Capitolo 32

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"Siamo tutti nati nel fango, ma alcuni di noi guardano verso le stelle."
- Oscar Wilde.

Dakota Malfoy

Era ormai febbraio, e le settimane stavano diventando monotone. Sveglia, colazione, lezione, pranzo, stare con Mattheo e le ragazze, cena e infine stare ancora con Mattheo.

Stava andando tutto troppo bene. Il mio cervello continuava a ripetermelo. Gli altri vivevano la loro vita, felici che stesse andando bene, invece io vivevo con l'ansia che qualcosa potesse andare storto.

E facevo bene, perché quel giorno distrusse tutto quello che c'era di bello.

Una sola notizia.

Un pezzo di carta.

Un nome.

Tutta la felicità era scomparsa. A tavola nessuno fiatava e gli occhi di tutti gli studenti erano rivolti verso di noi. Principalmente verso me e Draco.

Ingenuamente ancora non capivo perché ci guardassero, o il perché di tutto questo silenzio ma quando un ragazzino del terzo anno mi passo la Gazzetta del Profeta, il mondo mi crollò addosso.

Era andato tutto a puttane. Niente più avrebbe avuto senso.

GAZZETTA DEL PROFETA

LUCIUS MALFOY E BELLATRIX LESTRANGE EVASI DA AZKABAN, CACCIA AL MANGIAMORTE.

Ciao amici lettori, sono sempre io Rita Skeeter, e sono qui per parlarvi di questa scioccante novità.

Ebbene sì come avrete capito, Lucius Malfoy e Bellatrix Lestrange, sono evasi da Azkaban, come abbiano fatto ci risulta ancora un mistero, ma pare sia servito l'aiuto del Signore Oscuro.

Siate prudenti ad uscire di casa, e tenete i bambini sempre stretti a voi, dicono che siano diventati ancora più pazzi di quanto già non lo siano.

Ma passiamo ad una domanda molto gettonata: come l'hanno presa i figli di Lucius? C'entrano anche loro in questo folle piano di evasione?

Ve lo diremo la prossima volta, in quanto Draco Lucius Malfoy e Dakota Malfoy hanno accettato di fare un'intervista.

Il mio stomaco si stava riducendo a brandelli ad ogni parola che leggevo.

Intervista? Ma che cazzo dice, questa è fulminata.

Voltai lo sguardo verso Draco che mi guardava con compassione. Sospirai e stracciai il giornale in mille pezzi.

Voltai lo sguardo verso Piton ma lui rimase fermo com'era senza far capire niente a nessuno, azzardai e allungai lo sguardo verso Silente, aveva un piccolo sorriso rassicurante sulle labbra.

«Forse è ora che mettiamo in atto il piano» sussurrai atona a Mattheo.

Lui si voltò a guardarmi e si alzò per accarezzarmi il viso.

«Vieni usciamo fuori» prese qualche cosa da mangiare avvolgendole con un tovagliolo che tenne in mano.

«E voi non osate mai più guardarla» urlò al resto della sala e tutti si girarono e gli schiamazzi, seppur pochi, ricominciarono.

Moon |Mattheo RiddleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora