capitolo 20

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"Ma come ti permetti, stronzo!"

Lo sgancio via dalla presa della ragazza e lo spingo contro l'altro muro.

'E questa forza? Da dove proviene?'

Prendo per mano la ragazza e mimo con le labbra verso di lei "tutto okay?"

Annuisce leggermente. Aveva l'affanno.

Le sorrido per confortarla e lei sembra stare meglio.

"Figlia di puttana, vieni qua!"

Il ragazzo mi afferra per un braccio, e sento che la circolazione del sangue si ferma, deglutisco spaventata. "Cosa cazzo ti è venuto in mente..."

Si ferma, e mi fissa sbigottito. L'odore della sua pelle mi faceva salire il vomito.

"Questa serata non poteva che andare meglio!" esclama soddisfatto e passa la lingua fra le labbra. Non riuscivo acora a guardarlo in viso.

I brividi mi percorrono lungo la schiena e il mio intento è quello di mordergli la mano e scappare via. Ma dubito che funzionerebbe.
Il terrore è già in tutto il mio corpo ormai, inizio a sudare freddo. E inizio ad aver davvero paura.

"LIAM, LIAAAM!!!" grido verso di lui che stava ballando tra la gente ubriaca e speravo sentisse il mio urlo disperato. "Liam ti prego." sussurro disperata tra le labbra.

"Vedo che frequenti gli sfigati."

"Lasciami, bastardo." ringhio, dimenandomi dalla sua presa. Spaventata, visto che conosceva Liam.

Avevo paura. Tremavo come una bambina appena uscita da una doccia gelata.

Disperata, ero disperata.

La ragazza che avevo appena soccorso, prima di essere stata aggredita anche io, era di fianco a me con gli occhi terrorizzati.

Lui mi da uno strattone e sento il mio braccio abbandonarmi. Il dolore era troppo forte, forse si era distorto in qualche modo.

Grido e lui mi ignora.

Lui afferra anche l'altra ragazza e ci porta entrambe fuori dalla porta di emergenza. Mi sbatte contro un altro muro, di mattoni questa volta, e io mi sento di svenire.

Lascia per un attimo la giovane che teneva per l'altra mano, e io le consiglio di scappare quando lui nemmeno se ne era accorto. Pensavo che forse sarebbe tornata ad aiutarmi con qualcuno, ma non ci speravo molto.

Sembrava essere concentrato su me.

"Allora è così."

Mi squadra dalla testa ai piedi e il terrore mi invade il corpo.

"Lasciami stronzo!." continuo a gridargli.
Forse dovevo tentare una via diplomatica per uscire da questa situazione.

"Quel cazzone..." riconosco la voce dell'uomo. E inizio a tremare più forte.

L'odore di cannella.

Capelli neri.

Logan?

"TU." dico io fissando i suoi occhi neri a mandorla.

Lui ghigna.

"Non vedevo l'ora di conoscerti meglio."

Avvicina il viso al mio e appoggia le labbra alle mie. Tento con tutte le mie forze di allontanarlo, ma lui è troppo forte, e io troppo stupida. Spinge con la lingua fino a quando riesce ad ottenere ciò che vuole.

Tiene le mie mani strette, così che io non possa muoverle, o tiragli un eventuale cazzotto.

Io strillo e lui mi morde le labbra. Sento l'odore del sangue. Poi noto che dalla mia bocca inizia ad uscire sangue.

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