Capitolo 31

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"Ma tu chi sei che avanzando nel buio della notte inciampi nei miei più segreti pensieri?"
- William Shakespeare.

Dakota Malfoy

Lo avrei ucciso. Quel grandissimo stronzo.

Era da tre giorni che non si faceva vedere in giro. Bussai alla sua porta un numero incessante di volte.

«Mattheo apri questa porta del cazzo» continuai a bussare finché non sentì la serratura aprirsi.

Entrai in stanza e mi accolse la penombra. Una puzza di chiuso e di morto.

«Theo?» domandai e sentì un mormorio proveniente dal letto. Mi avvicinai lentamente e vidi il ricciolo tutto aggrovigliato nelle coperte.

«Mattheo che succede?»

«Sto morendo Dakota» disse a fatica e subito dopo tossì.

Si era beccato l'influenza.

Cercai di non ridere e mi sedetti sul letto e gli poggiai la mano sulla fronte. Dio scottava da morire.

«Non stai morendo Mattheo, hai solo la febbre alta» dissi togliendogli i capelli sudaticci dal viso.

«Riesci ad alzarti?» gli chiesi e lui scosse la testa.

Mi alzai dal letto e alzai le tapparelle per aprire le finestre. Come prima cosa aveva bisogno di aria fresca, non di morto.
Poi gli tolsi le coperte di dosso.

«No che fai, ho freddo» disse sbattendo i denti.

«Vieni andiamo a farci la doccia» dissi prendendolo per mano e facendolo mettere a sedere sul letto.

«Se ci facciamo e basta?» disse guardandomi con un sorrisetto.

«No. Ora alzati e vatti a fare una doccia calda» dissi facendolo alzare dal letto.

Lui barcollò e mi cadde quasi addosso. Lo sorressi e lo spinsi verso il bagno.

«È più difficile del previsto» borbottai e gli tolsi la maglietta bagnata di sudore.

«Mmh mi piace che mi spogli» ghignò.

«Sta zitto stupido» borbottai e gli tolsi anche i pantaloni.

Devo togliergli anche i boxer?

«Be' mostriciattolo? Vuoi lasciarmi fare la doccia con i boxer, non dirmi che ora ti vergogni» ridacchiò e gli diedi un pizzicotto sul fianco.

Lui saltò indietro e mi guardò male.

«Aia»

«Così impari a dire stronzate» dissi e aprì l'acqua della doccia.

«Fatti la doccia con me» mi pregò e mi strinse i fianchi spingendomi verso di lui.

L'acqua iniziò a scendere sui nostri corpi e i capelli di Mattheo gli finirono sul viso.

«Va bene l'acqua?» gli chiesi e lui annuì.

Gli sfiorai le labbra e mi incollai al suo corpo. Mi fece alzare le braccia per togliermi la maglietta zuppa. Osservò il mio seno e si leccò le labbra.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora