Mi convince ad andare a casa sua.
Non che sia stato così difficile convincermi, ma è imbarazzante da dire quindi, diciamo che mi ha convinto lui.
"Quindi ... " attaccai un discorso. ".. quando mi dicevi che eri venuto a Bradford per lavoro di tuo padre, in verità ti sei trasferito per il lutto?"
Il suo viso si incupì.
Perchè non sto zitta?
"Oh, scusami non volevo. Non c'è bisogno che me lo dica."
Scuote la testa. "No, no. Non mi pare giusto. Ti ho chiesto cose imbarazzanti oggi e ... beh hai ragione ad essere curiosa anche tu."
Annuisco.
"Si è per quello. ". dice.
"Mia madre aveva paura anche per noi. Sai, stare in un posto di guerra, non è poi così sicuro. Soprattutto per i bambini."
Immaginai Zayn da bambino. In mezzo agli spari e bombe che esplodevano ovunque, che urlava.
Scacciai via il pensiero.
"Che situazione terribile." notai.
"Già."
Ma mi sorrise. Era quella la sua arma più potente. Con quel sorriso distruggeva la tristezza e allo stesso tempo costruiva ponti per andare avanti. Era da stimare. Io non avrei mai potuto fare cose simili.
"Sei forte."
"Lo so."
"E anche molto modesto" risi.
"Lo so." si vantò.
Notai che eravamo arrivati al giusto quartiere quando Zayn tirò dalla tasca le chiavi di casa.
La seconda porta da sinistra.
Me lo dovevo ricordare.
Con uno scatto aprì la porta.
Era una casetta niente male. Piccola ma accogliente. Con molti quadri e candele. Dico sul serio. Candele. Erano quasi su tutti i mobili del salotto e della cucina, che erano le stanze che riuscivo a vedere. Le altre, credo, si trovavano nel corridoio lungo tra la cucina e il salotto.
Le mura erano di un rosa delicato e intuii che la presenza di donne prevaleva su quella degli uomini. Decisamente.
Vidi un bel divano azzurro di fronte ad una TV e desiderai con tutta l'anima di sedermi. Non sembrava ma il tragitto per arrivare a casa sua è stato parecchio lungo.
"Accomodati" mi disse.
'Grazie al cielo.'
Una bimba di circa otto anni sfrecciò dal corridoio alla televisione e gridò "Zayn!"
La bimba le saltò addosso e l'abbracciò. "Ehi Safaa"
Aveva lunghi capelli neri e occhi scuri, profondi come quelli di Zayn.
Credo sia la sua sorellina perchè si somigliavano molto.Lo sguardo della bimba mi trovò.
"E lei chi è?" 'sussurrò' a Zayn.
Entrambi iniziammo a ridere.
"Ciao io sono Taylor" dissi dolcemente.
"Oh ciao" sorrise. Che bimba amichevole, mi ricordava molto il fratello.
"É la tua nuova fidanzata?"
"Oh no no Sà." la guardò dolcemente. Evitò di spiegargli la situazione di 'amicizia', e immaginai il motivo per cui non lo fece. Ma non ne avevo davvero idea.
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Those Little Things.
Fanfic"io mi sono innamorato di te e tutte queste piccole cose" "Potrei dare una fine a tutto. Proprio ora, come avrei sempre voluto. E invece? Probabilmente darò una possibilità a questo apprendista psicologo di salvarmi ."