capitolo 24

147 7 1
                                    

Lui si allontanò dalle mie braccia e iniziò a fissarmi.

"Cosa c'è?" Chiesi asciugandomi le lacrime con il dorso della mano.

Dovevo avere un aspetto terribile, perchè dalla sua espressione sembrava che avesse visto un ufo.

Muove le labbra come se volesse dire qualcosa, ma poi serrò la bocca.

E poi dice. "Suppongo che questa giornata deve andare meglio di così."

"Già."

Mi prende per mano e mi porta fuori dalla stanza umida, e mi dirige verso il salotto, dove Liam stava pulendo i resti della lampada di cristallo.

Solleva la testa appena entro nella sala.

"Ehy Taylor." Mi sorride.

Io ricambio e senza chiedere nessun permesso mi siedo sul divano.

Avevo le ginocchia doloranti, non riuscivo a reggere il mio peso per troppo tempo.

"Sai..." dice Zayn dopo un po' "... avevo intenzione di chiamare i ragazzi che volevano vedere come stai. Si sono preoccupati tutti..."
'Per me?'

"Se non ti da fastidio, non so, potremmo organizzare una serata tutti insieme." Mormora tra le sue dolci labbra. "Dato che questa giornata deve andare molto meglio di così."

Mi ero un attimo incantata ad osservare il movimento tondo che la sua bocca compieva mentre mi diceva quelle parole assicuranti.

Forse sono troppo impressionabile, perchè non ho mai visto nulla di queste cose nella mia disastrosa vita.

"Sarebbe fantastico."

Risponde Liam al posto mio.

"Ma hai avvertito sua madre, Zayn?"

"Si le ho detto che avresti dormito a casa di una tua amica, e tua madre, non so grazie a quale Dio, sentendo la mia voce, ha detto che era daccordo e che ti avrebbe aspettato domani mattina a casa per pranzo."

Sospirai sollevata.

"Per fortuna ci ha creduto." Poi mi venne a mente un dubbio. "E per le ferite? Cosa le dirò?"

"Puoi sempre dire che sei caduta dalle scale?"

"Giusto ... giusto! Sei un genio,Liam."

Lui sorride e alza le sopracciglia in modo buffo. "Modestamente."

Ridiamo tutti e tre come se nulla di tutto questo casino fosse successo.

"E dove lo organizziamo questo 'party'?"

"Qui, ovviamente." Ammicca Zayn.

"QUI? Nel MIO appartamento?" Esclama sbalordito Liam.

"Certo, amico."

Liam era decisamente fastidiato dal comportamento di Zayn, ma poi si arrese. "E va bene... lo faccio solo perchè Taylor si diverta. Non per te, figlio di puttana."

Le parole offensive, dette da Liam, risuonavano sempre come uno scherzo. Infatti ridemmo tutti insieme e Zayn non sembrava affatto offeso.

"Allora iniziamo a chiamare gli invitati?"

Non ero molto pratica.

"Si si." Risposi a Zayn.

Chiamammo Louis ed Harry ovviamente, anche Niall, che la sera prima era venuto in mio soccorso. Poi chiamammo Eleanor, una delle mie poche conoscenti della scuola, e Zayn propose anche di invitare Sophia.

Those Little Things.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora