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Ross stava osservando i marinai affaccendarsi attorno a O'Leary, seguendo le indicazioni precise del nostromo che amministrava con attenzione le operazioni mentre venivano gettate le reti nell'acqua scura come pece dell'oceano aperto, l'aria densa dell'umidità della notte e dell'odore di salsedine che li avvolgeva come un manto.

Lo scozzese sollevò un attimo il viso ad ammirare la luna che splendeva come un globo fatato in cielo e gli sovvennero le storie legate alla sua Scozia, lui e i suoi fratelli che se le raccontavano sdraiati sull'erba sotto le stelle, poi, tornando bruscamente alla realtà, ripensò a quell'incosciente di Hazel che era andata contro gli ordini di Lockhart pur di portare del cibo a quel fabbro. Avrebbe dovuto sospettarlo, Haze aveva il cuore tenero e se c'era una cosa che non sopportava, essendoci passata lei stessa, era vedere la gente che pativa la fame.

Prima della cena lo aveva raggiunto e gli aveva fatto scivolare in mano il suo fazzolettino, pulito e profumato dello stesso olio di lavanda che lei usava per il corpo, rivolgendogli un caldo sorriso che aveva fatto venire voglia a Ross di andare a infrattarsi con lei in qualche punto nascosto del veliero per fare l'amore.

«Scommetto che quello che tieni in mano è un pegno della tua innamorata, non è così, Scotty?»

Al sentire la voce bassa e profonda di Colin O'Leary, Ross si rese conto che stava stringendo tra le dita il fazzoletto di sua moglie, mentre con gli occhi non perdeva neanche uno dei movimenti dei marinai che si stavano occupando delle reti, per non lasciarsi sfuggire nulla in caso ci fosse stato qualcuno intenzionato a tagliarle e sabotare così la pesca.

«Buonasera, signore» salutò, spostando solo per un attimo gli occhi smeraldo sul volto dell'irlandese.

«Vedo che sei di ronda, stanotte. Bene, almeno vorrà dire che sarò in buona compagnia.» O'Leary si interruppe di botto, per urlare a pieni polmoni: «Hamilton, che diavolo stai facendo? Sistema quella rete se vuoi che qualche accidenti di pesce ci finisca dentro! Altrimenti daremo te al cuoco da condire con spezie e aromi.» Fece una pausa e il suo tono divenne un po' meno brusco, davanti a Hamilton che cominciava a tremare visibilmente, la pappagorgia che ondeggiava come un flan alla vaniglia. «Su, fai bene il tuo lavoro e non toccheremo i tuoi chili di lardo, anche se con quelli potremmo imbastire un bel banchetto.»

Le espressioni tese dei marinai si sciolsero e un coro di risate basse si levò sul ponte superiore, poi O'Leary si rivolse di nuovo al mozzo, con un'alzata di spalle. «Insomma, speriamo che la pesca sia abbondante, altrimenti sarà difficile trattenere questi uomini. Il malcontento ormai è palpabile. Allora, parlami di qualcosa di più piacevole. Raccontami della ragazza che ti ha regalato quel fazzoletto. Come si chiama?»

A Ross non andava di mentire, quindi decise di raccontare una mezza verità, usando il secondo nome di sua moglie. «Aye, lei si chiama Patience. Anche se, credetemi, in alcuni momenti quel nome non le si addice affatto, se capite cosa intendo.»

O'Leary gli strizzò l'occhio, divertito. «Quindi, dove l'hai conosciuta? Intendi sposarla?»

«Ci siamo conosciuti a Londra e...» fece una pausa, pensando a come potesse proseguire il suo racconto. «Al momento ci siamo separati, per via del mio viaggio su questa nave, ma poi ci ricongiungeremo, una volta conclusa la traversata.»

«Quindi vivrete insieme in Giamaica?»

«Lo spero proprio.»

Poi, dal nulla, O'Leary se ne uscì con un commento che spiazzò del tutto il mozzo: «Peccato per Ms Miller. Aye, credo che ti abbia messo gli occhi addosso, Scotty. Poco male, ho sentito Duncan farle un sacco di complimenti, se lui la corteggiasse, una volta a Kingston, di sicuro lei ti dimenticherebbe in fretta.»

Ross strinse maggiormente il fazzoletto e se lo rimise in tasca, poi rivolse un sorriso spavaldo al nostromo. «Ho sempre fatto un certo effetto alle donne.»

O'Leary tirò fuori dalla camicia l'estremità di una catenella a cui era legato un anello e spiegò a MacLeod: «Anche io come te ho avuto la mia dose di divertimento con le donne. Eppure c'è solo una a cui donerei questo anello. Ne hai mai visto uno simile?» Si slacciò la catenella e porse il gioiello in argento allo scozzese, che lo prese tra le forti dita, scuotendo poi la testa dopo averlo osservato. Si trattava di un anello finemente lavorato, che rappresentava due mani che reggevano un cuore con sopra una corona.

«Questo è un Claddagh Ring, un simbolo irlandese, originario delle mie parti, nei pressi di Galway. Le mani rappresentano l'amicizia, il cuore l'amore e la corona il rispetto. Spero un giorno di poterlo donare alla ragazza che intendo sposare.» Sul volto di O'Leary era dipinta molta determinazione, ma le sue labbra erano piegate in un sorriso colmo di dolcezza e tenerezza, mentre gli occhi scuri vagavano sognanti, al pensiero della donna che amava. Ross si chiese se fosse la stessa spagnola per cui il nostromo aveva chiesto i soldi al capitano e l'altro chiarì il suo dubbio. «Si chiama Lea e siamo cresciuti insieme. La conosco da sempre, ma ho aspettato di avere una posizione per darle la vita che si merita. Appena avrò modo di tornare in Irlanda, intendo chiedere la sua mano.»

«Vi faccio i miei più sinceri auguri, signore.» Ross gli ridiede il gioiello che l'altro mise al sicuro, infilandolo nella sua catenella e nascondendolo di nuovo sotto la camicia.

«Grazie, MacLeod, non dimenticarti però di quel favore che ti ho chiesto, a proposito dei dadi» gli ricordò O'Leary, poi entrambi tornarono a studiare con attenzione i movimenti sul ponte superiore.

Scorse a un certo punto Fingal Duncan scivolare via con aria furtiva, convinto di non essere visto da nessuno. Se non fosse stato di ronda per tutta la notte, lo scozzese avrebbe trovato il modo di seguirlo. Ogni cosa a suo tempo, si disse, avvicinandosi un po' al parapetto, grato di non sentire più quel fastidioso mal di mare, e sporgendosi a guardare la schiuma che si infrangeva contro il legno della Wicked Mary, con il braccio ferito accostato al corpo. Non vedeva l'ora di tornare in piena forma, certo quegli incarichi erano importanti per il capitano, ma lui era più un uomo d'azione ed era stufo di fare la ronda o di portare avanti e indietro stracci e bende pulite, senza poter trasportare nulla di più pesante. Eppure, con una punta di nostalgia ripensò ai giorni in cui era stato in infermeria, quando aveva avuto Hazel a prendersi cura di lui. Quel lato di quella faccenda non era stato affatto spiacevole, a dirla tutta.

N.d.A.

Ciao a tutti!

Tempo di confidenze sulla Wicked Mary tra il mozzo e il nostromo, ma Ross non perde mai di vista Fingal Duncan. Speriamo che la pesca inoltre porti i suoi frutti nonostante le scorte sparite!
Alla prossima e grazie a chi ci segue!

CC


Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora