«Soobin!» Mia madre mi chiama dall'altra parte della casa mentre io sto in camera, impegnato a giocare con Odi sul letto, «Vieni ad apparecchiare!»
Alzo gli occhi al cielo e afferro Odi, le mani a coppa mentre lui si muove e mi guarda con quel nasino all'insù e gli occhi scuri come carbone. «Giochiamo dopo, ok?» Non penso possa capirmi, però non fa capirci mentre lo rimetto dentro la gabbia e lo chiudo lì per il momento.
Esco dalla mia camera e raggiungo mia madre in cucina, intenta a preparare qualcosa per pranzo insieme a mia sorella che più che cucinare sembra mangiare di qua e di là quello che mia madre affetta e lascia sul tagliere.
«Eccoti.» Si accorge mia madre della mia presenza solo dopo che mi sono avvicinato a loro per prendere i piatti dentro la credenza, con il passo forse troppo silenzioso da coglierle di sorpresa. «Apparecchia solo per quattro, tuo fratello non c'è per pranzo.»
«D'accordo» borbotto io mentre afferro i bicchieri e torno verso il tavolo, distribuendoli come faccio sempre. Le bacchette più belle a me e quelle scheggiate a mia sorella, visto che se mio padre se ne accorgesse mi rimproverebbe. «È questo il rispetto che porti ai tuoi genitori?!» Non potrei reggere niente di tutto questo...
Proprio mentre penso a lui, entra dentro la cucina con quell'abito elegante nero cui penso di non averlo visto mai senza, neanche quando ero bambino. Nonostante sia ormai in là con l'età, con la sua giacca e cravatta credono tutti abbia almeno dieci anni in meno di quelli che ha in realtà. Mi chiedo come, visto che ai miei occhi gli dimostra tutti...
Finito di cucina e io di apparecchiare, ci sediamo tutti dove i nostri posti sono assegnati. Non ce li ha imposti nessuno, solo che siamo talmente abituati a mangiare in queste posizioni che sono quasi come legge dentro casa nostra. Dopo neanche passato un minuto da quando ci siamo seduti tutti a tavola, mio padre coglie l'occasione di parlarmi...
«Soobin.» Mi richiama mentre prendo un pezzo di maiale dalla ciotola, colto talmente alla sprovvista che mi cade dalle bacchette, andando a finire sul tavolo di legno. Mia madre mi lancia uno sguardo assassino dall'altra parte del tavolo mentre io lo riprendo, appoggiandolo nel mio piatto.
«Quando hai intenzione di entrare nell'azienda di famiglia?» Il suo tono è duro e quasi sfinito, oserei dire stanco. Quasi mi dispiace di causali questo stress per colpa mia, visto l'argomento di cui si parla ormai da anni. Giusto da quando avevo finisco le superiori.
«Papà, ho già un lavoro.» Gli ricordo io mentre afferro la ciotola di kimchi che mi passa mia sorella, mettendone un po' dentro la mia ciotola di riso. «Un lavoro che non ti porterà da nessuna parte a lungo andare...» Mi scrernisce lui, facendomi alzare gli occhi al cielo.
«Almeno vai a fare l'università.» Mia madre entra dentro la conversazione, cogliendomi di sorpresa. Ora non ho solo mio padre da combattere, ma devo difendermi anche da mia madre.
«Scusate,» mi alzo da tavola, poggiando il tovagliolo al lato del mio tavolo. Mia sorella mi segue con lo sguardo, sembra dispiaciuta mentre mi guarda. «mi è passata la fame.»
Mentre me ne torno in camera sento mio padre intimarmi di tornare a tavola, ma io mi chiudo la porta della stanza alle spalle chiudendoli fuori entrambi dalla mia testa. Sospiro e proprio mentre faccio per lanciarmi sul letto il telefono mi vibra dentro la tasca, improvvisamente.
Alzo gli occhi al cielo mentre mi metto seduto sul letto e appoggio la schiena al muro, distendendo le gambe sul letto morbido.
«Fan meeting?» Chiedo ad alta voce, sbattendo le ciglia dalla sorpresa. Che cos'è? Se l'inglese parla chiaro dovrebbe essere un incontro con i fan, ma con il kpop non si può mai dire... Chiedo per conferma.
Mi sollevo dal muro, il cuore mi batte all'impazzata mentre leggo i messaggi di Tae. Un po' per la discussione di prima, un po' per il ricordo di quel ragazzo al bar, ma mi sento il petto scoppiare.
Mi alzo dal letto, colto dal panico. Odi mi guarda dalla sua gabbietta mentre io faccio avanti e indietro mentre cerco su google il loro album più recente. Mi esce su amazon e il prezzo è esorbitante, eppure non mi ci vuole molto ad acquistarlo in tempo già per domani.
Ridacchio mentre con la coda dell'occhio lo cerco per la stanza, trovandolo sopra il cassettone nascosto tra la miriadi di cose che tengo accumulata lì sopra.
Sento il mio cuore sciogliersi mentre sorrido e mi siedo piano sul letto, come a rallentatore sprofondo nel materasso. La fame mi era passata per davvero...
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Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]
FanfictionSoobin fa il barista in uno dei tanti bar a Seoul, Yeonjun è un idol alle prese con la fama. Due mondi completamente diversi, legati solo da una serie di imprevisti che gli porterà ad un fatale colpo di fumine. E questo gli costringe ad inseguirsi f...