla strada, lo avevo lasciato lì per urlare contro mia mamma prima...

Mi aiuta poi a prendere tutta la mia roba, e con tutta la mia roba intendo me. Facevo davvero fatica a portarmi dietro. 

Arrivati in macchina di Zayn, una piccola 500 nera, mooolto profumata, mettiamo le varie cose nel portabagagli e poi, aiutata sempre, mi siedo al posto davanti, vicino a lui. Così lui aziona la macchina e partiamo verso casa sua. Eh già. Ho paura che lui mi faccia dormire nella sua stessa stanza, magari per non disturbarmi lui dormirebbe a terra, oppure ai genitori potrebbe dar fastidio, cioè a sua madre. E poi mi aveva aiutato troppo, non volevo che la famiglia si lamentasse.

"Mica ti disturbano le fosse?"

"Che fosse?"

"Qui la strada è molto consumata, ci sono molte buche." si gira verso di me. "Spero che tu non senta dolore."

"No, no. Tutto okay."  

In quel preciso istante lui prende una buca, a dir poco profonda, e il mio stomaco urla di dolore. Zayn si gira allarmato e io gli rivolgo un delicato sorriso sforzato. Ma fortunatamente il dolore passa in fretta e lo rassicuro.

Dopo un quarto d'ora di macchina, passato a fissarci per lo specchietto e sorridere, e qualche manina fuori posto, arriviamo a casa sua. Secondo portone da sinistra, sì.

Scendiamo dalla macchina, prendo qualche mia valigia e vado verso il suo portone. Notai vari gingilli sulla parte superiore della porta. Suppongo qualcosa di orientale, mussulmano. Noto la mano di Fatima, credo. Anche un fiore grande stilizzato che dava molta eleganza all'ingresso. L'ultima sera non avevo notato nulla di ciò, poichè era buio. Sperai lo stesso che Zayn non avesse una famiglia troppo stravagante ma, per come è lui, poteva solo essere fantastica.

Suona il campanello. 

La porta si apre di colpo. "ZAYN! MIO DIO SANTISSIMO, DOVE ERI FINITO?"

La madre, suppongo, le si butta addosso stringendolo forte, e con il respiro affannato le mette le mani sulla fronte. "Tesoro, nemmeno un messaggio....stai bene?!" Noto un forte accento inglese.

"Mamma, scusami è tutto okay, io mi son dimenticato di avvisarti... ci sono stati molti imprevisti e..."

"Tranquillo, adesso vieni dentro che mangi qualcosa. Ma se lo fai un altra volta, guai a te...." e all'improvviso mi nota, si zittisce e cambia completamente tono. "Oh scusami, tesoro. Non ti avevo visto! Benvenuta, io sono Trisha."

Arrossisco un po' per il "tesoro". 

"Salve, sono Taylor."

"Santo cielo, sei tu?" rivolge lo sguardo a Zayn per conferma e lui risponde annuendo, a testa bassa. 

Io rivolgo uno sguardo interrogatorio a Zayn, che ovviamente non rispose.

"Entra, entra cara." Mi afferra delicatamente per un braccio e mi trascina dentro casa.

Era esattamente come la ricordavo. Colore rosa cipria, circondato da candele ovunque. Sulle pareti vi erano molti quadretti che rappresentavano la famiglia. Notai anche il padre, che mi ricordò dannatamente Zayn. Avevano lo stesso sorriso e lo stesso taglio degli occhi, davvero impressionante.
Mi fece lasciare la roba in salone, di fianco al divano, e mi fece accomodare in cucina, dove ci preparò una tazza du thè caldo.
"La ringrazio molto signora Malik."
"Oh tesoro, chiamami soltanto Trisha." E sorrise. Io annuii e presi un sorso dalla tazza.
Zayn era accanto a noi con un volto indecifrabile.
"È stato brutto?" Chiede di punto in bianco Trisha, incupendo il viso.
"È stato brutto cosa?"
"Mamma per favore..."
"Voglio soltanto parlarne. "
Ah, di Logan.
"Oh... beh...." deglutisco con fatica per evitare di scoppiare in lacrime di sfogo. "Decisamente terrificante."
Trisha mi guarda come si guarda un cagnolino abbandonato sul marciapiede di una strada.
Così mi affretto a rimediare. "Oh ma ora è tutto finito, sto bene."
Di commiserazioni non ne avevo bisogno. Soprattutto dalla madre del mio ragazzo?
"Mamma potrebbe rimanere qui per sta notte?" Chiede infine Zayn.
Non glielo aveva ancora chiesto? Rivolgo un'occhiata arrabbiata a Zayn e lui alza le spalle innocentemente.
"Figurati, può venire qui quando vuole."
"Sign...ehm Trisha, grazie mille, davvero."
"È un piacere, tesoro." Mi accarezza la guancia. Io intanto sento la forte mancanza di mia madre. Sarebbe dovuta essere lei qui a consolarmi, a offrirsi disponibile, e invece? Mi faccio rincuorare da una donna che ho conosciuto circa quindici minuti fa.
"Potrebbe prendere la camera di Doniya intanto, no?"
"Sì certo, è una buona idea. Vado subito a prepararle la camera." Così Trisha esce dalla cucina e ci lascia soli.
"Chi è Doniya?" Chiedo curiosa.
"Mia sorella, ora sta passando il weekend dalla famiglia del suo ragazzo,  la sua camera è libera."
"Perché non glielo avevi chiesto prima, Zayn?!"
"Tanto so già che dice di sì. " sorride come se volesse chiedere scusa dopo aver fatto una marachella.
"La prossima volta voglio che la avvisi. Non voglio disturbare. "
Prima che risponda, e che dica qualcosa di dolce, gli afferro la mano. La stringo forte.
"E... grazie per quello che stai facendo."
"Per te questo ed altro."
Così viene verso di me, mi alza e mi bacia lentamente, afferrandomi per la vita e avvicinandomi a lui.
Volevo fermarlo, perché non volevo che la madre lo sapesse, ma lo lasciai fare, perché era l'unico modo per stare bene in quel momento, così mi lasciai coccolare.
"Bleeeaaa"
"Safaa!!" Urla Zayn, scherzosamente. Io scoppio a ridere e lui mi segue.
"Ciao Taylor!"
Saluto con la mano la bambina.
"L'ultima volta avevi detto che eravate amici, buguardo!" Dice puntando il dito contro Zayn.
"Piccola mia, lo sai che sei comunque la mia principessa." E verso di me, fa un occhiolino.
Trattengo una risatina.
Così poi afferra la bambina e la fa girare in alto e lei ride.
Mi immagino Zayn padre. Con un bambino in braccio, mentre lo fa sorridere. Mentre lo coccola. Nonostante lui non abbia potuto prendere spunto da suo padre, lui sarà perfetto come grande figura maschile in famiglia.
Decisi che i miei futuri figli non sarebbero cresciuti come me, con un padre assente. Ma con un papà onnipresente, attento ad ogni voto che prenderà a scuola, ad ogni ferita che si farà, ad ogni battaglia che perderà. So cosa si prova a non avere un genitore del genere. Vorrei tanto che loro lo abbiano, un padre vero.

"Va bene ti perdono! Ti voglio bene Zayn!"
"Anche io principessa. " gli lascia un bacio sulla guancia e lei scappa via ridendo.
"Tranquilla, sei tu la mia principessa." Dice sorridendomi.
"Mh, giusto per curiosità, dici principessa a tutti?"
Lui ride un po'. "Lo ammetto le bimbe di sei anni mi fanno impazzire."
Io incrociai le braccia al petto e imbronciai il viso. "Ah è cosi? Adesso devo stare anche attenta alle bambine?"
"Mh, forse. Ma Taylor..." si toccò con la lingua le labbra e mi agitai.
"Le sedicenni me le porterei a letto seduta stante."
Gli mollai uno schiaffo sullo stomaco, ma in verità la cosa mi allettava molto.

N.A.
Ciao a tutti i lettori, volevo dirvi che continuerò a scrivere la FanFiction su Zayn Malik, anche se, come sapete, ha abbandonato la band. Non avete idea di quanta tristezza mi ha causato questa notizia, ma non sono davvero nella posizione di giudicare, sicuramente avrà avuto dei suoi problemi personali. Ma nonostante questo, sarà per sempre uno dei miei idoli. Mi dispiace perché era davvero fantastico e fondamentale nei One Direction, la band che mi segnerà a vita, così ti ringrazio Zayn per la tua musica, per le tue emozioni e per la tua voce.
Grazie Zayn Malik♥

Those Little Things.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora