Capitolo 3

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|Terzo anno|

settembre 1993

Dakota non vedeva l'ora di tornare a Hogwarts.

Moriva dalla voglia di vederlo, di stare con lui, di ascoltare la sua voce e di guadare quegli occhi scuri così espressivi.

Appena arrivata ad Hogwarts mise a posto le sue cose in fretta e furia. Si fermò soltanto quando sentì bussare alla porta.

«D» disse Mattheo appoggiato alla porta.

«Mattheo» sorrise lei e corse ad abbracciarlo e questo la tenne stretta a se.

Per lui così come per lei fu strano quel contatto, infatti si staccarono imbarazzati ma cercarono di non darlo a vedere.

"Mi sei mancato" avrebbe voluto dirgli Dakota appena concluso quell'abbraccio che aveva aspettato per mesi.

«Come stai?» fu l'unica cosa che Dakota riuscì a dire.

«Sto bene Daky, tu?» chiese Mattheo.

«Smettila di chiamarmi in quel modo inizia a diventare imbarazzante non ho più undici anni» borbottò imbronciata Dakota e Mattheo si dovette trattenere dal saltarle addosso.

«Vieni a cena?» le chiese e Dakota annuì così entrambi andarono in sala grande dove si sedettero al tavolo dei serpeverde.

novembre 1993

«Dakota» Mattheo spalancò la porta della camera di Dakota che era mezza nuda che cercava qualcosa da mettersi.

«Mattheo!» urlò nascondendosi dietro il suo armadio mentre il ragazzo chiudeva gli occhi, anche se avrebbe voluto tenerli aperti.

«Puoi aprirli» disse la ragazza sedendosi sul letto ormai vestita. Mattheo la seguì e si sedette anche lui sul letto.

«Non vedi niente di diverso?» chiese il ricciolo cercando di mostrare la maglietta che indossava.

«Ehm no?» disse Dakota sapendo però perfettamente cosa Mattheo voleva dirle.

Lo aveva saputo qualche ora prima da suo fratello visto che era il co-capitano della squadra di quidditch.

«Sei entrato nella squadra Theo!» urlò di punto in bianco la ragazza gettandogli le braccia al collo stringendolo in un abbraccio.

Mattheo rise e continuo a stringerla.

«Sapevo che ce l'avresti fatta» disse sorridente Dakota.

«L'ho fatto per te», quella parole lasciarono Dakota a bocca aperta.

«Per me?» chiese e il ricciolo si limitò ad annuire.

"L'ho fatto perché così saresti stata fiera di me" le voleva dire Mattheo ma ovviamente non lo fece.

«Quando giocate la prima partita?» chiese Dakota.

«Tra due settimane» rispose Mattheo.

«Alla ci sarò, verrò a vedere te e mio fratello giocare» sorrise Dakota.

«Perfetto» sorrise Mattheo.

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«Ehi Dakota» disse Theodore Nott.

«Ehi Theodore» lo salutò lei.

«Questo sabato ci vai ad Hogsmeade?» le chiese sedendosi di fronte a lei.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora