capitolo 7

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Mi svegliai alle cinuque di pomeriggio. Con un messaggio.

"Ehi a che ora da Nando's :)"

Come sapeva il mio numero?

Così gli risposi: 'io non esco con i pedofili. Come hai avuto il mio numero? ;P'

Due minuti dopo

"Uhm registri privati di scuola."

Sì certo.

"Va bene per le 19"  rispondo io.

"Puoi anche chiamarle sette eh! ahahah :P a dopo xx"

'a dopo :) '   risposi.

Avevo due ore per prepararmi, così per evitare di pensare ad oggi, iniziai da subito.

Mi lavai tutta e mi truccai. Giusto un po' di mascara, niente di chè.

Non sapevo cosa mettermi...

Volevo mettere un vestito leggero, ma optai per la felpa, maglietta, jeans e Vans nere.

Mi sciolsi i capelli come al solito, con una tenda sugli occhi sembravo più carina.

Erano già le sei e mezza quindi decisi di scendere perchè Nando's era comunque lontano.

Scesi e avvertii mamma che sarei uscita.

"Cosa?" il tono era tra lo sbalordito e il felice.

"Si mamma, e devo andare adesso." dissi.

"Insomma non mi dai un coprifuoco o qualcosa del genere?" scherzai. Avevo una risata un po' sbilenca.

"No. Fai come cavolo ti pare." disse la mamma felice. E le diedi un bacio prima di uscire. "Oh ma con chi esci?"

"Con amici di scuola" mentii e chiusi la porta.

Ora dovevo uscire con Zayn, ed ero super agitata. Oddio. Non ci facevo molto caso prima. Ma ora che ho assimilato la cosa era un po' nervosa. "ma cosa? Quello non vuole star con te Tay, vuole soltanto che tu smetta di essere cosi depressa."  Questo pensiero mi distruggeva del tutto.

Sono arrivada da Nando's, erano le sette credo, perchè Zayn era lì alla porta che aspettava. Oh.

Era fottutamente stupendo dei semplici jeans, una felpa dell'hard rock e delle converse.

Appena ci incontriamo lui invece di salutarmi, mi abbraccia e mi scappa una lacrima, ma la nascondo subito.

É bello quando mi abbraccia. Potrei farne un abitudine.

Mi prende una mano, è calda la sua, e mi porta dentro.

Prendiamo posto ad un tavolino per due, davvero simpatico.

"Ti piace?"

"Oh si, un sacco." dico.

Viene in fretta un cameriere biondo, con uno sguardo simpatico e degli occhi azzurri molto chiari.

"Ehi Amico" saluta Zayn.

"Niall" si alza e gli da una pacca su una spalla.

"Che ti porta qui?" dice il biondino.

"Oh beh, sono venuto a mangiare qualcosa con una mia amica" e fa cenno verso di me. E io sorrido a Niall(?).

Ero una amica? Wow.

"Aah fatti seri, quindi." fa occhiolini ovunque tranne che a Zayn e mi scappa una risata. "Visto che siete in due posso portarvi il menù di coppia?"

Zayn si gira verso di me per vedere se approvo, e così dico "Beh se si paga meno, perchè no?" sorrido.

"Oh eccome se si risparmia." altro occhiolino guercio. "Arrivo fra 10 minuti!"

Dopo che Niall si è dileguato, Zayn inizia a fissarmi in modo fastidioso.

"Sai dovresti farlo più spesso."

"Cosa?" dico confusa.

"Sorridere."

Mi scappa davvero un sorriso. E anche lui lo fa.

"Ecco. É davvero bello."

Arrossisco. Iniziavo a crederci anche io.

"Non voglio obbligarti a parlare." pensavo che lo avrebbe fatto invece. "Quindi se vuoi inizio io a parlare un po' di me, dobbiamo conoscerci un po'."

Annuisco. "Dimmi di te."

"Ciao, sono Zayn ho diciassette anni e..."

"Oddio ti prego smettila." Ridevo.

Stava imitando la voce di un bambino all'asilo, come quando le maestre chiedevano di presentarti  e tu lo facevi a mo'di filastrocca.

"Davvero parliamo seriamente Zayn." dissi ridendo.

E lui ripetè lo stesso monologo ma con un tono serio e imponente.

Scoppiai a ridere.

"Vedi. Ti serve solo sentirti parte di questo mondo." disse lui dopo che avevamo smesso di ridere come matti.

"No, non basta questo, Zayn."

"Che altro?"

"Non avere un padre stronzo che se la fa con tutte e che picchia la moglie. O magari non essere grassi, o semplicemente belli." mi fermai. Ero andata sulla difensiva un po' troppo velocemente. "Non credo che tu risenta di questi problemi."

"Mi stai dicendo che sono bello?" scherzò lui.

Io sorrissi e arrossai un po', gli avevo appena detto che era bello.

"Taylor mi dispiace, ma non puoi vivere delle sofferenze degli altri." mi prende la mano. Oddio.

"Tuo padre fa lo stronzo? Beh sono fatti suoi e della sua coscienza, può dispiacerti di tua madre ma non puoi non-vivere per lei, per la sua sofferenza."

"Ma lei è mia madre, io le voglio bene."

"Tutti hanno battaglie diverse da combattere, Taylor. Lei ha la sua e tu hai la tua. Non credo che la tua sofferenza possa essere minore della sua. Pensa a te adesso." e mi sorrise.

"Non voglio pensare a me." e tolsi la mano dalla sua.

"Perchè ti odi così tanto? Non lo capisco."

"La gente mi ha fatto capire che sono un fottuto sbaglio." risposi con lo sguardo basso.

"Allora beh, sei uno sbaglio molto carino."

Non pensavo che la mia reazione fosse stata quella di gridargli di smetterla, era così dolce, e io così stupida.

"Scusami. Non io, scusa.. " dissi infine

"Ecco questa è una cosa sbagliatissima." dice con un tocco di amarezza. "Sfogarsi è naturale! Urlami in faccia quanto vuoi, se ti fa star meglio."
Sorrisi e ne fu soddisfatto.
Dopo un po' di silenzio disse "E comunque, nemmeno tu risenti di problemi di bellezza, Taylor."

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