Capitolo 35

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"Solo la luce che uno accende a se stesso, risplende in seguito anche per gli altri."
- Arthur Schopenhauer.

Dakota Malfoy

Quando mi svegliai vedevo tutto nero, la stanza era immersa nel buio. Avevo le braccia di Mattheo che mi stringevano i fianchi.

Si era addormentato, voltai lo sguardo verso la sveglia e vidi che segnava le tre e mezza del mattino.

Avevo dormito un po', ma mi sentivo ancora dolorante e sporca. Probabilmente mi sarei dovuta alzare e andare a fare una doccia, ma non volevo lasciare le sue braccia.

Mattheo strofinò il naso sui miei capelli e stringere le sue braccia intorno al corpo.

«Che fai sveglia mostriciattolo?» sussurrò.

«Non lo so» sussurrai a mia volta e lui mi alzò il viso.

«È tutto finito, ora sei con me» mi accarezzò il viso ma chiusi gli occhi per via della paura.

Lui non ritirò la mano ma la passò dolcemente sul mio viso. Feci un piccolo sorriso.

«Vuoi farti una doccia?» mi chiese e io annuii.

«Vieni mostriciattolo»

Mi prese per mano e andammo in bagno. Aprì l'acqua della doccia per farla riscaldare.

Si mise dietro di me e mi accarezzò i fianchi.

«Fai tu o faccio io?» mi chiese mentre mi abbracciava da dietro.

Non voglio che mi guardi sono orribile.

«Faccio io» mi staccai controvoglia e mi girai verso di lui.

«Chiamami se hai bisogno di qualcosa» mi lasciò un bacio sulla fronte e uscì dal bagno lascandomi da sola.

Mi voltai verso lo specchio e vidi una persona completamente diversa. Avevo il viso sciupato, e delle occhiaie che mi arrivavano fino ai piedi.

Mi spogliai lentamente anche se mi faceva male tutto. Forse se mi avesse spogliata lui non avrei sentito dolore.

Guardai il mio corpo riflesso nello specchio e mi salì un conato.

Come posso piacerti Mattheo?

Sospirai ed entrai in doccia. Chiusi gli occhi e lasciai che l'acqua mi pulisse dallo sporco che avevo accumulato in quei giorni. Era un po' inutile perché riuscivo ancora a sentire le torture e i tagli sul mio corpo, o le loro mani che non la smettevano di stringere nonostante le mie proteste.

Mi presi i capelli tra le dita e li tirai, e scoppiai a piangere.

Andrà tutto male.

Ero arrivata alla fine, nemmeno la guerra avrebbe potuto essere peggiore di quello che sentivo in quel momento.

Mi sentivo dannatamente sporca che rimasi in doccia per due ore. Aprì gli occhi solo quando Mattheo bussò alla porta.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora