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La cena sulla Wicked Mary era vissuta in maniera diversa dai vari membri dell'equipaggio. Il più attendeva con ansia di infilarsi qualcosa di caldo nello stomaco prima di farsi un attimo gli affaracci propri e andare dritto a dormire. I marinai venivano serviti prima del capitano e degli ufficiali in modo che il cuoco e i mozzi potessero mangiare in pace prima di andare a servire la cena ai superiori.

A Deirdre piaceva quel momento a fine serata in cui ci si concedeva un po' di chiacchiere e confidenze davanti a un bel piatto di cibo. Fingal Duncan le aveva rivelato che il cuoco precedente era inglese e aveva avuto vita breve sul vascello, tanto breve che lui non se ne ricordava neppure il nome, e poco dopo gli era subentrato Dembe Freeman.

Dembe veniva da una delle colonie francesi del Sud America, la Guiana, dove aveva lavorato per un ricco colono come cuoco sin dalla più tenera età; gli piaceva mostrare orgoglioso le proprie manone piene di tagli e bruciature che lo avevano salvato dallo spaccarsi la schiena in una delle piantagioni di tabacco di proprietà di Monsieur. Con la sua parlantina brillante e l'incredibile pollo alla creola venuto bene al primo colpo, il proprietario terriero se l'era tenuto ben stretto in cucina, insegnandogli tanto un francese fluente e corretto quanto tutti i segreti della propria cucina. Nonostante lo avessero sempre trattato come uno schiavo, Dembe parlava con un moto di gratitudine del suo vecchio padrone, il quale gli aveva trasmesso un amore incondizionato per il buon cibo. Monsieur era però avanti con l'età, era morto qualche anno dopo e Dembe aveva scoperto che il figlio non amava la cucina tanto quanto il padre. Il Capitano Lockhart lo aveva trovato che scappava lungo i moli di Caienna inseguito da due tizi infuriati per aver rubato loro del pane da degli avanzi di una taverna e solo per una sua innata antipatia per la popolazione francese lo aveva nascosto sul proprio vascello. Una cosa tira l'altra e aveva finito per tenerlo sulla Wicked Mary al momento della partenza, visto che parlucchiava un po' di inglese e loro si erano ritrovati giusto pochi giorni prima senza un cuoco. Il capitano non gli aveva creduto quando gli aveva provato a spiegare che lui sapeva cucinare, ma quando in quattro e quattr'otto gli aveva cucinato una sole à la meunière con contorno di fagiolini al burro usando solo gli avanzi lasciati dal vecchio Bourton aveva dovuto proprio rimangiarsi tutto quanto. Dembe era rimasto e, non essendo più uno schiavo, gli era stato dato un cognome nuovo di zecca "Freeman". Quando Lockhart glielo aveva spiegato, a quel ragazzo magro e alto come una pertica erano uscite calde lacrime di commozione e aveva sciorinato una litania di ringraziamenti in un pastiche di francese, inglese e qualche altra lingua dai suoni più profondi e arrotondati, e per farlo smettere il capitano aveva dovuto minacciarlo di cacciarlo fuori dalla nave con un calcio se non l'avesse finita immediatamente. Così Dembe Freeman era entrato a far parte del variegato equipaggio della Wicked Mary e la sera era quando dava il meglio di sé. Per cena, al posto di presentare qualche semplice piatto scondito riproposto in più salse, lui ci metteva sempre del suo per proporre ogni volta qualcosa di nuovo, vuoi per una spezia vuoi per una tecnica diversa di cottura.

Deirdre era sempre stata una buona forchetta, purché ci fosse qualcosa da mettere sotto i denti, il suo corpo grande e morbido parlava da solo, ma si era scoperta deliziata da tutti quegli intingoli e spezie di cui spesso non sapeva nemmeno pronunciarne il nome, e attendeva sempre con impazienza la piccola opera culinaria che il cuoco avrebbe proposto. Aveva poi capito che la cosa era condivisa pure dagli altri suoi commensali, anche se le più elettrizzate sembravano palesemente lei e Hazel, le cui gote si imporporavano di un bel rosso acceso quando seduta accanto a lei si vedeva servire un piatto caldo e profumato.

La cabina grande era dove di solito il capitano si trovava a discutere con i propri sottufficiali sul tavolone scuro, una versione più ampia e lunga di quella della cabina di Lockhart, che per cena veniva accuratamente apparecchiato con tanto di candelabri, tovaglia damascata e un delicato servizio di piatti in porcellana e le sue brave posate in argento. Seduti per cena, ufficiali e sottufficiali si rilassavano per chiacchierare del più e del meno, evitando di parlare di cose strettamente legate alle problematiche del giorno. Deirdre aveva scoperto che quella era una regola ferrea a cui James Lockhart era molto legato che aveva appreso in Francia e in Italia, dove il mangiare era considerata una cosa dannatamente seria, da non insozzare con le brutture del lavoro.

Of Seamen and Maidens - ACQUE SCURE E VENTI CONTRARIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora