capitolo 9

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"Se vuoi frequentarmi, beh la prima cosa che dovrai fare per sedurmi, sono le giostre." Dice sorridendo.
"Non ho intenzione di sedurti." Rido.
Eeehm, la mia coscienza dice altro.

Arriviamo alla fine di una lunga strada e finalmente vedo l'insegna.

Ero un pochino ansiosa, giusto un po'.

"Pronta?"

"La cosa ridicola e che me lo chiedi anche." scherzo.

"Dai su devi... "si tocca le tempie. "... tranzollarti. Ecco. TRANZOLLARTI."

"Ossia?"

"Fai quello che cazzo vuoi e non pensarci mai." mi fa un occhiolino. E io sobbalzo, spero non l'abbia notato.

"Oh Okay."

Allora entriamo.

Vedo la ruota panoramica alta più o meno 40 metri e trasalisco.

"Ehi stai tranquilla." dice.

"Si ma... mi fa male la pancia .. io..."

"Oh non inventarti scuse. Andiamo".

Non erano scuse. La pizza non la mangiavo da secoli, no. Più che altro non la digerivo da secoli. Volevo vomitare ma non sapevo come fare, visto che Zayn me lo avrebbe impedito sicuramente.

"Zayn devo andare in bagno."

"Vai ti aspetto qui." sorride.

Vado verso un bagno chimico di fianco alla ruota panoramica.

Mi chiudo dentro e vomito la pizza. Cazzo, volevo smetterla, dovevo smetterla di vomitare. Ero quasi ad un punto di non ritorno. Sì, dell'anoressia. Anche se mi sembrava strano, perchè di solito le persone anoressiche erano magre. Io ero una fottuta eccezzione.

Mi pulisco il viso e prendo una mentina dalla tasca. Esco.

Lui era lì che mi aspettava e io ero quasi un morto vivente.

Mi guarda storto. "Andiamo?"

"Sì sì."

"Dovresti provare per primo il martello, è davvero fico!"

Già il nome mi dava la nausea.

"Okay, allora facciamolo."

"Ti senti bene?"

"Si. Adesso andiamo prima che cambi idea." sorrise soddisfatto e mi trascinò alla biglietteria.

"Dio Santo..."

Guardai la gente che veniva sballottata in alto e in basso, anche al contrario se era necessario. Avevo i brividi. Dappertutto.

"Zayn." dissi tremante e gli tamponai il braccio in preda dal panico.

"Sì?" visualizzò la mia condizione e disse piano "Tay, non è mai morto nessuno su questo tipo di giostre, se ti rassicura."

"Oh, beh. Per niente. "

Pagò il biglietto per me, e io mi innervosii un po'. "Devo pagare io perchè in un certo senso ti sto costringendo io ad andare."

"In un certo senso?" cercavo di tenere un tono scherzoso ma ero troppo agitata.

Perchè sono uscita con lui sta sera? Uffa.

Facemmo la fila. Non era molto lunga, ma nemmeno corta. Ero così furiosa con Zayn per avermi trascinato qui.

"Lo faccio per te, davvero." e mi stringeva la mano.

Mi teneva per mano.

Ero sul punto di esplodere quando, non so se la posso definire fortuna o sfortuna, toccò a noi entrare nella giostra.

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