Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]

Capitolo 7 +Y

Appena il manager chiude la porta del furgone, mi giro verso i membri del gruppo che mi ricambiano lo sguardo confusi. «Ragazzi...» La mia voce è sconvolta e la mia faccia deve essere alquanto preoccupante perché i membri del gruppo si allontanano dallo schienale del sedile per avvicinarsi a me, «C'è il ragazzo del bar tra le fan.» Confesso prima che nel furgone si scateni letteralmente il caos.
 

Kai, che siede davanti a me, si affaccia al finestrino per spiare dai vetri oscurati la folla di fan che ci saluta dalla strada mentre Gyu, seduto in fondo dall'altra parte del furgone e con la visuale oscurata dalla testa di Kai, si mette a scalciare e a spintonare l'altro membro per vedere anche lui fuori dal finestrino. Se non fosse che il mio cuore in questo momento batte da impazzire per colpa del ragazzo fuori da questa macchina, troverei la situazione quasi comica.

«Quale tra i due? Quello basso o quello alto?» Mi chiede Gyu, dopo interi secondi di loro urla e litigate, facendomi chiedere onestamente se le fan fuori o lo staff riescono a sentirli, girandosi verso di me mentre Kai continua a spintonarlo via dal finestrino. «Secondo te, genio? Aveva detto che era alto quanto me quindi dev'essere di sicuro quello con la giacca di pelle!» Dice Kai quando riesce finalmente a spingere via Gyu e tornare dominante davanti all'unico finestrino che da accesso alla vista del famoso ragazzo del bar.

«Ma chi è il genio che indosserebbe una giacca di pelle in pieno inverno?» Chiede Gyu mentre riesce a guadagnarsi un piccolo spazio che Kai gli concede del finestrino, tornando entrambi a guardare quello che in teoria dovrebbe piacere a me. «Non lo so ma chiedilo a Jun, è a lui che piace» Dice Kai prima che io allontani entrambi dal finestrino, sotto le loro lamentele. Mi affaccio finalmente al finestrino per guardare da qui il ragazzo del bar, che continua a fissare dalla folla la portiera chiusa. È fermo lì immobile, bello da impazzire proprio come mi ricordavo.  

«Ma che ci fa qui?!» Chiede entusiasta Kai, tornando a guardare anche lui fuori dal finestrino e girando incontrollato la testa da me a lui, da lui a me. «Che ne so io?» Gli chiedo mentre la porta dell'autista si apre, dichiarando altri pochi secondi prima di partire e vederlo uscire dalla nostra inquadratura. Anche Beomgyu sembra più pensieroso del solito, non scherza come al solito o fa battute fastidiose riguardo al ragazzo del bar. Sembrano entrambi più curiosi adesso che maliziosi come sempre, incuriositi dalla faccia nuova.

Tiro fuori il telefono dalla tasca dei pantaloni e punto l'obbiettivo su di lui prima di sentire il rumore del motore accendersi, almeno avrò una foto di lui quando saremo partiti... o fino a quando non andrò al bar da lui. Se è qui vuol dire che mi conosce? Scatto la foto e alla fine ci ritroviamo tutti e tre a fissare da quei finestrini oscurati quel ragazzo spilungone in mezzo a tutte le ragazze carine del fan meeting, in religioso silenzio ammiriamo la sua figura a sua insaputa prima di partire e vederlo sfuggire dietro l'angolo dell'incrocio.

«Dite che sa chi siamo? che sa il mio nome??» Chiedo mentre Gyu torna a sedersi composto al suo posto, dopo i rimproveri del manager nel lato davanti del passeggero che ci da solo una occhiata di sfuggita per vedere se ci siamo tutti ed è tutto apposto. «Se era qui al nostro fan meeting, secondo te?!» Mi chiede d'altro canto lui mentre si rinfila la cintura, parla con quel tono di voce che ha sempre quando dice l'ovvio.

«Si ma non è salito sul palco, vero?» Si intromette Kai mentre ci osserva pensieroso, «Non mi è parso di vederlo tra il pubblico.»

«Ma aveva il nostro album tra le mani, lo avete visto?» Chiede Gyu mentre ci guarda, dandomi l'impressione di essere in una di quelle puntata dove dobbiamo scoprire chi tra noi tre è la mafia. Analizziamo tutto con scrupolo, ma questa volta sospettiamo di un ragazzo a noi sconosciuto. «Davvero?» chiedo mentre tiro di nuovo fuori il telefono e faccio vedere anche agli altri due le foto che ho scattato dal finestrino, un po' sfocate forse ma comunque perfette.