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Vedendo che Deirdre si era messa a chiacchierare con il nostromo e che i pesci da pulire erano pressoché finiti, Hazel si defilò con discrezione per evitare di venire invischiata in scomode proposte di possibili esibizioni canore di cui lei di solito faceva volentieri a meno. Andò a risciacquarsi le mani, sapeva che poi le sarebbe toccato sfilettare i vari pesci ma prima voleva fare un breve salto sottocoperta.

Si godette la frescura piacevole dell'infermeria e togliendosi il cappello si fece aria, lasciando vagare lo sguardo senza scorgere Evans da nessuna parte, così andò sicura verso le due brande in fondo. Carezzò distrattamente il volto pallido del povero Lambert prima di accostarsi a Billy, trovandolo addormentato in un sonno leggero e disturbato. Gli poggiò cauta una mano sulla fronte dopo avergli scostato una ciocca di capelli scuri e lo trovò ancora un po' febbricitante, poi controllò i polsi e vide che le bende erano pulite, appena cambiate e d'istinto sorrise grata al gentile dottore.

«Lassie, che ci fai qui?»

Hazel trasalì. «Vergine benedetta! Vuoi farmi prendere un infarto, Ross MacLeod?»

Dall'ombra, Ross sgusciò verso nella sua direzione, lo sguardo smeraldo che la frugava attento.

«Cosa fai tu qui, piuttosto» continuò lei, in tono un po' brusco, già sulla difensiva.

Lui fece una smorfia, scivolando dall'altra parte della branda del fabbro. «Lo vuoi proprio sapere?»

Hazel assottigliò gli occhi. «Lasciami indovinare: Lockhart ti ha chiesto di tenere d'occhio Billy.»

«Hazel...»

«Niente "Hazel"! Accidenti a James Lockhart.»

«Non ha tutti i torti a volerlo controllare un attimo» lui usò il suo miglior tono conciliante per blandire la moglie, essendosi assicurato che il ragazzino sotto di lui dormisse senza ascoltare nulla dopo avergli affibbiato un pizzico ben deciso sul braccio.

«Ross, giù le manacce, sangue di Giuda!»

«Lo sai che potrebbe rischiare pure questo pischellino, a restarsene in giro incustodito se c'è davvero qualcuno che lo manovra.»

«D'accordo. Voi due però mi fate troppo salire il sangue al cervello.» Hazel emise un grugnito esasperato e con le dita accomodò una ciocca di capelli del minuto fabbro per evitarsi di mettere le mani addosso al marito, e non certo per un abbraccio. L'occhio le cadde sull'orecchio di Bill Turner mentre lo scozzese le diceva speranzoso: «Dai, Haze, io sto solo svolgendo gli ordini e il capitano fa quello che crede sia meglio per questa nave senza dover alzare le mani o altro quindi...»

«Senti, Ross, vuoi proprio farti perdonare per avermi malamente atterrata in stiva?»

«...Aye, ma non mi fido di quel tuo tono.»

«Billy ha perso un orecchino. Mi diceva che aveva un cerchietto dorato, ma nella cabina non ce n'è traccia, mi sa che dev'essergli caduto in quella fetida cella di poppa. Io se ci vado è la volta buona che Lockhart mi butta in pasto ai pesci, non potresti andare per darci uno sguardo veloce?»

«Nay, lassie, perché dovrei fare qualcosa per questo mucchietto d'ossa maleodorante?» Ross le rivolse una smorfia seccata, ma lei gli prese delicatamente una mano tra le proprie.

«Perché te lo chiede tua moglie come favore» rispose in un sussurro serio. «Questo ragazzo non ha nulla: è stato sbattuto in una cella per quasi due giorni senza acqua né cibo, immerso nei propri liquami e poi legato e dimenticato per varie ore in preda alla febbre. Se avessi un minimo di senso di giustizia lo faresti da solo senza che io debba venire a chiedertelo, Ross MacLeod.»

Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora