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I funerali il giorno seguente furono mesti sotto un cielo plumbeo e uggioso e i membri dell'equipaggio avevano i volti tanto grigi e spenti quanto i cadaveri stesi sulla tolda all'interno del semicerchio in cui si erano disposti sul ponte superiore.

Con i lunghi ricci tenuti assieme da un laccetto in cuoio, James Lockhart stava a spalle ben dritte nel suo completo nero davanti alla fila dei caduti, il viso duro e contrito. Hazel era accanto a Dee e guardava le facce provate di tutti quanti lì attorno, anche i sottufficiali ordinatamente allineati al parapetto dietro al capitano sembravano messi altrettanto a dura prova, tra cui Fingal Duncan, che stava pallido e stralunato con l'aria di non aver chiuso occhio durante l'intera nottata.

Con voce decisa e impostata, il capitano nominò uno a uno i morti e i rispettivi ruoli sul veliero, poi dopo qualche attimo di silenzio fece vagare lo sguardo sugli altri attorno a lui. «Non è un momento facile» esordì accigliato, valutando cauto le parole. «Un viaggio tanto lungo non lo è mai. Eppure tra tante avversità, noi abbiamo la fortuna di essere ancora qui e farci coraggio l'un l'altro e sperare in un futuro migliore. Oggi ricordiamo chi invece non potrà più farlo.» Calò un ulteriore silenzio denso e significativo prima che Lockhart riprendesse con più decisione: «Morte, non essere troppo orgogliosa, se anche qualcuno ti chiama terribile e possente. Tu non lo sei affatto: perché quelli che pensi di travolgere in realtà non muoiono, povera morte, né puoi uccidere me.»

Hazel provò un'incredibile stretta al cuore e a un'occhiata veloce vide che non era l'unica con quello stato d'animo mentre i sette fagotti venivano fatti scivolare tra le onde fameliche del mare gelido. Finn Duncan stava fermo sul parapetto a fissare con sguardo sperduto la schiuma dell'oceano che ribolliva sopra i cadaveri che lentamente scivolavano verso gli oscuri fondali marini, e lo scorse portarsi una mano al lobo dell'orecchio vuoto. Poco prima, mentre stavano richiudendo con gli ultimi punti le brande in cui erano stati cuciti i morti, lo aveva scorto inginocchiarsi accanto al corpo freddo di Lalo, sfilarsi l'orecchino e posarglielo sul petto con una gentilezza tale che le aveva fatto salire le lacrime agli occhi, così andandogli accanto gli posò piano una mano sulla schiena come segno d'incoraggiamento, senza che l'altro avesse la benché minima reazione.

Deirdre aveva lentamente raggiunto Lockhart, il quale le aveva subito porto il braccio. «Avete sempre delle belle parole per gli altri» commentò piano, con il vento che le soffiava nei capelli sciolti. «Era sempre una vostra poesia?»

«Contro la morte di John Donne. Non sono così pieno di me da volermi citare a ogni piè sospinto, soprattutto ora che tu lo sai, ragazza.» Si massaggiò una tempia con un sospiro. «Con le belle parole però non si va molto avanti, dovrò inventarmi di meglio quando mi toccherà annunciare che al novanta per cento allungheremo la rotta per evitare ulteriori incontri con quella nave francese.»

«Capitano, mi dovevate parlare?»

La mole enorme di Owen Caine si stagliò al loro fianco.

James annuì piano. «Nella mia cabina, prego, dobbiamo fare due valutazioni. Mr Tennant, avrò bisogno anche di voi, grazie.»

Deirdre gli strizzò piano il braccio in segno d'incoraggiamento, ma lui le prese la mano, mormorandole: «Voglio che venga anche tu, ragazza.» Gli occhi di James erano accesi da una luce di speranzosa determinazione e lei fece sì col capo, seguendolo nella sua cabina.

Il gruppetto, formato da Lockhart, Deirdre, Tennant e Caine, si riunì attorno al tavolone ingombro di carte nautiche e strumenti di misurazione per la navigazione.

In mezzo a quel disordine Deirdre osservò affascinata James pescare con naturalezza proprio quello che gli serviva e, senza che ci fosse bisogno che proferisse motto, gli altri tre si chinarono a studiare con lui il grosso foglio sul quale stava tracciando dei leggeri segni con un carboncino, aiutandosi con un sestante ripercorrendo la stessa rotta su cui si era soffermato varie volte nella propria mente.

Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora