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Era passato poco più di un mese da quando la Wicked Mary era salpata da Porto e Hazel si era insospettita in quanto il suo ciclo mestruale era un po' di ritardo. Probabilmente doveva essere in arrivo: aveva avuto delle piccole perdite di sangue, si era sentita tutta scombussolata da vari giorni, con la schiena dolorante e avvertiva dei veri e propri brividi caldi se scorgeva da lontano suo marito.

Di per sé, Ross era da sempre stato un bel vedere, ma riconosceva che quando gli capitava di intravederlo a lavare il pontile con la camicia mezza aperta, la pelle resa lucida dal sudore, le sembrava di provare delle vampate intense che le prendevano dolcemente tutto il basso ventre lasciandole le cosce bagnate di desiderio.

In più, dopo settimane che non si radeva, sfoggiava una barba rossiccia sempre più folta che aveva un potere afrodisiaco su Haze, che ogni volta che lo guardava sentiva i capezzoli duri e tesi, smaniosi di essere torturati dalle dita di lui. Lei aveva un vero e proprio debole per gli uomini con la barba, non era mai stato un segreto. E Ross con la barba era il suo sogno diventato realtà.

Si mordicchiò le labbra, continuando a tenerlo d'occhio da lontano, accennando un sorriso mentre lo vedeva chiacchierare amabilmente con i marinai con i quali aveva stretto amicizia.

Le sarebbe davvero tanto piaciuto potersi stendere con lui la sera, a guardare le stelle dal ponte superiore e lasciarsi raccontare com'era andata la sua giornata, finché non sarebbero crollati entrambi esausti dalle fatiche del giorno. Forse, oltre a parlare avrebbero anche potuto fare altro, approfondendo quel lato della loro conoscenza tanto nuova ed eccitante, accrescendo l'intimità che si era creata da dopo la festa di Mrs Stranamore, quando erano diventati marito e moglie, non solo una coppia di amici legati da un affetto ben più profondo di quello che erano stati disposti ad ammettere fino a quel momento... Hazel sospirò, c'erano davvero tante cose di cui avrebbe voluto parlare con lui. Sorrise tra sé, fantasticando sul futuro a fianco di Ross MacLeod, poi qualcuno le bussò sulla spalla e lei si voltò di scatto, colta alla sprovvista.

«Vedo che vi ho spaventata, Ms» affermò Mr Caine, il capitano in seconda, che incombeva su di lei con un sorriso gentile.

«Affatto, signore. Mi avete solo presa alla sprovvista» ribatté cortese.

«Hazel Miller, giusto?» Lui si chinò e lei si trovò a pochi centimetri da quegli occhi chiari e infossati in fondo ai quali vedeva qualcosa che non capiva, che la metteva un po' a disagio.

«Ms Miller» lo corresse lei, con voce ferma, ma senza incrinare il sorriso.

L'espressione sul volto sfigurato di Caine vacillò solo per un istante, poi proseguì: «Vi sentite bene, Ms Miller? Non avete una bella cera. Avete bisogno di aiuto?»

Quando si era guardata nel piccolo specchio in cabina, non le era sembrato di essere più pallida del solito, certo, la testa le girava un pochino e non era sicura di aver digerito la colazione, ma nulla di preoccupante. Così scosse la testa. «Vi ringrazio, Mr Caine. Ora, scusatemi ma ho da fare» detto questo girò sui tacchi e lo lasciò lì a osservarla mentre se ne andava a passo veloce.

*

Dall'altra parte del ponte, a pochi metri da Ross, stava O'Leary, il nostromo, che confabulava con aria assorta con uno dei redazzatori.

Lo scozzese osservava incuriosito quello scambio, perché non era consuetudine che il nostromo si rivolgesse così a uno che era poco più di un mozzo.

L'unica cosa che accomunava O'Leary e il marinaio basso e magro dall'aria gioviale era l'accento: entrambi erano irlandesi.

Ross aveva pensato che magari potessero essere amici o parenti, eppure quel modo di parlare così fitto per poi interrompersi non appena arrivava qualcuno a portata d'orecchie non gli sembrava affatto innocente.

Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora