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Deirdre aveva tentato per tutto il giorno di tenersi occupata, in modo da arginare le lacrime che nelle ultime ore avevano rischiato più volte di sgorgarle incontrollate. Aveva assistito abbastanza scioccata all'esecuzione di Ross e scorgendo il capitano in seconda gonfio di botte che osservava la scena a un tratto aveva collegato il tutto: Caine incrociato il giorno precedente prima di entrare in cabina di Hazel che se ne andava via con quella pressa urgente su cui lei aveva glissato senza darvi troppo peso e MacLeod che l'aveva pestato a sangue. Tra il tramestio agitato dei marinai sovraccoperta era riuscita pure a intravedere lo scozzese con il volto distorto dalla rabbia che soffocava il capitano in seconda in preda a una furia cieca. Le balzò agli occhi l'immagine di Owen Caine nella cabina piccola e stretta dell'amica e per un attimo le mancò il fiato.

Così per pensare ad altro si era impegnata al fianco di Rupert Tennant per controllare che le scorte non venissero danneggiate da quella pioggia deprimente che cadeva sulla Wicked Mary e sull'oceano aperto, rendendo il suo animo ancora più instabile. Quando l'umore non era dei migliori, Dee cercava sempre qualcosa che la potesse tirare su di morale; in quel momento però non c'erano fiori colorati, raggi di sole, né tantomeno un pub in cui fare caciara e lasciarsi assorbire da musica e canti. Del sorriso e dell'abbraccio amorevole di James, di cui aveva una dannata voglia, doveva fare a meno perché lui era preso da altro.

La ragazza aveva persino dato una mano a Levin giù nella polveriera, in quanto non solo MacLeod era fuori uso ma c'erano stati problemi sia con il cabestano che con la velatura quindi molti marinai erano impegnati insieme a O'Leary, per rimediare.

Adesso che i suoi compiti si erano conclusi, la mente di Deirdre si stava svuotando in maniera pericolosa.

Una goccia rubino brillò tra le chiazze di schiuma sull'affilata lama del rasoio.

Deirdre stava sempre molto attenta quando si trattava di fare la barba a Charles così guardò più sorpresa che altro a quel taglietto insignificante sul mento appuntito del marito. «Perdonatemi...»

La sberla arrivò prima ancora che se ne potesse accorgere: lui si era alzato di scatto e con il viso distorto dalla rabbia l'aveva colpita in pieno volto. Il dolore le partì dalle labbra che avevano sbattuto contro i denti e dovette serrare la mandibola per non emettere suono, limitandosi a un basso mugolio.

«Neanche a fare la barba sei buona» ringhiò togliendosi con uno strattone l'asciugamano candido appeso al collo e gettandolo lontano da sé, per poi avviarsi verso la porta, non senza prima aver spintonato l'altra ancora lì davanti a lui.

Deirdre perse l'equilibrio e scivolò all'indietro, sbattendo malamente contro la grossa seggiola coi braccioli; una fitta acuta le prese tutto il basso ventre prima che cadesse a terra riversa con un grido lacerante.

Charles la osservò con una smorfia seccata prima di chiudere la porta e far girare la chiave nella toppa lasciandola urlare tra le lacrime, mentre lei sguazzava sempre più indebolita nella grossa pozza di sangue scuro e viscoso che le si allargava tra le gambe, le contrazioni in un crescendo di intensità. In quella nebbia di dolore, Deirdre avvertì qualcosa di più grosso sgusciarle tra le sottane imbrattate del vestito e con uno sforzo si mise a sedere sul pavimento di legno scuro ormai lordato, frugando a denti stretti in quello sfacelo. Nella pozza trovò quello che le apparve come un pesciolino traslucido e trasparente, poi con mani tremanti lo recuperò per portarselo sotto gli occhi.

Il feto era minuscolo e accartocciato su se stesso come un gamberetto, tanto piccolo da starle sul palmo della mano, eppure con le dita già sviluppate anche se palmate, ancora caldo contro la sua pelle.

Non le parve di aver mai visto nulla di così bello e piangendo se lo cullò al petto.

Deirdre ricacciò la nausea e le lacrime e tentò di dominarsi, ravviandosi i capelli dietro le orecchie e schiaffeggiandosi piano le guance. Andò in infermeria per cercare Hazel nel caso in cui lei o Ross avessero avuto bisogno di qualcosa.

Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora