1. Alba Lunedì 8 Settembre h. 7:30

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Questo è il mio primo libro, i primi capitoli sono un po' lenti ma se avrete la voglia di continuare, vi assicuro che il seguito non è niente male. So che non vincerò mai il Nobel per la letteratura ma, vi assicuro che ho messo tempo ed impegno nello scrivere pensando talvolta a voi, che mi farete l'onore di leggerlo, e talvolta a me, a quello che mi piace trovare quando leggo una nuova storia. Se vi piace, o anche se non vi piace, vi prego fatemelo sapere, amo le critiche quando sono costruttive, solo...Non trattatemi male o non offendetemi, ripeto, metto il cuore in ciò che faccio e penso di non meritare dell'odio gratuito.

Detto questo vi auguro buona lettura!

Devo organizzarmi meglio, queste scarpe non vanno bene per fare il tragitto da casa a scuola, ma, non posso nemmeno presentarmi tutti i giorni con le sneakers

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Devo organizzarmi meglio, queste scarpe non vanno bene per fare il tragitto da casa a scuola, ma, non posso nemmeno presentarmi tutti i giorni con le sneakers ... Porterò scarpe di ricambio. Come soluzione dovrebbe andare, tanto la mia borsa è abbastanza ampia da contenere.

Sono elettrizzata, oggi incontrerò la mia prima classe prima da accompagnare nel percorso di cinque anni alla scuola primaria.

Dopo la laurea, il concorso, l'anno di prova e il progetto da discutere davanti alla commissione, finalmente sono una maestra di ruolo ...

I piedi mi fanno male dentro questi sandali di cuoio ... Per fortuna non ho i tacchi: papà mi guarda sempre storto quando li metto, così, cerco di limitarsi il loro uso alle uscite serali ... Non che ultimamente ce ne siano state molte, Il mio ragazzo è un tipo casalingo, non viene ama andare nemmeno a trovarmi troppo spesso con la scusa che abita a Mestre e che poi farebbe troppo tardi ....

E' una storia come ce ne sono tante, lui è un bravo ragazzo che fa il cassiere in banca. So che mi vuole bene e mi renderà felice, ma io non mi emoziono, ea volte sogno il grande amore, anche se la parte più razionale di me mi fa dubitare che esiste. A un tratto, senza che nemmeno possa accorgermene, mi ritrovo in terra con le mie cose sparse fuori dalla borsa, istintivamente mi guardo intorno per capire cosa è successo. Un tizio mi porge la mano per aiutarmi mentre una voce roca e sommessa mi chiede se sto bene. Mi alzo da sola senza accettare l'aiuto dello sconosciuto che a quanto pare trova difficile fare attenzione a dove mette i piedi e raccolgo le mie cose senza nemmeno guardarlo in faccia, un po' perchè non mi piace relazionarmi con chi non conosco e un po' perchè penso di stare facendo tardi il primo giorno per colpa di questo demente. Quando faccio per rimettermi in cammino, il tizio mi si para di nuovo davanti allungando la mano verso di me... Oh no!

Vuole pure fare conoscenza!

Ok! Stringiamo questa mano così almeno me lo levo di torno in fretta! 

Questa volta dovrò anche guardarlo in faccia altrimenti penserà che sia una specie di ritardata -  Ruben - Dice con quella voce da oltretomba che si ritrova. 

-Alba- Rispondo di rimando mentre presto più attenzione ai dettagli del suo viso ... Occhi azzurri, labbra carnose, abbronzatura perfetta ... 

Non sapevo esistessero uomini del genere al di fuori delle pubblicità dei profumi maschili. Peccato la voce .. Beh! Non si può avere tutto dalla vita! 

Bene! Dopo le varie peripezie del percorso, sono davanti alla scuola primaria Armando Diaz a pochi passi da Piazza S. Marco e a pochi passi anche da casa mia. Questa piccola passeggiata quotidiana mi permetterà di mantenermi in forma durante l'anno evitandomi faticose ore di palestra.

Entro. 

Sono le sette e trentadue,  la bidella che mi accoglie con un sorriso formale ma caloroso, mi informa che la dirigente scolastica ha delle comunicazioni che ci passerà in aula insegnanti. Naturalmente lo sapevo già, è per questo che mi sono presentata in anticipo sull'inizio delle lezioni, ringrazio comunque la zelante assistente scolastica e mi avvio a salutare i colleghi .

Dopo pochi minuti la  preside fa il suo ingresso, saluta tutti e dopo qualche immancabile convenevole sulle vacanze appena trascorse, si lancia nel suo discorso di inizio anno scolastico: passa in rassegna i risultati ottenuti con i ragazzi delle classi più avanzate e descrivere il livello di partenza dei bimbi che affrontare la prima. Bambini segnalati, per i quali è tenuto il sostegno o semplicemente casi umani da tenere d'occhio;  in tutto cinque soggetti su una classe di venti. Non sarà facile dare a tutti le stesse opportunità e metterli in grado di affrontare il proprio percorso.

Campanella e si comincia; le classi dalla seconda in poi vengono fatte accomodare nelle rispettive aule.

Nel frattempo che quest'operazione venga completata  allestiamo le aule per l'accoglienza. Tre classi prime in tutto. Il progetto accoglienza va organizzato e curato. Mi concentro sul grande albero di cartone dalla faccia sorridente che ho posizionato per sbieco di fianco alla cattedra in modo che sia la prima cosa che catturi l'attenzione dei bambini quando entreranno.

Tutto a posto!

– Ehi Alba! Converrà scendere di sotto! I bambini sono già un bel po'e sai bene come ci tiene la dirigente a queste cose!-

La mia collega Mara mi riporta alla realtà , in effetti so bene quanto la dirigente ci tenga a fare bella figura di fronte ai genitori e un primo giorno ben organizzato che trasuda efficienza è sicuramente un ottimo biglietto da visita per l'intero anno scolastico.

Perciò eccoci qui, in piedi sulle scale, di fronte a una frotta di ragazzini di sei anni urlanti e curiosi e ad un folto gruppo di adulti che trasudano ansia e orgoglio, ad ascoltare l'ennesimo discorso su quanto importante sia la scuola nella formazione dell'individuo e del ruolo sociale che essa ricopre; fa seguito la chiamata per nome e cognome dei bambini vicino alla rispettiva maestra che li accompagnerà in classe.

Io ho prima B, quindi aspetterò che tutti i bambini della prima A verranno chiamati, avranno formato la fila e si saranno avviati le scale sotto lo sguardo attento e curioso dei genitori.

–Prima B – la preside continua e mentre alcuni genitori cominciano a disperdersi gli altri diventano tutt'orecchi .

Un nome dopo l'altro e la fila si forma velocemente

– ... Zinchi Alice- E' l'ultima ad essere chiamata e andiamo tutti in aula.








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