Capitolo 21 +Y

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Questa giornata era stata un susseguirsi di sfortune e incidenti, cosa che mi aveva messo agitazione fin dalla prima disavventura. Il caffè della mattina rovesciato addosso sul pigiama pulito, la misteriosa sparizione del mio shampoo nella doccia, il tubetto del dentifricio finito in casa senza averne un altro di scorta, la mia borraccia d'acqua vuota che mi ero scordato di riempire prima delle prove di ballo, inciampare sul marciapiede davanti alle fan fuori dall'agenzia, la storta che avevo preso durante l'esercitazione. Ma avevo cercato comunque di non farmi abbattere, se mi fossi fatto prendere dal malumore non sarei arrivato vivo fino a questa sera. Il pensiero dell'appuntamento con Soobin poi mi aveva fatto stranamente andare avanti e pensare ad una soluzione a quei disastri, cercando di risolvere subito quella perseguitata sfortuna.

«Allora...» dico, dando le spalle al mio migliore amico e girandomi verso il letto. L'unica cosa a cui dovevo pensare al momento era come vestirmi, abbastanza bene da far colpo ma non troppo da far capire nulla. I vestiti sono accumulati sulle coperte sfatte da questa mattina, mi ero dovuto svegliare presto per un cambio di scaletta e non avevo trovato ancora il tempo o la voglia di rifarmi il letto. Prendo tra le mani due opzioni, quelle che ritenevo più valide, e mi giro verso Wooyoung, fermo sulla mia scrivania. Dal piccolo schermo del computer cerca di vedere bene quello che gli mostro, avvicinandosi allo schermo del suo telefono con occhi socchiusi. «Avvicinati un po' che non vedo niente!» si lamenta, la voce metallica alterata dal computer per colpa della videochiamata, nel nostro dormitorio non c'è mai stata buona connessione...

Faccio qualche passo verso di lui e sollevo la prima scelta: «Maglione a trecce bianco» annuncio prima di farglielo vedere, mostrando uno dei capi che avevamo comprato ieri al centro commerciale insieme, semplice ma elegante. Avevo fatto girare, al povero Wooyoung e un Changbin a dir poco sfinito, tutto il centro commerciale per nostra fortuna poco affollato, sapevamo quando andare nei luoghi pubblici quando non c'era troppa gente e avevamo capito che la mattina presto non c'era quasi mai nessuno. Avevo anche implorato il manager di farmi andare a fare shopping e cambiare gli orari delle riprese di Red Chaos la mattina, mi c'erano volute tre ore e una ciambella dal bar dell'agenzia per comprarlo e far spostare l'ora nel pomeriggio. Abbasso la prima scelta e lascio spazio alla seconda, facendogli vedere l'altra opzione tra le mie mani: «o maglione a collo alto nero?»

Wooyoung ci mette un po' a rispondere, forse per colpa dell'indecisione tra le due opzioni o della poca recezione nella mia camera. «Non c'è storia, maglione a collo alto.» sentenzia alla fine, la voce lievemente a scatti mentre vedo la sua immagine dallo schermo del computer annuire, soddisfatto della sua scelta. Butto il maglione a trecce dietro le mie spalle, non so dove finisce ma sento un tonfo sordo quando atterra sul pavimento della camera. Mi alzo dalla posizione scomoda che avevo assunto per fargli vedere i due capi e torno al letto, cercando tra i capi e quell'accumulo di tessuti lucidi dei pantaloni adatti.

«Dovrei optare per dei pantaloni colorati o punto tutto sul nero?» chiedo quando intravedo tra tutti i vestiti dei pantaloni di seta azzurro cielo, forse troppo lucidi e chiari per andar bene con il colore scuro del maglione... fosse stato al contrario, forse sarebbe andato bene. «Hai dei pantaloni a quadri grigi e neri? Secondo me starebbero bene insieme.» mi suggerisce Wooyoung da dietro di me, la voce soffusa dallo stereo basso del computer. Cerco quello che suggerisce il mio migliore amico e trovo un paio che incarna il più possibile la sua idea, sono scuri e c'è poca traccia di grigio, ma il mio migliore amico approva. Mi gratto il collo davanti al letto, osservando l'abbigliamento che dovrei indossare sdraiato sulle coperte, non pienamente convinto della scelta del mio migliore amico.

«Provalo dai!» mi sprona Wooyoung, continuando ad osservarmi dallo schermo con impazienza. Sospiro e mi spoglio, mettendomi addosso quello che Wooyoung mi aveva suggerito e aveva scelto per me. Quando tiro su la zip dei pantaloni mi faccio vedere da lui dall'obbiettivo del computer, girando su me stesso per fare una panoramica ben visibile del look. «La giacca nera.» mi ricorda lui e io me la infilo, afferrandola dal letto che ormai era diventato un deposito di panni e vestiti. Dalle ante aperte si vedeva l'armadio vuoto, sembrava come se qualcuno mi avesse svaligiato dal disordine dei vestiti per la camera.

Lovely Boy [ 𝗬𝗘𝗢𝗡𝗕𝗜𝗡 ]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora