Capitolo 12

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dicembre 1996

Era ormai da settimane che Dakota e Mattheo non si parlavano più.

In ogni tentativo di Mattheo per parlare con Dakota, questa cambiava strada oppure faceva finta che non esisteva. Alla fine il ragazzo si era arreso e aveva smesso di cercarla per darle delle spiegazioni.

Dakota, come aveva previsto Theodore settimane prima, aveva ricominciato a passare del tempo con lui. Il ragazzo era convinto che sarebbero tornati insieme ma Dakota lo vedeva semplicemente come rimpiazzo.

Alla ragazza dispiaceva vedere Theodore così, ma nella sua mente c'era sempre stato lui, e anche se Nott stava facendo probabilmente di tutto per farla sorridere, la ragazza sperava che la persona che l'avrebbe fatta sorridere fosse proprio Mattheo.

«Giorno Dakota» disse Theodore entrando in camera della ragazza, che stava sdraiata a leggere un libro essendo sabato mattina.

«Ciao Theo» rispose la ragazza senza alzare gli occhi dal libro.

«La smetterai mai di leggere?» chiese il ragazzo e solo allora Dakota alzò gli occhi dal libro.

«Solo quando tu smetterai di rompere il cazzo» fece un sorriso innocente e Theodore rise.

«Come se ti dispiace avermi intorno» rispose Theodore sedendosi sul bordo del letto.

«Ascolta Theo, grazie per quello che stai facendo ma io e te non torneremo insieme» disse diretta Dakota.

«Perché no?» chiese Theodore.

«Perché— ascolta cosa sei venuto a fare in camera mia?» chiese la ragazza cambiando discorso.

«Non cambiare argomento Dakota» disse serio Theodore.

«Perché non provo qualcosa per te» disse con un filo di voce la ragazza.

«C'entra Riddle vero?» chiese Theodore puntando lo sguardo su Dakota che si sentì sotto analisi.

«Lui non c'entra» disse Dakota.

Ed era proprio lì, che Dakota si sbagliava. Mattheo Riddle c'entrava eccome.
Averlo visto con quella ragazza nella sua stanza le aveva fatto provare lo schifo più profondo verso quel ragazzo, ma poi si ricordava dei momenti passati insieme qualche giorno prima.

Dakota sospirò e guardò Theodore.

«Dovrei studiare, potresti uscire?» chiese gentilmente mentre si alzava dal letto.

«Certo. Ma Dakota sta attenta con lui, non mi fido» disse Theodore avvicinandosi all ragazza che si limitò ad annuire.

Theodore uscì e Dakota fu nuovamente sola.

Perché a me?

Pensò la ragazza e sospirò rimanendo sdraiata sul letto.
Si mise a guardare fuori e vide gli alberi spogli per via dell'inverno e già il suo umore si rattristò più di quanto non lo fosse già.

Mancava poco alle vacanze di Natale, ma quell'anno voleva rimanere il più possibile lontano da casa. Non la sentiva più accogliente come anni prima, era diventata gelida, proprio come i suoi genitori e suo fratello.

Dakota non si sentiva a casa in nessun posto. Prima era sicura che casa fosse Hogwarts, poi pensava fosse Villa Malfoy. Ma in realtà non sapeva che casa non era una cosa ma bensì una persona. E sappiamo tutti chi è questa persona.

Ma sfortuna vuole che né Dakota né Mattheo abbiano intenzione di parlare con l'altro.

Dakota sbuffò e si mise a sedere sul letto. Era stufa di pensare sempre al ragazzo con il ricciolo che gli ricadeva sulla fronte e il sorriso mozzafiato, per cui si alzò e andò nella stanza affianco dove era sicura che avrebbe trovato le sue amiche.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora